Aiuto le persone a trasformare la loro casa in uno spazio da sogno grazie ad un sistema in 4 passi che portano facilmente all'obiettivo senza fare errori.

Vuoi dare un nuovo look alla tua casa?

Usa la creatività come un designer
di talento e trasforma la tua casa
in uno spazio da sogno!
 (bastano 4 passi e ora te li mostro…)

Benvenuta o benvenuto sul Arredare Casa Tua! 

Vuoi dare un Nuovo Look alla tua casa per raggiungere il massimo livello di comfort ma non sai da dove partire e soprattutto non vuoi fare errori?

Esiste un modo pratico e veloce per risolvere il tuo problema per sempre e l'ho chiamato Metodo ACT: 4 semplici passi per non avere dubbi e chiarire la direzione da prendere, la meta da raggiunge e soprattutto i passi da compiere!

Il Metodo ACT non è un catalogo di prodotti che dovrai cercare di infilare in casa tua, o nuove strategie didattiche per usare la tua creatività, oppure un percorso di studio approfondito sul design.

Buttarsi a capofitto in esperimenti e maldestri tentativi di rinnovamento della propria casa è l’azione più pericolosa e dispendiosa che tu possa fare.

Infatti, per creare un focolare da sogno che ti rispecchi completamente, non serve assolutamente studiare tomi infiniti o sapere delle formule magiche comprensibili solo agli architetti.

A dir la verità tra pochi minuti saprai di più della maggioranza di loro…

È proprio così: alla fine di questa pagina, avrai una vera e propria Mappa che ti guiderà in ogni fase che incontrerai nel percorso di sistemazione della tua casa:

Partirai dalla prima idea per giungere ad una perfetta realizzazione finale.

Avrai grandi risultati, seguendo le tappe con il giusto ordine (e non quello che la mente vorrebbe farti fare) e soprattutto facendoti le domande solo nel momento in cui sono necessarie.

In pratica, saprai esattamente cosa fare in ogni istante, come se fossi un designer professionista (di quelli bravi, pero)!

Ecco per te l’Infografica del Metodo ACT, scaricala subito e poi torna da me così te la illustro nei dettagli.

Prima di entrare nel vivo, lascia che mi presenti in poche righe.

Come ti dicevo, mi chiamo Andrea Grendele e sono un designer, praticamente da quando sono nato… Ho seguito la professione di mio padre architetto (e, in un certo senso, di mio nonno disegnatore…) respirando il profumo dei lucidi da disegno da quando avevo pochi anni.

Un mondo che mi ha sempre affascinato, nel quale vedevo trasformarsi in realtà quello che prima era solo disegnato su carta e ancor prima immaginato dalle parole appassionate di mio padre.

Lo guardavo, lo studiavo mentre lo sentivo ragionare ad alta voce su un’idea, per poi chinare la testa e cominciare a fare schizzi a matita su qualsiasi cosa gli capitasse tra le mani.

Un mondo che mi piaceva, con tutto quel materiale espressivo che ho cercato di approfondire negli aspetti che più mi interessavano (tanti!) tra cui il design d’interni.

Ho operato in molti settori dell’architettura e, appena avevo un attimo tra un progetto e l’altro, studiavo per approfondire ogni aspetto di quest’arte.

Sono stato in centinaia di case, non solo quelle da riviste ma anche negli spazi più semplici che comunque esprimevano bellezza e sapore.

La prima cosa che mi chiedevo era: come è stato creato l’equilibrio tra gli oggetti, i colori e la luce, che vedo con i miei occhi e percepisco con il corpo?

All’inizio pensavo fosse una componente di genio, un talento innato che solo pochi avevano.

E io, a dir la verità, non mi sentivo uno di loro… Non tutto mi era facile e mi capitava di provare paura di fronte al foglio bianco.

Come potevo riuscire a ideare uno spazio veramente unico?

Non ti dico tutti i passaggi che ho affrontato, con tanta pazienza dei miei professori e dei miei mentori, ma sta di fatto che più approfondivo e più mi accorgevo che

NON era l’estro dell’architetto, ma una precisa sequenza, una procedura.

