Riflessioni per nutrire l’anima: il treno che passa…

Per esperienza personale, della mia famiglia e dei miei clienti posso affermare che a volte nella vita  si manifesta un’opportunità irripetibile, una sorta di treno speciale che passa una sola volta.
Si tratta di un’opportunità che può essere di tre tipi:

• conoscere una persona
• aderire ad una formazione 
• un’opportunità economica 

Così ho il cliente che mi racconta del giorno che ha incontrato la sua futura moglie, quella persona che gli ha cambiato la vita.
Era stato invitato a prendere un tè da un’amica e ha fatto la sua conoscenza.
Nel descrivere l’evento riassapora le emozioni di quel primo giorno fatto di sguardi e di sorrisi, e poi il pensiero fisso per lei e il desiderio di vederla.
Lui scapolo impenitente, è stato attraversato da un raggio di sole che ha rischiarato il suo mondo e lo ha proiettato verso un orizzonte inatteso.
Per non parlare di quel ragazzo che è andato ad una presentazione di un corso ed è rimasto colpito dal docente, quella persona che poi gli avrebbe aperto le porte di una nuova professione.
Ricordo quella cliente che mi ha confidato di avere messo tutta la sua liquidazione in una nuova azienda di abbigliamento e come negli anni quei suoi piccoli risparmi hanno generato una fortuna.
Spesso mi capita di ricordare e ringraziare quel volantino che ho preso in mano nel lontano 2009 all’interno del negozio di erboristeria sotto casa e dove l’Aspic di Venezia proponeva il master di counseling.
All’inizio titubante perché la mia vita era tutta rivolta al mondo agricolo, ho poi sentito il desiderio di novità, la sfida di “girare pagina” e mi sono buttato.
Ricordo il mio colloquio con il Direttore della scuola il Dr. Elvino Miali e le  mie riserve legate alla “ruggine delle meningi”, ma nel contempo la voglia di provare.
Ho iniziato il mio percorso di crescita personale e ora sto scrivendo della grande umanità che esploro nelle mie giornate di ascolti.
I clienti, ogni giorno, mi regalano le loro esperienze e mi aiutano ad essere una persona migliore.
Negli anni ’60 a Venezia c’era un fermento di attività e di opportunità.
Fu così che a mio padre proposero di rilevare un garage importante chiedendo un prestito in banca.
Lui chiese aiuto al suo genitore, ma fu snobbato.
Amaramente disse di no e, infatti, a distanza di anni quella realtà economica prese piede con ottimi risultati.
Queste opportunità si presentano inaspettate e ci invitano a dare una risposta.
Possiamo “dire di no” e rimanere nella nostra zona di comfort per cui il corso della vita continua uguale senza scossoni.
In alternativa possiamo osare, “dire di si” e aprire la nostra esistenza ad un nuovo scenario inaspettato.
Per esperienza personale ritengo che il nostro bene si manifesta attraverso i fatti e le circostante.
Per cogliere i messaggi nel nostro percorso siamo chiamati ad avere un atteggiamento aperto e riflessivo.
Solo attraverso un ascolto attento dell’ambiente circostante e nutrendo il desiderio di miglioramento possiamo generare una vita buona, piena di significato.
Auguro a tutti di rimanere sintonizzati nel binario della vita perché prima o poi un treno buono passa.
Un caro saluto.
Antonio

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