A tavola con gli dei

La via del ben-essere

È veramente possibile migliorare la vita “cucinando“?

2021-04-18 12:44:47

Come cucinare giocando può diventare un esercizio per tutta la famiglia e migliorare la qualità di vita domestica

Spesso, soprattutto in questo periodo che ci vede stare a casa per un numero molto elevato di ore, “mangiare”, per molti di noi, diventa un po’ come una consolazione (da una parte) ed un passatempo gratificante (dall’altro).

Quante volte vi siete ritrovati ad aprire il frigorifero o l’armadio della vostra dispensa e prendere la prima cosa che vi capita sottomano senza sentire realmente una sensazione di “fame”?

Quante volte è accaduto che vi siate trovati a dover rimproverare i vostri figli perché magari, davanti alla televisione, stavano addentando la seconda merendina o il terzo cioccolatino?

Ormai non è certo nuovo scrivere del potere che il Cibo ha su ognuno di noi e dell’influenza che può arrivare ad avere sulle nostre relazioni e sugli equilibri del nostro nucleo familiare.

Pensiamo ad esempio a tutti quei bimbi che manifestano, nei confronti dei genitori (e magari delle insegnanti del nido no…) una grande resistenza nel mangiare. Se vi è capitato di assistere ad un pasto in loro presenza, sarà stato difficile non rimanere colpiti dal braccio di ferro continuo, dal nervosismo, dalle frustrazioni, dalle emozioni che in quel momento si stavano consumando a tavola. Difficile definirle come delle emozioni “nutrienti”, non credete? E tra le vostre mura domestiche come si svolge il momento del pasto?

Ma se il mangiare è così tanto denso all’interno di una famiglia di emozioni, carico di funzioni, intriso di dinamiche e automatismi… perchè non spostare l’attenzione sul fare, sul cucinare e sull’impegno, magari comune e condiviso, che precede il puro e semplice “consumo” per arrivare poi a sentire con un’altra qualità e sensibilità?

Provate a fare un gioco: stabilite dei giorni della settimana ben precisi, delle fasce orarie dedicate e cercate di organizzarvi, a rotazione, in quei momenti, come se la vostra famiglia fosse la brigata di un Ristorante.

Per ogni giorno in cui avete deciso di “giocare” dovrete nominare: uno Chef, un assistente, un lavapiatti… un eventuale pasticcere… più siete, più figure avrete da nominare..

Ogni volta, lo Chef sarà il responsabile della scelta del Menù, della lista della spesa da fare, dell’organizzazione dei tempi, delle diverse fasi.

Molto importante sarà partecipare tutti attivamente a questo gioco di squadra e ritagliarsi poi il momento del pasto come una parte integrante dell’attività, durante la quale si sarà di nuovo tutti sullo stesso piano e si condividerà il Cibo provando a sentirne il valore nutritivo, le emozioni che suscita, le soddisfazioni per il lavoro fatto…

Ovviamente lo spirito del gioco sarà quello di iniziare da delle ricette (o da dei Menù) semplici per andare via via aumentando il grado di difficoltà.

Come in una palestra! Solo che qui non alleneremo soltanto il corpo, ma alleneremo la nostra capacità di gestire i tempi, le risorse, gli scarti, i collaboratori. Un esercizio per grandi e piccini.

Prendete pure questa attività come un’occasione per stare insieme, condividere dei momenti e lavorare sulle dinamiche che emergeranno all’interno della vostra cucina. Sarà interessante, una volta individuate provare a vedere quanto siano simili a quelle della vita di tutti i giorni!

Una volta terminata la partita, finito il pasto, riordinata la cucina, prendetevi ancora qualche minuto e cercate di condividere quali sono state le criticità della giornata, i momenti di tensione… e poi gli aspetti di risorsa, divertenti, i momenti che vi porterete dietro perchè vi fanno sorridere e sentire bene. 

Evitate, una volta conclusa la breve condivisione, di tornare sull’argomento. Lasciate che si aspetti la partita successiva. Può essere utile appuntarsi su un quaderno di viaggio quello che è emerso: a volte per trasformare una realtà basta portarci l’attenzione. Il pensiero veicola energia!

Se doveste iniziare questo gioco, mi raccomando, scriveteci pure le vostre impressioni, i vostri feedback! ... o se doveste aver bisogno di un aiuto nella facilitazione di alcune dinamiche, non esitate a contattarci.


GIULIA DI SIPIO, laureata in Viticoltura ed Enologia, diplomata in Counseling Relazionale MediacomunicativoConsulente Genitoriale, specializzata in Counseling Gastronomico, concepisce il Cibo come una fonte di nutrimento olistica e uno strumento di lavoro su sé stessi: attraverso il processo alchemico che avviene in cucina, l’uomo sperimenta, trasforma, crea…e potenzia le sue abilità, la gestione delle risorse, la capacità di organizzazione, il problem solving.

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