Alcune sensibilità affioravano con l’esperienza e lo studio, ma sotto sotto percepivo sempre più chiaramente che i passaggi logici erano pochi e semplici, se posti nella sequenza corretta.

Solo in questo modo si creava la possibilità di dare vita a qualcosa di inaspettato e magico.

Chi sapeva esattamente cosa fare, e quando farlo, aveva la chiave giusta, perché era sicuro, al 100%, di riuscire a concepire  uno spazio adatto al suo scopo, senza il minimo errore.

Cercando di andare alla sostanza e mettendomi nei panni di chi non sapesse nulla di architettura e di design, ho distillato una procedura che ho chiamato METODO ACT.


Il Metodo ACT

Il Metodo ACT è uno schema che ho ideato principalmente per me, per avere sotto controllo ogni fase del progetto e della sua realizzazione.

È stato da subito uno strumento prezioso anche per spiegare ai miei clienti il processo da percorrere insieme, in modo che sapessero esattamente, in ogni momento, dove si trovavano e quali erano le scelte da fare.

Te lo presento subito, così capisci bene di cosa parlo…

Se vuoi puoi scaricarlo ora, così lo vedi man mano che te lo spiego, ma puoi anche scegliere di scaricarlo dopo e seguire prima la mia spiegazione.

Il Metodo ACT è composto da 4 semplici passi posti nella corretta sequenza.

Ti accorgerai fra poco di quanto sia determinante questo aspetto.

1° Passo – INDIVIDUA

Il primo passo è Individua; fai attenzione perché è proprio in questo momento che la maggior parte delle persone si sbaglia, saltando a piè pari un passaggio fondamentale.

Anche i più intelligenti infatti credono di non aver bisogno di farsi tante domande, perché la soluzione è così ovvia…!

Invece prima o poi si rendono conto, loro malgrado, che non avevano pensato a degli aspetti importantissimi.

Definire il bisogno significa indicare il tipo di soluzione che si vuole raggiungere.

Quindi quello che dovrai fare fin da subito è smontare il problema (ad esempio: la mia cucina non mi piace più) nei suoi 5 aspetti.

  • aspetto funzionale: che tipo di stanza desideri avere? Un posto luminoso per accogliere gli amici? Un luogo intimo per rilassarti dopo il lavoro? Cosa?
  • aspetto estetico: Significa che quell’oggetto o quell’atmosfera deve soddisfare una tua esigenza di bellezza o comunque di armonia con quello che hai già intorno a te.
  • aspetto economico: cosa comporta per le tue finanze il cambiamento che hai intenzione di operare?
  • aspetto temporale: quanto tempo hai a disposizione?
  • aspetto affettivo: hai deciso di cambiare perché hai un’emozione nuova da esprimere?

Inoltre nell’infografica puoi vedere che ho diviso questo passo in 3 momenti:

  • I Bisogni
  • I Ricordi
  • I Valori

I bisogni sono di varia natura: fisiologici, di sicurezza, di appartenenza, di autostima e di autorealizzazione.

  • Quali sono i tuoi bisogni fisiologici? Questi sono i bisogni connessi alla sopravvivenza fisica dell’individuo. Sono i primi a dover essere soddisfatti a causa dell’istinto di autoconservazione.
  • Quali sono i tuoi bisogni di sicurezza? Questi bisogni ti garantiscono protezione e tranquillità.
  • Quali sono i tuoi bisogni di appartenenza? Essere amato e amare, far parte di un gruppo, cooperare, partecipare, ecc.; Questa categoria rappresenta l’aspirazione di ognuno di noi a essere un elemento della comunità.
  • Quali sono i tuoi bisogni di stima? Essere rispettato, approvato, riconosciuto, ecc. L’individuo infatti vuole sentirsi competente e produttivo.
  • Quali sono i tuoi bisogni di autorealizzazione? Realizzare la propria identità in base ad aspettative e potenzialità, occupare un ruolo sociale, ecc. Si tratta dell’aspirazione individuale a essere ciò che si vuole essere sfruttando le nostre facoltà mentali.

