ANTICA APICOLTURA DIMAURO di Roberta Dimauro

Founder Junior

API VS VESPE ..COME RICONOSCERLE MEGLIO E COME MUOVERSI SE VEDETE UN NIDO NELLA VOSTRA DIMORE

2019-02-08 12:21:59

Ci stiamo avvicinando alla Primavera e vi potrà capitare di avere un 'invasione di imenotteri come es. api e vespe vicino alle vostre dimore. A primo impatto, api e vespe possono essere confuse ma, ad una più attenta osservazione, appaiono evidenti delle differenze che permettono di distinguere facilmente le une dalle altre. Conoscere le caratteristiche peculiari di queste due specie può essere utile per determinare il giusto approccio in caso di infestazione . La prima differenza tra ape e vespa è di carattere anatomico. Le api sono più tozze rispetto alle vespe, che presentano una forma più affusolata e una vita sottile. Inoltre le prime sono ricoperte di peli mentre le seconde ne sono quasi completamente sprovviste. Entrambe presentano sul corpo striature ma quelle delle vespe sono molto più evidenti per la presenza di un giallo vivace, mentre il giallo delle api è più scuro e tendente all'ocra. Altra differenza è il pungiglione. Nell’ape l’aculeo ha una particolare forma ad uncino che si ancora saldamente alla pelle e, una volta inserito, non può essere estratto dall’insetto senza che esso si laceri gli organi interni e muoia. L’aculeo delle vespe, invece, è liscio e dritto e può essere utilizzato ripetutamente, senza causare la morte dell’insetto. QUESTO SPIEGA PERCHE' LE VESPE SIANO PIù AGGRESSIVE e attacchino con più facilità rispetto alle api, che PUNGONO SOLO SE L'ALVERAE VIENE MESSO IN SERIO PERICOLO. In entrambi i casi, il pungiglione è collegato ad una ghiandola velenifera e le punture oltre a essere dolorose, possono provocare reazioni localizzate o generalizzate anche molto severe come lo shock anafilattico. In caso di puntura d’ape, BISOGNA PROVVEDERE AD ESTRARRE IL PUNGIGLIONE nel più breve tempo possibile per ridurre la dose di veleno iniettata poi per entrambe i tipi di puntura APPLICARE DEL GHIACCIO per bloccare la reazione di gonfiore e estensione del veleno per vasocostrizione, poi opportuni FARMACI TOPICI e ANTISTAMINICI dopo aver consultato il medico. Sia api che vespe hanno un’organizzazione sociale molto sviluppata e gerarchizzata e vivono in colonie composte da tre caste di individui (regine feconde , femmine sterili o operaie e maschi detti "fuchi").Il nido delle api (alveare) ha la forma di un calice rovesciato appeso a un supporto che può essere un ramo, un cornicione o il tetto di una casa e contiene alcuni favi fatti con la cera secreta dall’insetto stesso. A loro volta i favi sono composti da numerose cellette di forma esagonale e sono popolati da migliaia di api. I nidi delle vespe, invece, hanno una forma sferica e una struttura più semplice, con l’entrata posta in basso. Inoltre non sono fatti di cera, bensì di un materiale simile al cartoncino, e si trovano in luoghi riparati : nel cavo di un albero, anfratti tra le rocce, nei cassettoni delle tapparelle o nella fessura di un muro. Api e vespe differiscono anche nelle abitudini alimentari. Mentre l’ape si nutre prevalentemente di nettare e polline dei fiori, la vespa è onnivora e ha una dieta composta da sostanze zuccherine, larve, piccoli insetti e cibi prodotti dall’uomo.In presenza di un nido d’api, la prima cosa da tenere in considerazione è che si tratta di una SPECIE PROTETTA la cui soppressione è vietata dalla legge. Le api sono responsabili dell’80% dell’impollinazione di ogni specie vegetale, pertanto senza di esse scomparirebbe la vegetazione. Il modo più corretto di agire in caso di un’infestazione di api è segnalare l’alveare ai vigili del fuoco che contatteranno L'apicoltore di zona per l'asportazione e il recupero dello sciame. In caso di vespe invece possono essere rimossi da ditte specializzate o apicoltori se provvisti di idonea attrezzatura. in basso a sx la foto di un nido d'ape che chiudeva la finestra di un vecchio campanile , l'altezza è circa 1,80 m per 60cm , da questo nido, per la rimozione e recupero, abbiamo raccolto circa 50 kg di miele poi lasciati alla cattedrale.