Carlo Baout

DIAFRAMMA: pompa elettro-meccanica della "Macchina-Uomo"

2019-11-01 15:29:29

Il muscolo diaframma è sconosciuto ai più, ma gioca un ruolo fondamentale nell'equilibrio psico-fisico; è il ponte tra il sistema nervoso volontario e il sistema nervoso autonomo, in altre parole tra il conscio e l'inconscio. In questo articolo descrivo tale muscolo da un punto di vista innovativo

Nell’articolo precedente (SPT- psico-somatica e somato-psichica) abbiamo visto che il sistema d’informazione della ‘macchina Uomo’, composto da comunicazione intrasomatica (all’interno del corpo) ed extrasomatica (tra il corpo e l’ambiente), è formato da:

  • sistema nervoso  

  • una rete fasciale specializzata (meridiani energetici) che permette il flusso di correnti bio-elettriche

Per questo motivo la ‘macchina Uomo’ viene considerata  dalla Somato-Psico-Tronica (SPT) come una macchina bio-elettronica. Inoltre il Corpo “Soma” e la Mente “Psico”  hanno un rapporto di interdipendenza reciproca grazie a questo sistema d’informazione bio-elettronico. 

La SPT abbraccia la metodica orientale secondo la quale si placa l’iperattività della Mente, causa di tante disfunzioni somatiche e non, tramite il Corpo; l’obiettivo è quello di normalizzare l’attività del Sistema Nervoso Autonomo (SNA), responsabile delle funzioni neurovegetative, lavorando in modo mirato sulla pompa elettro-meccanica dell’organismo: il muscolo diaframma.


Informazioni generali su questo muscolo sconosciuto


Il diaframma è il principale muscolo responsabile dell’atto respiratorio: 

  • contraendosi, durante l'inspirazione, si abbassa e permette con un gioco pressorio di fare entrare l’aria nei polmoni, espandendo quindi la gabbia toracica come se fosse un palloncino

  • durante l’espirazione, torna in posizione neutra rilasciandosi passivamento e in questo modo l’aria esce dai polmoni

Avendo una funzione vitale per il funzionamento del corpo, il diaframma presenta un’innervazione autonoma, cioè funziona autonomamente dalla nostra volontà, come la digestione o l’attività cardiaca. Se ci pensi, puoi vivere qualche giorno senza mangiare, meno giorni senza bere, e solo qualche minuto senza respirare: l’aria è il nostro cibo principale. In realtà, a differenza del cuore, il diaframma ha anche un’innervazione volontaria, cioè posso controllare a piacimento il mio respiro; questo dato è la chiave di tutte le tecniche millenarie orientali e del metodo Ritm-U®.


Ps: la respirazione, oltre oltre ad essere la prima fonte di nutrimento dell'organismo (nella fase di inspirazione), è anche la prima fonte di espulsione delle tossine (nella fase di espirazione).


Diaframma e cuore


Per fare capire l’importanza di questo muscolo sconosciuto, voglio ricordare che i primi abbozzi che si formano nell'embrione sono proprio il cuore e il diaframma; sono 2 fratelli intimamente legati fino alla fine, sia strutturalmente sia funzionalmente, che si condizionano a vicenda. Praticamente la porzione inferiore del pericardio (sacca che riveste il cuore) è attaccata al centro frenico del diaframma: ad ogni inspirazione il centro del diaframma si abbassa stirando il pericardio (che è adeso alle vertebre, allo sterno e alle coste che gli stanno attorno, tramite robustissimi legamenti poco elastici). È chiaro che questo gioco di stiramento/rilasciamento continuo del pericardio, risultante dall’attività respiratoria diaframmatica continua e ritmica, permette al cuore di svolgere la sua funzione al meglio; un diaframma rigido e poco ritmico, invece, condiziona negativamente l’attività cardiaca. Voglio essere noioso e ripetitivo, ma ribadisco che il cuore ha un’innervazione  autonoma, mentre il diaframma ha un’innervazione sia autonoma sia volontaria; quindi posso influenzare volontariamente e in modo virtuoso la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, con un lavoro mirato sul muscolo diaframma.

Una posizione strategica


Il diaframma è un muscolo formato da: 

  • una cupola situata al centro del corpo: si tratta di una membrana muscolare sottile (tipo quella di un tamburo) che delimita la parte inferiore della gabbia toracica, suddividendo il tronco in cavità toracica e cavità addominale

  • 2 robusti pilastri (uno a destra, uno a sinistra) ancorati anteriormente ai corpi vertebrali delle ultime 2 vertebre dorsali e delle prime vertebre lombari, che permettono di abbassare la cupola diaframmatica nella fase di contrazione

Tutte le catene mio-fasciali dell'apparato muscolo-scheletrico passano attraverso il diaframma, per via della sua posizione centrale; tale muscolo è attraversato anche da importanti strutture:

  • Aorta toracica

  • Vena cava inferiore

  • Esofago

E' dunque facile capire che un diaframma rigido e ipofunzionante

  • è un co-fattore di problematiche di alta pressione arteriosa

  • compromette il buon funzionamento del ritorno venoso e linfatico

  • è la principale causa del reflusso gastro-esofageo

  • è un co-fattore di problematiche digestive  (la peristalsi viene stimolata dal movimento diaframmatico)

  • compromette l’equilibrio posturale globale con formazione di blocchi articolari

Penso che sia abbastanza chiaro che una rigidità del muscolo diaframma, dovuta ad uno scorretto schema respiratorio, porti ad una serie di disfunzioni che indeboliscono sempre di più la ‘macchina Uomo’, fino a portarla alla patologia. Questo è quello che la scienza dice oggi sul diaframma, la SPT è andata oltre… vediamo in che modo.

La pompa elettro-meccanica


Negli articoli precedenti ho parlato spesso della fascia (tessuto connettivo lasso) e delle sue proprietà elettro-meccaniche 

  • ‘elettro’ perché permette la propagazione di campi bio-elettrici

  • ‘meccanico’ perché è la vera impalcatura dell’organismo, essendo una rete fibro-elastica che riveste ogni singolo tessuto, senza interruzione

Come il sistema circolatorio ha la sua pompa meccanica arteriosa che è il cuore, anche il sistema fasciale ha la sua pompa elettro-meccanica che è il diaframma.


L’equilibrio del  SNA dipende dal buon funzionamento 

quindi  

  • dall’efficienza dello schema respiratorio diaframmatica
  • dall’elasticità del tessuto fasciale 

Questo è il motivo per cui in Oriente, da millenni, il controllo dell’attività diaframmatica legato al movimento consapevole rappresenta il fulcro di ogni pratica legata al benessere psico-fisico.


L’efficienza di una pompa viene valutata in base 

  • al Ritmo

  • all’Ampiezza di movimento

  • alla Forza di contrazione

Questi 3 fattori: Ritmo,  Ampiezza e Forza (RAF) determinano la qualità dello schema respiratorio effettuato col diaframma. Come ho scritto più volte qui sopra, visto che il diaframma ha una doppia innervazione autonoma e volontaria, può essere lavorato a piacimento migliorando i parametri del RAF. Il metodo Ritm-U®, grazie alla App Ritm-U®, riesce in modo graduale e semplice a lavorare sul RAF dello schema respiratorio diaframmatico, migliorando quindi tutti i parametri fisiologici della ‘macchina Uomo’.


Il primo passo è essere consapevoli del proprio schema respiratorio; nel prossimo articolo illustrerò i possibili schemi respiratori che esistono e quello che ho riscontrato sui pazienti in anni di lavoro come osteopata.


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Grazie… e alla prossima!