Se, ad esempio, vuoi rinnovare la cucina, devi analizzare le varie componenti dal punto di vista dei bisogni fisiologici, di sicurezza, di appartenenza ed affetto, di stima e infine di autorealizzazione.

In questo modo sarai sicura o sicuro di affrontare il problema secondo ogni sfumatura e man mano capirai quali sono le tue reali esigenze.

Ma anche i tuoi ricordi sono importanti perché dalla tua infanzia arrivano molte delle tue idee su come dovrebbero essere fatte le cose. A volte infatti riproponiamo semplicemente la casa della nostra fanciullezza…

Quindi domandati:

  • cosa vuoi o non vuoi della tua casa d’infanzia? Non solo di quella in cui hai vissuto ma anche di quelle che ti sono rimaste impresse.

Infine devi considerare i tuoi valori perché ogni ambiente racconta molto dei suoi abitanti. Quindi è meglio che già ora tu analizzi quali sono i valori che vuoi comunicare e vivere.

Amore per la natura? Socialità? Efficienza? Rifugio? Ecc…

Chiediti:

  • Cosa rappresenta per te questo progetto?
  • Cosa deve esprimere la tua casa?

Come avrai capito, questo è un passo introspettivo, in cui dovrai scrivere il più possibile.

Non ti preoccupare se non fai tutto subito perché ci ritornerai spesso, ma è importante che tu capisca che è questo il momento per porsi queste esatte domande.

2° Passo – RICERCA

Ora che hai delineato i tuoi bisogni (anche quelli che non pensavi di avere) puoi passare al secondo passo, ossia la Ricerca.

Adesso, non prima e non dopo, devi informarti e raccogliere materiale.

Il primo equipaggiamento che devi avere sono i 3 concetti del Design; sono i 3 principi coi quali riuscirai a creare degli spazi non solo interessanti, ma magnetici.

A questo punto devo fornirti un consiglio prezioso: non confondere questo passo con quello creativo! In questa fase parliamo di progetto, di soluzioni, di stile ecc. ma non parliamo ancora del TUO PROGETTO!

Ecco i 3 Concetti del Design che ti aiuteranno nella definizione delle tue proposte progettuali.

  1. FUNZIONE – Cosa farai in quella stanza? Pensa al suo uso durante tutta la giornata. Qual è il loro luogo migliore? Puoi spostare qualche funzione da una stanza all’altra?
  2. PUNTI FOCALI – Il punto focale è quell’evento che attira la tua attenzione appena entri nella stanza. Rifletti sui percorsi che dovrai percorrere nella camera e tienila libera il più possibile.
  3. STILE – identifica uno stile dominante; ognuno è composto da particolari materiali, uso del colore, arredi e disposizione degli elementi.

Gli stili possibili sono tanti: Hi-tech, contemporaneo, rustico, vintage, orientale, classico, eclettico, art decò, moderno, minimal, scandinavo ecc.

Una volta definiti questi elementi, devi sapere che esistono 5 aree dove puoi intervenire per creare la tua casa dei sogni. Per ogni area, questa è la fase in cui raccogli materiali e informazioni, per poter capire le possibilità che hai.

  • PAVIMENTI – ce ne sono di tanti tipi: legno, laminato, pavimento vinilico, cemento, cotto, pietre gres, linoleum, sughero, moquette, resina ecc. Ognuno di questi ha delle caratteristiche specifiche di cui tener conto.
  • RIVESTIMENTI – Quando scegli un rivestimento per le pareti è importante considerare il pattern e la texture. Ci sono carte da parati stupende che possono diventare anche dei veri e propri punti focali. Il mio consiglio è di osare in piccole porzioni di pareti, per non rischiare di esagerare.
  • ILLUMINAZIONE – Una buona illuminazione è centrale per un buon progetto. È importante poter variare l’intensità della luce secondo l’uso che fai dello spazio. Usa più sorgenti luminose: lampade a muro, lampadari, piantane, lampade da tavolo, così sarai sicuro che potrai dosare la luce a seconda delle attività.

