Cafetito español

Semana Santa de Sevilla: ¡hay que vivirla!

2019-04-20 11:23:48

Os cuento algo.. que las cosas son muchas y no se pueden explicar solo con un texto pequeño..

La Semana Santa, cioè la settimana prima di  Pasqua,è un’insieme di celebrazione religiosa e non: se è vero che vengono organizzate decine di processioni ( circa 60), c’è anche da dire che per strada i festeggiamenti sono allegri e attirano anche i non credenti.

Questa festa, per Siviglia, è una delle più amate. È la parte comunque più religiosa. Subito a ruota si sviluppa la Feria de abril (che quest’anno sarà in maggio :)  ) , che invece é assolutamente laica: solo balli, musica e risate!

L’origine della festività a Siviglia risale al tardo Medioevo, e continua a mantenere fascino e aumenta in numero di partecipanti di anno in anno.

Le processioni sono la parte più tradizionale e conosciuta, in cui  poderose immagini seicentesche della Vergine o di Cristo vengono trasportate dai costaleros

(portatori),  guidati da un capataz (caposquadra) che dà il ritmo e le direzioni.

I costaleros sono anche 30-40 sotto ogni anda (baldacchino con la statua) e in punti stabiliti si turnano con altri che gli danno il cambio, senza fermare la processione.

Ogni processione si compone di tre pasos (che sono i carri con le statue).

Le corporazioni, quindi trasportano tre rappresentazioni sacre, nei loro percorsi: la prima dedicata alla Passione di Gesù, la seconda dedicata alla Vergine Maria e l’ultima dedicata alla morte di Cristo. 

La preparazione delle processioni e dei canti che le accompagnano si fanno durante tutto l’anno.

Le processioni infatti (tranne quelle delle cofradìas negras, che sono a lutto  e marciano quasi in silenzio) non sono mute: vi sono quelle recitative e quelle accompagnate da musica e cori. 

I cori sono detti saetas.

I penitenti che seguono le processioni, spesso a piedi nudi e con una croce in spalla,  sono detti nazarenos e spesso indossano un cappuccio per coprire completamente il viso.

Il cono del cappuccio simbolizza una specie di salita verso l’alto, per questo ha una grande importanza nell’abbigliamento del penitente: l’idea è che la penitenza lo porti più vicino al cielo.