Carlo Pili

Founder President

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Gianmaria se n'è andato due fa esatti senza fare rumore. Restano le sue canzoni, le sue parole.🌿🌿🌿

2019-03-30 07:36:14

Resta il suo essere stato uomo dritto, padre, figlio, marito, fratello, amico. Ti porto nel cuore ♡♡♡ Gianmaria Testa

Gianmaria se n'è andato un anno fa esatto senza fare rumore. Restano le sue canzoni, le sue parole. Resta il suo essere stato uomo dritto, padre, figlio, marito, fratello, amico. Ti porto nel cuore ♡♡♡

Gianmaria Testa, classe 1958, è italiano, italianissimo, vive nelle Langhe in Piemonte, eppure c’è voluta la Francia per scoprirlo. Da quando ha mandato al Festival di Recanati la sua cassetta registrata chitarra e voce, vincendone il primo premio una prima volta nel ’93 e poi di nuovo nel ’94, sono passate un bel po’ di cose: otto dischi -Montgolfières (1995), Extra-Muros (1996), Lampo (1999), Il valzer di un giorno (2000), Altre Latitudini (2003), Da questa parte del mare (2006), il live “SOLO – dal vivo” (2009), Vitamia (2011) e l’ultimo live, Men at work (2013)-, più di 3000 concerti in Francia, Italia, Germania, Austria, Belgio, Canada, Stati Uniti, Portogallo, quattro serate tutte esaurite all’Olympia e una lunga teoria di articoli omaggianti sui principali giornali (“Le Monde” in testa).
In Italia il percorso è stato un po’ più complicato e difficile perché condotto davvero senza compromessi, con pochissime apparizioni Tv o passaggi radiofonici e nessun tipo di pubblicità. La sua vera forza è stata ed è ancora il passaparola. Chi va ad un suo concerto non riesce a dimenticarlo: l’emozione nasce palpabile e si divide tra tutti; Gianmaria scherza coi suoi musicisti ed è naturalmente comunicativo; i testi sono belli, sono semplici, sono piccole poesie che parlano della vita e che vivono anche al di là della musica; e lei, la musica, insieme ad una voce che si muove tra rauche asprezze e teneri velluti, i testi li trasporta, li puntualizza, li sottolinea.
Perché le cose cominciassero a cambiare anche in Italia c’è voluto -paradossalmente- Il valzer di un giorno, quarto disco della sua carriera e il primo di produzione totalmente italiana, che è forse il suo lavoro più ‘difficile’: canzoni riportate alla loro forma più nuda ed essenziale, due chitarre e voce soltanto.
Ad oggi, Il valzer di un giorno, ha superato le 200 mila copie vendute in tutta Europa.
Moltissime le collaborazioni con altri musicisti italiani del jazz e del folk: da Gabriele Mirabassi e Enzo Pietropaoli a Paolo Fresu; da Rita Marcotulli a Riccardo Tesi (col quale ha dato vita al “Progetto Saramago”, una sorta di omaggio al grande Nobel per la letteratura); da Enrico Rava (insieme al quale ha presentato con grande successo per Fuorivia Guarda che luna!, spettacolo dedicato alla figura di Fred Buscaglione che ha visti protagonisti, oltre a loro, la Banda Osiris, Stefano Bollani, Enzo Pietropaoli e Piero Ponzo) a Battista Lena per il quale ha fatto la voce recitante e ha cantato nel suo lavoro discografico (I cosmonauti russi) dedicato alla navicella spaziale MIR, sempre prodotto da Fuorivia; da Mario Brunello a Paolo Fresu. E moltissime anche le collaborazioni con attori o scrittori come Erri De Luca (Chisciotte e gli invincibili, Che storia è questa), Giuseppe Battiston (col quale ha realizzato nel 2010-11 lo spettacolo “18 mila giorni – il Pitone”, su testo originale di Andrea Bajani) e prodotto da Fuorivia e Teatro Stabile Torino), Paolo Rossi (Rossintesta, 2004), Marco Paolini (Attraverso (2003)…
L’ultimo disco in studio, in ordine di tempo, è uscito alla fine del 2011, e più precisamente il 17 ottobre 2011, giorno del suo compleanno. “Vitamia”, è una sorta di bilancio di vita personale e di vita sociale e rappresenta la naturale evoluzione dello spettacolo teatrale con Battiston, anche se le canzoni sono state totalmente riviste e riarrangiate.
Il disco, suonato da grandissimi musicisti, è ricco di nuove e inattese sonorità, un vero affresco non solo di parole e di sentimenti, ma anche di musica. Al disco, sempre prodotto da Fuorivia, ha fatto seguito una lunga tournée in Italia, Francia, Germania, Austria, Svizzera, Olanda e Belgio.
A fine ottobre 2012 è uscito, con Gallucci Editore, il libro disco Ninna Nanna dei sogni, prima incursione di Gianmaria Testa nel mondo dell’infanzia: una ninna nanna dedicata ai più piccoli illustrata dalle bellissime tavole di Altan, il creatore della Pimpa. A questo, ha fatto seguito un altro libro-disco, sempre per bambini e sempre con Gallucci editore, illustrato però da Marco Lorenzetti, 20 mila Leghe (in fondo al mare) (maggio 2013).
Ultima fatica, il live, registrato in Germania con il suo quartetto, Men at work, un doppio (+ dvd) con 23 canzoni che sono un po’ la sintesi di 20 anni di carriera artistica.
Carlo Pili