Prima di iniziare, disegna la stanza mettendo per iscritto le tue decisioni e fai una lista anche delle cose che vuoi illuminare, ad esempio un oggetto antico.

Cerca di avere anche sorgenti dove puoi direzionare la luce in modo da creare differenti atmosfere. Non risparmiare in questo aspetto; la luce condiziona moltissimo la qualità della vita in una casa!

  • ARREDO – almeno per gli elementi di arredo che saranno più usati, cerca di mantenere una qualità alta. Certamente questa scelta ti porterà a spendere abbastanza, ma meglio avere attorno pochi elementi di buona qualità che tanti oggetti di nessun valore.

Per quanto riguarda la durabilità, non concentrarti solo sulla superficie ma anche sulla struttura del mobile. L’unico modo è fare domande a chi sta vendendo!

Investi nei tuoi pezzi chiave! In questo modo il tuo progetto avrà avuto un senso.

Un suggerimento importante a proposito del design: resta su forme semplici e, diciamo, classiche.

Ogni materiale ha le sue caratteristiche, quindi osservale con attenzione e cerca di rimanere focalizzato su quello che veramente vuoi tu, non su ciò che agli altri potrebbe piacere (ma che alla fine non si terrebbero mai in casa…).

  • COLORI – i colori servono per bilanciare l’atmosfera dell’ambiente. Qui potremmo aprire una lunga parentesi ma, più brevemente, è utile considerare che la palette di colori è composta da ogni cosa presente nella stanza (anche i cuscini) e che è più opportuno usare colori particolari nei complementi di arredo, piuttosto che sulle pareti. Così una volta che ti stancherai, potrai modificare l’atmosfera facilmente.

3° Passo – CREA

Siamo a metà dell’opera e inizia la parte più divertente. Sfortunatamente, chiunque inizi a progettare un ambiente comincia da questo passo, saltando a piè pari i primi due.

Ma partire dalla progettazione per poi raccogliere materiale e informazioni, limita enormemente le possibilità creative.

Agire in questo modo (ti accorgerai tu stesso) porta a compiere degli errori madornali e, ancora peggio, a realizzare ambienti poveri e confusi.

Ora sai cosa vuoi, perché lo vuoi, conosci i 3 concetti del design e le 5 aree di intervento.

Però è giunto anche il momento di decidere con chi vuoi fare questo progetto! Esatto, solo adesso è il momento di chiedersi se avvalersi di una consulenza o proseguire in solitaria.

Infatti, se decidi di farti aiutare da qualcuno, hai già le idee chiare sui tuoi bisogni e un bagaglio di informazioni da condividere con un professionista. In questo modo riuscirai a essere estremamente efficace nella collaborazione con l’eventuale architetto, non cadrai vittima delle sue eventuali speculazioni e lui riuscirà a darti il meglio.

Se invece vorrai andare avanti per conto tuo, allora hai tutti gli strumenti per farlo con serenità.

Ti consiglio di crearti una MoodBoard, ossia una tavola dove disegnerai la stanza o l’intera casa e appunterai idee di ogni tipo.

Lì metterai i ritagli di giornali, le tue riflessioni, i colori che vorresti integrare ecc. Per gli arredi, ricordati di informarti sulle misure standard. Te lo dico perché ho visto di tutto…

Ma dove iniziare? Innanzitutto pensa a svuotare la tua casa, perché è perfettamente inutile aggiungere cose o pensare a come sistemare una stanza se è piena di oggetti inutili. Una bella sessione di space-clearing ti sarà estremamente utile, se non necessaria.

Poi pensa al tuo mobilio. Ogni tanto abbiamo semplicemente voglia di cambiare, e spostare un po’ di arredo o sostituire qualche elemento ci soddisfa il più delle volte.

