Annalisa Cabrini

L'immenso Stanley - Curiosità sui film di Kubrick - Barry Lindon

2019-07-13 17:35:48

Barry Lyndon è un film drammatico del 1975 prodotto, scritto e diretto da Stanley Kubrick, tratto dal romanzo Le memorie di Barry Lyndon di William Makepeace Thackeray. Meno popolare e meno conosciuto rispetto ad altri film del geniale cineasta, non per questo è meno riuscito - anzi - e come per...

Barry Lyndon - La trama

Meno popolare e meno conosciuto rispetto ad altri film del geniale cineasta, non per questo è meno riuscito - anzi - e come per tutti gli altri,  Barry Lyndon può a ragione fregiarsi del titolo di capolavoro cinematografico. La trama, in sintesi (sono circa 3 ore di film !) è la seguente. Parte prima: in un piccolo villaggio irlandese, il giovane Redmond Barry, figlio unico di madre vedova, scapestrato e di bell'aspetto ma con pochi soldi in tasca, s'innamora della cugina, la bella e frivola Nora Brady. Nel villaggio, qualche settimana più tardi, si ferma un reggimento militare del Regno Unito, che sta reclutando truppe per la guerra dei sette anni. Durante la sosta Nora conosce uno degli uomini di stanza, il capitano John Quin, con cui avvia una relazione. I fratelli di Nora, consapevoli che l'ufficiale ha un'ampia disponibilità economica, cercano di distoglierla da Redmond e di spingerla verso l'ufficiale. Redmond cerca con tutte le sue forze di porsi tra i due promessi sposi. Appreso il giorno del fidanzamento, irrompe durante il pranzo ed offende Quin in pubblico gettandogli in faccia un bicchiere di vino (che avrebbe dovuto usare per brindare alla coppia). A causa di tale oltraggio, il capitano inglese decide di sfidarlo a duello: Redmond ferisce a morte il rivale con un colpo di pistola e il giorno stesso, dietro consiglio di uno dei due fratelli di Nora, che era giudice del duello, fugge verso Dublino per non essere catturato e condannato per omicidio....PARTE SECONDA:

Alla morte di Sir Charles, Barry sposa Lady Lyndon. La madre di Barry va a vivere nel palazzo della coppia. Dal matrimonio con la donna Barry ha un figlio, il piccolo Bryan Patrick Lyndon, e si attira l'inimicizia del figliastro, Bullingdon, che lo ritiene un uomo rozzo e opportunista. Sebbene Barry cerchi di essere gentile con lui e di trattarlo come un figlio, Bullingdon si rifiuta di vedere in lui un padre e dichiara fermamente che il suo unico e vero padre sarà sempre Sir Charles. Un giorno Bullingdon palesa il suo sentimento rifiutandosi di baciare Barry; per la mancanza di rispetto Barry gli infligge sei scudisciate e gli dice che lo rifarà ogni volta che si vedrà trattare in modo simile.

Passano gli anni: tra Barry e Lady Lyndon l'amore è finito, Barry ha numerose amanti e i due vivono separati. Il conflitto tra Bullingdon (attaccatissimo alla madre) e Barry si fa sempre più aspro, mentre a consolare Barry è l'amore paterno nei confronti di suo figlio Bryan.

Un giorno la madre di Barry dice chiaramente al figlio che, nonostante sia sposato con una ricca nobildonna, non ha niente intestato a sé, quindi è nullatenente, perciò non sarà lui a ereditare la fortuna di famiglia ma il figlio primogenito, che gli è fortemente ostile. Tutto si risolverebbe se Barry ottenesse un qualsiasi titolo nobiliare. Barry si getta anima e corpo nell'impresa, finanziando opere e organizzando sontuosi ricevimenti. L'unico risultato tangibile che riesce a ottenere è partecipare a un ricevimento in cui è presente re Giorgio III. Il colloquio tra i due è però deludente: quando il re viene informato che Barry ha reclutato a sue spese una compagnia per la guerra in America, si limita a suggerirgli di reclutarne un'altra e partire con essa per combattere....

Barry Lyndon - Le curiosità 

1) Lyndon nacque come un ripiego. Frustrato dai suoi annosi e mai soddisfacenti tentativi di ridurre in soggetto e poi sceneggiatura un film su Napoleone, Kubrick, che dopo lo scandaloso fantasociologico Arancia Meccanica puntava a confrontarsi con la Storia e sui modi di raccontarla, scovò nella sua vasta biblioteca inglese, tra i volumi del grande scrittore (e giornalista) William Makepeace Thackeray (1811-1863), The Luck of Barry Lyndon, scritto nell’ottobre 1843 e poi pubblicato a puntate su rivista nel 1844. Era praticamente la storia dell’ascesa e del declino dell’irlandese Redmond Barry, dipanata lungo gran parte del ‘700. 


2) Alla fine, molte e notevoli le differenze tra romanzo e sceneggiatura. Tra le più evidenti, fu eliminata la struttura a flashback per approntare una storia più cronologicamente lineare. Poi fu significativamente ritoccata la durata entro cui si svolge la vicenda: il film si chiude sulla data simbolica del dicembre 1789, il romanzo al contrario evita qualunque riferimento alla Rivoluzione Francese e le memorie del narratore arrivano sino al 1814. Inoltre, tra le tante modifiche, oltre a semplificare il numero dei personaggi fondendo magari caratteristiche di due in uno, cambia radicalmente la figura del figliastro Bullington: nel romanzo il giovane (descritto peraltro con caratteri positivi) sfugge a Redmond arruolandosi nelle truppe inglesi in guerra in America per tornare poi, creduto morto, giusto alla fine, nel film è un nevrotico succube della madre per cui Kubrick si inventa genialmente un duello resa dei conti. 


3) Kubrick girò il film con l'intento di farlo diventare un documentario sul XVII secolo. Perciò, furono fatte scelte innovative quando non rivoluzionarie. Innanzitutto si girò sempre in ambienti naturali, anche se poi fu casuale che le riprese furono effettuate spesso negli stessi (o simili) territori in cui si svolge geograficamente la trama: Irlanda, Inghilterra, Germania (dell’Est). Il castello dei Lyndon, Hackton Castle, fu ricreato montando spazi di vari manieri e ville (Castle Howard, Longleat House, Petworth House, Wilton House, tra York, Bath, Chichester e Salisbury). Ma è soprattutto nella composizione delle scene che risalta il lavoro di ricerca del demiurgo del Bronx. Rivivono, vengono citati o lo ispirano, opere di celebrati pittori britannici dell’epoca, da Gainsborough (massimamente), a John Constable, da Hogart a George Stubbs e Reynolds. Il tutto per 250 giorni di lavorazione! 


4) Il film non fu un successo commerciale. Piacque in Francia e in Italia, molto meno nei paesi anglosassoni dove fu criticato per “scarsa passionalità” (i riferimenti al Tom Jones di Tony Richardson si sprecarono), sia pure con molto rispetto. Lievitati i costi sino a toccare gli 11 milioni e mezzo di dollari non arrivò mai a coprire le spese.


5)   Ad ogni buon conto, Barry Lyndon fu ovviamente apprezzato da molta critica, vinse il premio per la Miglior Regia ai British Academy Award e 4 Oscar l’anno dopo, sia pure solo (e ci mancherebbe altro!) per categorie tecniche: Fotografia, scenografia, costumi (di Ulla Britt Soderlund e Milena Canonero) e soundtrack non originale. In più ricordiamo il David di Donatello (Europeo) nel 1977.