Amicus Plato, magis amica Veritas.
Le ragioni laiche in favore della FAMIGLIA tradizionale
Anche se in Italia, al contrario del popolo francese, siamo più sudditi che ribelli in tema di diritti civili, qualche manifestazione (senza tumulti) ci riesce. Ci sarò anch’io per la difesa di un'informazione laica, scientifica e indipendente sui temi delle sostanze stupefacenti, del diritto all'aborto, della violenza contro le donne, contro l'invio di armi in Ucraina… ma per quanto riguarda invece l’ideologia LGBT questo è il mio pensiero.
A parte il fatto che ciascuno dovrebbe impegnarsi prima di tutto per la società civile e con un minimo impegno sociale, come vorrebbe anche la Costituzione (art. 4 c. 2), stando per i caxxi propri, senza fare alcuna unione (e nemmeno matrimonio, secondo me, per come va ora il mondo), esistono delle ragioni laiche e di buon senso in favore della famiglia tradizionale e contro le "unioni civili" e l’ideologia LGBT. Il principio su cui si basa la famiglia è la complementarità degli opposti F e M.: senza questo principio di complementarità, che governa le stesse leggi della fisica quantistica oltre che della biologia, non c'è famiglia, e se non c'è famiglia non c’è una società degna di uno Stato di diritto... l'intera storia umana ci insegna che l'amore non è fonte di diritto... il diritto posto (dicesi tale l'insieme delle norme che gli uomini si danno per andare d'accordo) prima ancora che quello naturale, non scaturisce dal sentimento, che in quanto tale é volubile, ma da princìpi oggettivi della ragione. F + M -> filiazione -> società. Per non parlare del rispetto minimo che si deve ai nascituri, che devono avere una madre e un padre, e non essere adottati se non in casi eccezionali.
Questo è un ragionamento assolutamente laico, anche se la mia recensione riguarda il libro della scrittrice cattolica Miriam Rocca.
--- >>> https://www.cam.tv/candide/blog/umanita-a-due-per-una-filosofia-della-relazione/PID0686CE