È molto meglio riadattare un pezzo vecchio ma di buona qualità che acquistare un nuovo elemento di bassa qualità. Quindi cerca anche di rinnovare il vecchio mobilio ma nello stesso tempo chiediti con sincerità cosa ha senso tenere e cosa è utile abbandonare.

Il più delle volte, infatti, ci attorniamo di pezzi che oggettivamente non ci piacciono…

Infine usa i colori, come abbiamo detto prima, e cerca di equilibrare l’atmosfera.

È utile affrontare il lavoro, stanza per stanza.

Nella tua moodboard avrai dei riferimenti di diversi stili, almeno è quello che succede nella maggior parte dei casi. Non c’è da preoccuparsi. Se vivi con qualcuno potrete allenarvi a mixare gli stili e trovare la soluzione più appropriata.

Per il mobilio puoi usare varie soluzioni e mantenerle per un po’, così avrai modo di provare idee non convenzionali. Non imporre un unico punto di vista e se vedi che c’è qualcuno che la pensa in modo diverso… bene! Usate la vostra creatività!

Giunti a questo punto hai sicuramente notato che, se stai seguendo questo metodo in coppia, vi intendete maggiormente fra di voi, e quasi quasi uno pensa le cose dell’altro.

La creatività ha un altissimo potere trasformativo!

Come vedi, nell’Infografica del Metodo ACT c’è una freccia tratteggiata che torna verso le 5 aree di intervento.

Significa che a questo punto è probabile che, pensando al progetto, tu debba tornare nel passo 2 (Ricerca), per acquisire nuove informazioni.

Devi pensare che alla fine di questo passo dovrai avere tutte le idee chiare e aver preso tutte le decisioni.

Questo è il momento della progettazione e può durare anche un po’ di tempo, dipende dalla complessità dell’intervento che vuoi fare.

Fino a quando non sarà tutto delineato, non proseguire al passo 4!

4° Passo  REALIZZA

La fase in cui realizzerai concretamente le scelte fatte finora. Evviva!

Il 3° passo è stato molto coinvolgente perché hai dovuto impiegare molto tempo a raccogliere informazioni ma soprattutto a creare il tuo meraviglioso progetto.

Sei giunto al momento in cui devi:

  1. rendere il tuo progetto facilmente comprensibile alle varie figure che interverranno nella sua realizzazione
  2. darti un cronoprogramma, cioè una programmazione dei tempi di esecuzione di ogni singola lavorazione, al fine di far combaciare le varie operazioni
  3. Chiudere il budget in modo preciso. Finora ti sei dato una forbice di spesa, ma è ora di chiedere i preventivi e mettere mano alla calcolatrice!

Il quarto e ultimo passo, ossia la Realizzazione, si compone di 2 SOTTOFASI:

  • Progetto Esecutivo
  • Realizzazione opere

Il progetto esecutivo è ciò che rende leggibile anche ad occhi estranei il risultato della tua creatività!

Nulla di troppo complicato! Stiamo trattando di New Look, quindi non dovrai eseguire troppe opere. Ma proseguiamo per passi…

Devi creare le tavole di lavoro, l’insieme dei documenti progettuali che servono a te e tutti coloro che faranno parte del tuo progetto, dai famigliari ai designer consulenti ma soprattutto agli artigiani.

È ora di mettere in bella copia tutti gli schizzi che hai fatto, in un disegno proporzionato.

Prendi la tua mooodboard e trasferisci tutte le decisioni prese!

Ora scrivi su un foglio, cartaceo o meglio digitale, tutti gli interventi che vuoi fare e cerca fin da ora di dare un ordine cronologico:

A questo punto ho 3 consigli di cui devi tenere conto:

  • Aumenta sempre del 15-20% i tempi che ti dicono le maestranze!
  • Aggiorna man mano il cronoprogramma, così le imprese sapranno a che punto sono e le responsabilizzerai!
  • Comunica alle maestranze chi verrà dopo di loro, che tempi e necessità ha (anche per iniziare).

