ANTICA APICOLTURA DIMAURO di Roberta Dimauro

Founder Junior

IL VELENO DELLE API NON HA SEMPRE LA STESSA POTENZA! OCCHIO ALLE PUNTURE ESTIVE

2019-05-29 11:19:53

LE VARIABILI DEL VELENO

Diverse specie di api, diverse stagioni, condizioni del tempo, diversi pollini raccolti dalle api...tutto ciò cambia la forza del veleno! 

il freddo e l'umidità attenuano la virulenza del veleno , quindi in inverno le punture fanno meno male e meno reazione. le punture delle api giovani , vecchie, affamate, alimentate con sciroppo di glucosio anzichè polline hanno poca intensità.

All'inizio della primavera, quando iniziano la raccolta di polline e nettare  sono ancora deboli ma aumentano di intensità man mano che aumenta la temperatura. Anche i fiori dai quali le api raccolgono il polline determinano in parte la potenza del veleno, fioriture di frumento del basso bosco producono il veleno più potente!

inoltre c'è da sottolineare che la puntura dell'ape è asettica, anzi antisettica, il veleno infatti ha un effetto distruttivo sui microbi in particolare sugli STAFILOCOCCHI, quindi non c'è bisogno di disinfettare una ferita da pungiglione d'ape.


COSA FARE: 

E' sufficiente estrarre il pungiglione dalla pelle e ovviamente evitare di grattarsi se subentra il prurito, APPLICARE DEL GHIACCIO O QUALCOSA DI FRESCO che attenuano la diffusione del veleno per vasocostrizione e di conseguenza la reazione di rossore, gonfiore e dolore.  Applicare subito dopo UN UNGUENTO PER PUNTURE DI INSETTI, va benissimo anche quello al PROPOLI. se la reazione è più aggressiva e implica anche un affaticamento delle vie respiratorie meglio dirigersi al pronto soccorso per una terapia con antistaminici e cortisonici.