Riflessioni per Nutrire l'Anima

Spiritualità & Filosofia

Riflessioni per nutrire l’anima

2018-12-31 09:09:36

Sta per iniziare un nuovo anno e sento il bisogno di parlare bene di me e degli altri... Il Nuovo Anno è alle porte e sento il bisogno di augurare a me e a tutti voi ogni benedizione.

Com’ è scritto nel libro dei Numeri, tratto dalla Bibbia, al capitolo n.6 nei versetti dal 22 al 27:

”Il Signore parlò a Mosè e disse:
Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro:
Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia rispendere per te il suo volto e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”. Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò”

Dio affida a Mosè la missione di liberare il suo popolo dalla schiavitù in Egitto

Sandro Botticelli (1481-1482) - Cappella Sistina, Città del Vaticano

Dio benedice il suo popolo prediletto Israele illuminando con la Sua luce divina il volto di un popolo mortale.
Si tratta di un privilegio inaspettato e inaudito perché è un movimento dall’alto verso il basso.

Il Signore, che ama per primo, desidera porgere il suo augurio a ciascuno di noi esprimendo stima e protezione.

Sentire che c’è Lui che all’inizio dell’anno, a prescindere da quello che hai fatto o sei, ti porge la Sua benedizione e ti vuole custodire, mi ha sempre riempito il cuore.

Mi fa capire che, anche se cadessi mille volte sotto il peso delle mie cose, c’ è sempre comunque Lui che mi ama.

Infatti, all’inizio, sono preso da un vortice di progetti da fare che puntualmente riesco a fare solo in minima parte o per niente e allora, alla fine dell’anno, quando mi faccio un esame, mi cala l’autostima...
Lui arriva, all’inizio del nuovo ciclo, e con la Sua benedizione è come se mi dicesse:
non pensare a tutto quello che non hai fatto e a quello che vuoi fare... lasciati semplicemente amare“.

Lui crede in me a prescindere dalle mie capacità e mi porge la Sua benedizione come una caparra per la mia salvezza. Lui mi restituisce la mia dignità di uomo e va oltre!.

Sinceramente, mi viene da ringraziare.

Vorrei comunque augurare a me stesso e a tutti voi qualcosa che possa dare energia.

A tale proposito attingo, dalla “Sequenza di Pentecoste”, i sette doni dello Spirito Santo che auguro a ciascuno di noi:


1. la fortezza = che il Signore ci doni la forza per raggiungere i nostri obiettivi, perché Lui è forza;
2. il consiglio = che il Signore ci doni il consiglio per capire di fare le cose che servono a noi per stare bene con noi stessi, in modo congruente;
3. l’intelletto = che il Signore ci doni la capacità di guardare dentro (intus-legere), in profondità, per cogliere le sfumature che fanno la differenza;
4. la pietà = che il Signore ci doni la capacità empatica di accogliere l’Altro e di aiutarlo a fare il Suo cammino. E’ un sentimento che induce amore, compassione e rispetto. Non è pietismo, è adesione a Cristo;
5. la saggezza =che il Signore ci doni la capacità di lottare per la Pace e la Giustizia;
6. la scienza = che il Signore ci doni la capacità di conoscere il mondo e le sue regole naturali e il coraggio di aderire al movimento naturale rispettosi del creato;
7. il timor di Dio = che il Signore ci doni la consapevolezza dei nostri limiti per fare riserva di energia.

Sono convinto che in ognuno di noi risieda la radice dell’Amore e spero tanto che in questo nuovo anno ciascuno possa svelare, come una luce, l’umanità vera della sua persona perché solo in questo modo potremo stare meglio tutti.

Un abbraccio.

Antonio

by Antonio Masoch