Cosa  succederà?

La tua casa sarà messa a soqquadro e probabilmente ci sarà qualche intoppo.

Di solito i  rallentamenti avvengono quando:

  • Il progetto non ha tenuto conto di qualche aspetto
  • È entrata un’idea dell’ultimo momento che ha creato disordine negli incastri
  • Le tempistiche delle maestranze non coincidono con le tue
  • Le tempistiche delle maestranze non vengono da loro rispettate facendo saltare il cronoprogramma
  • Non avevi calcolato che sarebbero serviti molto del tuo tempo e la tua disponibilità
  • Qualche modifica in itinere ti viene fatta pagare a caro prezzo!

Se ci sono nuovi elementi da inserire nel progetto devi metterli al vaglio dei tuoi bisogni e confrontarli con il resto.

Sembra che arrivino delle illuminazioni ma il 99% delle volte sono solo distrazioni!

Fai attenzione a quel momento! Fai un bel respiro, pensa bene a quello che vuoi fare e poi, se sei proprio sicuro, adotta la scelta fino in fondo.

Eccoci, finalmente hai finito i lavori: hai creato la tua reggia!

Beh, questo succederà quando userai il Metodo ACT nella realtà… Per ora mi accontento che tu stia leggendo tutto d’un fiato questa pagina. 

Il 4° e ultimo passo è impegnativo! 

Ora stai solo leggendo, ma nella realtà è successo che la tua casa è stata assalita dalle squadre di lavoro e forse in qualche momento hai pensato di non riuscire a vedere la luce in fondo al tunnel.

Ma alla fine dei lavori, seguendo i miei suggerimenti, arrivi finalmente al momento di rilassarsi, e prendersi i meritati complimenti.

Ovviamente è stata dura, lo so, ma la soddisfazione è sicuramente grande.

Hai raggiunto i tuoi obiettivi ed è giusto essere soddisfatti.

La prossima volta andrà ancora meglio… La prossima volta?

Eh si, perché ovviamente la tua casa non è una fotografia statica, quindi nel corso del tempo nuove idee entreranno, nuovi oggetti, nuove necessità.

Per questo motivo il Metodo ACT prevede quest’ultimo passo, fuori dallo schema, che rende il processo creativo un cerchio.

Hai raggiunto il tuo fine, ma ora ne avrai altri.

Forse hai dovuto fare delle scelte di budget intervenendo sulle cose necessarie e sai già che ci saranno altre avventure che ti aspetteranno.

Ma di una cosa ora hai la sicurezza:

Il progetto è diventato un processo che ora ti è famigliare, che sai usare!

Magari ti sarai reso conto che avresti potuto delegare qualcosa in più o che vorresti approfondire meglio alcuni aspetti, o infine potresti aver scoperto che hai del vero talento.

Avevi immaginato di poter arrivare alla fine in modo così elegante e consapevole?

Ma in tutti i processi di trasformazione ci sono delle fasi di lavoro e delle fasi di riposo.

Questa è la fase del riposo, in cui le tue idee, ora diventate realtà, chiedono il tempo necessario per sedimentarsi nella tua vita.

Ti darò solo alcuni consigli per conservare il tuo progetto coerentemente con le tue scelte e per pianificare interventi futuri.

Mantieni e pianifica

Come ti ho detto, ora è il momento di farti i complimenti e riposarti, ma col passare del tempo, acquisterai nuovi pezzi da aggiungere.

Per mantenere il tuo stile, basta tenere ordinato e pulito e ogni cosa dovrà passare al vaglio dei tuoi bisogni. Non sarà difficile perché hai sicuramente imparato a far selezione e a non farti coinvolgere dall’emotività e impulsività.

Se un ambiente in qualche modo ti annoia fai prima queste due cose:

  • Cambia i colori degli accessori
  • Aggiungi un nuovo punto focale

La tua creatività ti salverà!

Forse il progetto che hai appena finito riguarda solo una parte dei lavori che veramente vuoi fare, quindi sa già che magari l’anno prossimo ti dedicherai ad altre stanze. Un po’ alla volta.

