Assunta Cecere

Le etichette dei prodotti chimici sono cambiate ed è per questo che bisogna conoscerle sia a lavoro sia a casa.

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Dovrei preoccuparmi dei miei tatuaggi? Se la Commissione decide in merito alla necessità di imporre una restrizione, sarebbe certamente raccomandabile parlare con il vostro tatuatore prima di farvi applicare nuovi tatuaggi. Quest’ultimo dovrebbe acquistare i prodotti utilizzati da un fornitore che rispetta il regolamento REACH ed essere in grado di fornirvi informazioni in merito alle sostanze chimiche che vi inietta nella pelle. Se avete dubbi riguardo ai tatuaggi a cui siete stati sottoposti, potete contattare il vostro medico per consigli al riguardo. Se state pensando di rimuovere un tatuaggio, tenete presente che la procedura di rimozione con il laser comporta la rottura dei pigmenti e di altre sostanze, ivi incluse possibili sostanze chimiche nocive, producendo particelle più piccole, che sarebbero quindi libere di circolare nel vostro corpo. Se desiderate farvi applicare un nuovo tatuaggio, effettuate una ricerca non solo sull'abilità degli artisti tatuatori e sulle misure che adottano per evitare le infezioni, ma anche su quali inchiostri per tatuaggi utilizzano. Raccogliete tutte le informazioni e non esitate a fare domande! Il vostro tatuatore dovrebbe essere in grado di fornirvi informazioni complete sugli inchiostri utilizzati, inclusi i dati identificativi del fornitore, i possibili rischi sanitari e la conformità con le norme e i regolamenti pertinenti. Per esempio, dovrebbe esservi possibile tracciare l’origine dell’inchiostro fino a un rivenditore affidabile o verificare la posizione dei prodotti rispetto alle vigenti normative nazionali (presenti in Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, Slovenia, Spagna, Svezia, Norvegia e Liechtenstein) o alle raccomandazioni contenute nella risoluzione del Consiglio d’Europa sulla sicurezza degli inchiostri per tatuaggi e del trucco permanente. Inoltre potrebbe essere utile consultare il sistema di allarme rapido dell’UE per i prodotti non alimentari pericolosi (RAPEX) per verificare se vi siano segnalazioni di inchiostri che abbiano comportato seri rischi in passato oppure contattare la vostra agenzia nazionale responsabile dell’applicazione della normativa in materia di sostanze chimiche o inchiostri per tatuaggi. Infine, vi suggeriamo di prendere nota dell’inchiostro per tatuaggi utilizzato, nell'eventualità che sviluppiate una reazione più intensa rispetto al fisiologico processo di guarigione. Rivolgetevi subito al vostro medico se avete problemi di salute o riscontrate sintomi apparentemente anomali.

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Quali sono gli obblighi attuali degli utilizzatori a valle e dei fornitori della catena di approvvigionamento dell’inchiostro per tatuaggi e del trucco permanente? Gli utilizzatori a valle, ivi inclusi i responsabili della formulazione delle miscele, hanno specifici doveri ai sensi del regolamento REACH relativamente agli inchiostri per tatuaggi o per trucco permanente da essi prodotti. In particolare, i responsabili della formulazione degli inchiostri per tatuaggi sono tenuti a dichiarare gli ingredienti contenuti nei loro prodotti ai fabbricanti e agli importatori, affinché possano essere considerati ai fini dell’ottemperanza a eventuali requisiti di registrazione. Se i dichiaranti non hanno comunicato l’utilizzo negli inchiostri per tatuaggi e i responsabili della formulazione fanno uso di una qualsiasi delle sostanze pericolose registrate in quantitativi pari o superiori a una tonnellata, questi sono tenuti a effettuare una valutazione della sicurezza chimica per gli utilizzatori a valle, onde mostrare che l’utilizzo della sostanza in questione negli inchiostri per tatuaggi e nei trucchi permanenti non è pericoloso. Inoltre, le imprese che vendono sostanze o miscele pericolose ad altre imprese sono tenute a fornire all'acquirente una scheda di dati di sicurezza del prodotto. Tale scheda fornisce una guida all'utilizzo sicuro della sostanza in questione, tramite informazioni sulle proprietà della sostanza o miscela e sui suoi pericoli, istruzioni relative alla manipolazione, allo smaltimento e al trasporto e, infine, raccomandazioni di primo soccorso, antincendio e di misure di controllo dell’esposizione. I fabbricanti di singole sostanze, in quantitativi pari o superiori a una tonnellata all’anno, sono soggetti al regolamento REACH: la sostanza chimica dev’essere registrata presso l’ECHA e la richiesta deve essere accompagnata dai dati sulle proprietà pericolose della sostanza. Ciò consente all’ECHA di effettuare un’azione di controllo dell’uso della sostanza chimica, qualora la stessa comporti dei pericoli. Il regolamento REACH si applica a tutte le sostanze chimiche, non solo a quelle utilizzate negli inchiostri per tatuaggi e nel trucco permanente. Inoltre, l’uso di conservanti negli inchiostri per tatuaggi è soggetto al regolamento sui biocidi (BPR). Solo i principi attivi inclusi nel programma di revisione dei biocidi o approvati per il tipo di prodotto 6 «preservanti per prodotti in scatola» possono essere immessi sul mercato e utilizzati nell’UE da fabbricanti UE di inchiostri per tatuaggi. I preservanti che soddisfano uno dei criteri di restrizione non saranno ammessi negli inchiostri per tatuaggi, nel caso in cui la restrizione entri in vigore come proposto. Infine, i fabbricanti, gli importatori e gli utilizzatori a valle sono tenuti a classificare le sostanze e le miscele secondo i criteri del regolamento CLP e ad assicurare il rispetto dei requisiti di etichettatura e imballaggio per i prodotti chimici pericolosi. È necessario notificare all’ECHA ciascuna sostanza classificata come pericolosa e immessa sul mercato in quanto tale o come componente di una miscela. I pareri scientifici dei comitati, unitamente ai documenti di supporto, verranno inviati alla Commissione europea e pubblicati sul sito web dell’ECHA. Entro tre mesi, la Commissione europea emanerà un progetto di decisione inteso a imporre eventualmente restrizioni all'utilizzo delle sostanze chimiche. Se la decisione sarà a favore della restrizione, questa entrerà in vigore successivamente alle consultazioni con l’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), al voto degli Stati membri e al controllo da parte del Consiglio e del Parlamento europeo.

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