Carlo Baout

Il tuo Corpo ti parla, ascoltalo!

2019-07-04 20:52:47

Sono sicuro che tanti lettori troveranno questo articolo banale e scontato. In teoria infatti lo è, in pratica invece, è un altro paio di maniche. Lavorare sulla propria consapevolezza è il lavoro più difficile ed inpegnativo in assoluto, ma è anche quello più appagante. Buona lettura!

Negli articoli precedenti abbiamo visto che la peculiarità della 'macchina Uomo' rispetto alle altre macchine organiche è quella di possedere la Mente. L'essere umano, tuttavia, riesce a esprimere la sua essenza solo nell'unione tra Mente e Corpo. Il problema è che: 
  • la Mente è talmente potente e veloce da essere ingestibile
  • il Corpo, essendo una macchina organica pre-programmata,  funziona secondo proprie regole
Voglio rassicurarti, la situazione non è così drammatica, c'è sempre una soluzione a tutto. In questo articolo spiegherò il principio base del linguaggio del Corpo in modo che tu possa cominciare a prendere confidenza col tuo.
Comunicazione Corpo-Mente 
È vero che il Corpo funziona seguendo proprie regole però, ogni tanto, quando ritiene necessario, manda qualche segnale alla Mente. A mio avviso, è proprio in quel momento che uno deve cogliere l'occasione per ascoltare e capire le esigenze del proprio Corpo, quindi conoscersi.Il Corpo comunica con la Mente attraverso sensazioni
  • piacevoli, sinonimo che negli ingranaggi interni va tutto bene oppure che l'esperienza che sta vivendo gli piace
  • o spiacevoli, attraverso i sintomi, sinonimo che negli ingranaggi interni qualcosa non va oppure che l'esperienza che sta vivendo non gli piace
Di solito i pazienti si rivolgono agli specialisti della salute con l'obiettivo di alleviare, o meglio ancora togliere definitivamente, il sintomo in modo da proseguire indisturbati la routine quotidiana. Nel mio piccolo per anni ho cercato di accontentarli, di solito con buoni risultati, a volte, però, anche con scarsi risultati (sono stati proprio questi fallimenti che mi hanno spinto oltre i miei limiti per approfondire sempre di più la ricerca sul funzionamento della 'macchina uomo'). Quello che non capivo era perché quasi sempre, dopo un certo periodo, una volta migliorati i sintomi, essi si ripresentavano, come se facessero parte di quel paziente, delle sue abitudini, del suo atteggiamento verso la vita, etc...In effetti è proprio così:  il paziente solitamente, una volta alleviato il suo sintomo, riprende a seguire i suoi schemi di vita abituali (motori, alimentari, posturali, comportamentali...). Ma come fa il Corpo (che è pre-programmato) ad avvisare la Mente che quegli schemi quotidiani sono dissonanti col proprio modo di essere? Col sintomo! Ed è una benedizione, perché senza quello, la Mente sarebbe totalmente scollegata dal Corpo e non capiremmo quando sbagliamo strada.

Il Corpo quando qualcosa non funziona bene nei suoi ingranaggi interni oppure quando è a disaggio per qualsiasi motivo, manda alla Mente un segnale di aiuto che è il sintomo; inibirlo corrisponde a snobbare questa richiesta e proseguire come se niente fosse. In questo modo si attua un circolo vizioso di malessere psico-fisico che cronicizzandosi diventa disfunzione poi degenera nel tempo in malattia.


Faccio un esempio semplice: mi si accende la spia dell'auto, cosa faccio?
  • vado dal meccanico per capire perché si è accesa la spia  
  • o tolgo il fusibile della spia perché quella spia accesa sul cruscotto mi dà fastidio?
La risposta sembra scontata, ma mi spieghi perché noi, Homo sapiens sapiens, preferiamo togliere il fusibile???
Penso che ciò sia dovuto al solito discorso: la nostra cultura occidentale ha scisso la Mente dal Corpo, per cui il Corpo deve obbedire alle richieste della Mente e se non lo fa viene riempito di prodotti chimici fino a soddisfare appunto tali richieste. Il vero problema è che in effetti, superficialmente, quest'approccio funziona (spiegherò più avanti il motivo, dopo aver parlato di elettromagnetismo ed elettrochimica in biologia), e per questo ha sovrastato qualsiasi altro modello culturale. Indubbiamente nell'era moderna
  • si vive più a lungo
  • grazie ai farmaci si curano tante malattie che una volta erano letali
  • si vive nel benessere fisico (non psico-fisico)
Dico che ciò è un problema semplicemente perché noto che, nonostante tutto questo benessere, l'uomo è sempre infelice! Che senso ha tutto questo progresso tecnologico pompato all'ennesima potenza se poi il risultato finale non è quello desiderato, ovvero essere felici? Voglio ricordare che la 'macchina Uomo' raggiunge la sua essenza e quindi la sua felicità nell'unione tra  Mente e Corpo  e che quest'unione comincia con l'ascolto, non con l'inibizione. Questo è il motivo per il quale è fondamentale, prima di inibire un sintomo, capire perché c'è e che cosa il Corpo vuole comunicare alla Mente.


Grazie all'osteopatia, allo studio della Medicina Tradizionale Cinese (MTC) e soprattutto all'attento ascolto del Corpo dei miei pazienti, ho capito che un trattamento serio non consiste solo nel togliere o alleviare il sintomo, ma soprattutto nel sensibilizzare e guidare il paziente verso l'ascolto del proprio Corpo.
Per questo motivo è importante per me  diffondere il metodo Ritm-U®, è una tecnica di respirazione consapevole che ti mette nella condizione di ascoltare profondamente il tuo Corpo e soprattutto di normalizzare il tuo schema respiratorio che è alla base di ogni disfunzione psico-fisica. Il tuo smartphone sarà il tuo tutor personale che ti guiderà passo passo nell'acquisizione del metodo Ritm-U®.


Comunicazione Corpo-Ambiente esterno, la legge di attrazione
Affronterò quest'argomento dopo avere parlato di elettromagnetismo in biologia
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Grazie... e alla prossima!