Può anche succedere che tu ti accorga di qualche elemento in più proprio mentre sei nella fase di realizzazione, oppure, ora che sei nel tuo spazio abitativo rinnovato, ti piace così tanto che senti di dover adeguare anche il resto della casa.

In tutti questi casi, quello che dovrai fare è pianificare gli interventi!

Perché due sono i principali problemi in cui potrai incorrere:

  • La tua casa diventa un cantiere perenne! Con sempre qualcosa da fare e nulla di completamente finito!
  • Gli interventi che fai sono fatti a sentimento e quindi devi rimettere mano su cose già fatte, con aggravio sui costi e anche sulla tua felicità!

La pianificazione quindi diventa un passo strategico importantissimo!

Non solo ti aiuterà ad avere un programma delle cose che dovrai fare (anche al fine di mettere da parte i soldi necessari) ma ti darà anche lo strumento per focalizzare la tua energia sui tuoi sogni, sogni che vogliono diventare realtà!

In questo modo vedrai che la tua casa si trasformerà sotto i tuoi occhi con grande soddisfazione senza energie sprecate.

Ognuno ha una sua sensibilità, un suo rapporto con lo spazio e quindi una priorità degli interventi.

Io quindi ti darò solo una lista generica che tu andrai a modificare secondo le tue esigenze con il principio di iniziare con i lavori che aumentano il valore del tuo immobile:

  • Cucina
  • Bagni
  • Zona esterna

Dopo questi interventi che ritengo prioritari, inizia a pensare, ad esempio, se vuoi aggiornare l’arredo del tuo soggiorno, o anche tuffarti su progetti di grande respiro, se ad esempio la tua famiglia si sta ingrandendo e necessiti di un ampliamento.

Una volta che hai pianificato, associa ad ogni intervento una cifra sommaria di spesa.

Ormai hai iniziato a considerare il tuo spazio abitativo non semplicemente come un riparo o una macchina funzionale, ma come una parte di te. Il dado è tratto!

Pianificare e quindi visualizzare è uno strumento non solo utile ma necessario per apportare qualsiasi tipo di cambiamento nella tua vita come nel tuo spazio abitativo!

Ok, ci siamo detti tutto e spero che tu in questo percorso abbia ricevuto tanto.

Per ogni intervento che vorrai fare, dovrai usare il Metodo ACT!

Infatti, ora conosci il METODO ACT, hai una vera Mappa che ti guiderà in ogni fase che incontrerai nel percorso di sistemazione della tua casa: dalla prima idea alla realizzazione finale.

Il Metodo ACT è il flusso di lavoro che io stesso uso da anni e che faccio usare ai miei clienti.

Con questo processo, passo dopo passo, sono sempre sicuro di non sbagliare perché io stesso, a volte, preso dall’eccitazione di un’idea, mi faccio trasportare e mi allontano dal binario principale, che però è quella giusto e già testato.

Invece, ricordandomi del METODO ACT, faccio mente locale sul punto esatto in cui sono e sulle opzioni disponibili per non far deragliare il progetto.

Sono sicuro che anche tu, una volta stampata l’Infografica che ho preparato per te e dopo aver seguito il processo, ti ritroverai con le idee chiare, senza arrestarti di fronte a problemi o dubbi.

Da parte mia, ho dato tutto quello che potevo darti umanamente in così poco tempo. Ho cercato di condensare in un solo foglio anni di esperienza, di prove e di errori.

Certo, so bene che quello che ti ho dato non è completo, ma è ricco e dettagliato:

ho fatto del mio meglio e se tu lo metti in pratica, già da subito otterrai grandi RISULTATI!

So bene che ogni passo si apre in grandi approfondimenti e non sempre è facile capire ogni passaggio. Per questo motivo, se non preferisci il fai da te, ho creato una Guida del Metodo ACT, dove si scenderà nel dettaglio di ogni elemento trattato, e molto di più.