antonio arcuri
La piccola chiesa dedicata allo Spirito Santo si erge ai piedi dell’abitato di Gangi, in una posizione significativa anche dal punto di vista topografico: qui infatti c’era uno dei tanti crocevia di strade che dal borgo conducevano verso altre destinazioni, e forse sarà stata proprio questa circostanza a favorire la nascita del sacro edificio. L’origine della nostra chiesa è incerta e sconosciuta, come del resto quella della maggior parte delle chiese di Gangi: tuttavia alcuni “segni” consentono di avanzare delle ipotesi che diventano certezze storiche solamente a partire dalla seconda metà del XVI secolo. Né peraltro può tenersi in grande considerazione una non meglio identificata tradizione che vorrebbe la chiesa nata nella metà degli anni Venti del Seicento grazie a un “miracoloso” rinvenimento. Narra infatti la leggenda che in quel torno di tempo un contadino sordomuto intento a scavare un pozzo in questo luogo ai piedi dell’abitato di Gangi abbia urtato con la vanga un masso che spuntava dal terreno: scalzatolo, l’uomo si sarebbe accorto che sul masso era dipinta una figura e che dal sopracciglio, corrispondente al punto dove egli l’aveva urtato, sgorgava del sangue. Stupito, e anche spaventato, il contadino sarebbe corso in paese gridando al miracolo - si trattava, in effetti, di un doppio miracolo, se il sordomuto era in grado di gridare - destando la meraviglia dei suoi concittadini. Il clero locale avrebbe deciso allora di trasportare il masso prodigioso nella chiesa madre, su in paese, ma i buoi al traino non sarebbero riusciti a spostarlo da quel luogo: quest’altro evento miracoloso avrebbe allora suggerito di edificare proprio lì una chiesetta, dove sarebbe stato collocato il prodigioso masso e l’immagine ritrovata. Il dipinto sarebbe stato ritoccato poi dalla mano di Gaspare Vazzano, il pittore gangitano noto come lo Zoppo di Gangi. Fin qui la leggenda, ovviamente inventata, alla quale gli storici locali hanno sempre legato la nascita della chiesa dedicata allo Spirito Santo, collocandola cronologicamente nell’anno 1627 (1). I documenti d’archivio però raccontano una storia diversa della nostra chiesa, che parte almeno dagli anni Settanta del Cinquecento, ossia mezzo secolo prima dell’evento leggendario: una storia che tuttavia, grazie ad alcuni segni e documenti, è possibile fare risalire ancora a qualche secolo prima, quando essa non era ancora intitolata allo Spirito Santo e non mostrava nel catino absidale l’attuale immagine venerata dalla pietà popolare.
antonio arcuri
La parrocchia è una porzione di una diocesi di una Chiesa cristiana. Sono organizzate in parrocchie la Chiesa cattolica, la Comunione anglicana, la Chiesa ortodossa, la Chiesa di Svezia e alcune altre confessioni protestanti. È retta da un presbitero detto parroco.
antonio arcuri