Auricologia Integrata

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Ma l'Auricologia funziona?

2019-10-23 14:09:33

Ti racconto il caso di Silvia.

Stavo facendo lo stacco di metà mattina, gustandomi un buon caffè e una prelibatissima focaccia ripiena di zabaione, quando, ironia del caso, ricevo la telefonata di Silvia:
"Buon giorno, sono Silvia, mi ha dato il suo numero un'amica, Francesca.
Lei è naturopata e si occupa di auri..., auricolo...?"

"Auricologia. Sì sono io, buon giorno a lei. Mi dica pure."
"Ho letto su Internet (¿...?) che mettendo degli aghetti in certi punti dell'orecchio si può perdere peso: vorrei perdere 4 o 5 kg."

È vero, il legame tra la sua richiesta e la mia pausa potrebbe rasentare il sarcasmo, ma ritengo che soddisfare qualche golosità aiuti a godere della vita in modo più sereno.
La cosa importante è non esagerare ed avere comunque moderazione, anche se, tuttavia, i puristi dell'alimentazione sana potrebbero criticarmi soprattutto per il caffè.

Sorpreso in un momento di golosità da una tale richiesta così diretta, cerco di spiegare:
"In realtà non è proprio così immediata la cosa.
Le varie tecniche riflesse, come il tuina, lo shiatsu, l'auricologia, e anche l'agopuntura, etc., non funzionano come un farmaco, prendo la pastiglia e risolvo il problema.

La stimolazione di certi punti o zone come l'orecchio sollecita in profondità tutto il nostro organismo a risvegliare tutte le potenzialità vitali innate di ognuno, lo spinge a ricercare e adottare tutte quelle strategie per lo star bene, a ritrovare l’armonia con se stessi e con l’ambiente."


"A dire la verità sono molto indecisa, perché gli aghi mi fanno impressione. Sono grandi?"
"Silvia non si preoccupi, io non uso aghi. Utilizzo strumenti meno o per nulla invasivi, perché per esperienza ritengo che possano dare un impulso più efficace."


Ci diamo un appuntamento.
Sono perplesso, perché spesso le persone che arrivano già "informate" da internet hanno una visione del trattamento con delle aspettative non coerenti. Comunque vediamo.

Si presenta Silvia una signora spigliata, elegante, sulla quarantina, solo leggermente sovrappeso, afferma di essere dirigente aziendale. Non stento a crederlo visto il look e il portamento.

Dopo i convenevoli di rito, apriamo l'incontro con un colloquio di approfondimento:
"Il mio problema è soprattutto che non riesco a smettere di spizzicare continuamente tra un pasto e l'altro. Inoltre quando siamo fra amici fumo qualche sigaretta."
"Praticamente il rito della sigaretta in compagnia."
"In un certo senso è così."


Silvia mi rivela anche che in azienda ci sono delle trasformazioni in atto a cui lei stessa partecipa all'organizzazione e spesso si scontra con colleghi che hanno una visione differente del progetto. Questo spiega lo spizzicare continuo, in un certo senso, vorrebbero mordere (metaforicamente) i colleghi che bloccano le sue idee.

Siamo entrambi in un atteggiamento di studio reciproco: Silvia per formazione professionale vorrebbe tenere tutto sotto controllo, io perché cerco di captare messaggi non verbali che mi illuminino sul suo problema.


Dopo un'analisi del padiglione auricolare, che mi racconta la sua storia e i suoi bisogni, inizio la stimolazione di alcuni punti massaggiandoli con un olio essenziale, poi successivamente irrorandoli con un fascio di luce cromatica.

Alla fine mi dice di sentirsi molto rilassata e ci diamo un appuntamento per la settimana successiva al quale arriva affermando di non aver visto notevoli trasformazioni nel comportamento, ma di avvertire una strana sensazione muoversi dentro, come un disagio che si sviluppa e sale piano piano, latente, per cui vuole proseguire.

Al terzo incontro si presenta con un ampio sorriso, si potrebbe dire (visto il contesto) da orecchio a orecchio:
"Funziona! Funziona! Lo sa che funziona?"
"Ma va? Ma dai? Chi l'avrebbe mai detto?"
rispondo con una punta di ironia, dopo quasi 30 anni che mi occupo di queste tecniche avevo proprio bisogno di conferme. Al di là delle battute fa comunque sempre piacere sentirlo dire. A questo punto anche il mio sorriso va da orecchio a orecchio.

Mi dice che ha quasi azzerato lo spizzicare, anche se a volte fa proprio fatica, perché è golosa. "La cosa incredibile è che quando fumiamo in compagnia, dopo uno o due tiri butto via la sigaretta, perché mi disgusta, mi da un cattivo sapore in bocca".

Spiego che la cosa non mi sorprende in quanto il nostro corpo è intelligente e vuole modificare tutti quei comportamenti che sono controproducenti per il nostro organismo. A volte basta un piccolo stimolo per attivarlo e farlo reagire.

"Quante volte dobbiamo vederci ancora?"
"Dipende da lei, o meglio, dipende dalla capacità del suo organismo di mantenere questo stato, perché ognuno risponde in maniera differente. Sicuramente dovremo vederci ancora qualche volta per stabilizzare l'effetto eccezionale che abbiamo ottenuto."

Così è stato e alla fine dei nostri incontri, snellita anche se non ha perso tutti i chili che desiderava, Silvia mi dice di sentirsi più leggera e meno contratta, sicuramente più tranquilla nell'affrontare lo stress quotidiano legato alla sua professione e al suo ruolo. Inoltre, con un sorriso, afferma di piacersi di più allo specchio.

Questo non è stato un caso insolito, anche se il risultato è straordinario. L'auricologia funziona, funziona in modo incredibile e la si può utilizzare insieme ad altre tecniche, per alleviare i dolori di ogni genere, aiutarti a superare i momenti di stress.

Aggiungo, però, una cosa importante: queste tecniche non curano direttamente una possibile patologia in atto, nel qual caso dovrai confrontarti col tuo medico, ma intervengono sull'energia vitale che sta dietro al problema e per questo possono agire sui più diversi disturbi, anche sostenendo il corpo nella circostanza di una eventuale terapia medica.


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