annalisa albera

Non sei un genitore? Non puoi capire

2021-01-04 08:01:08

... ed altri stereotipi... O forse no?

Più o meno una decina d'anni fa, giovane educatrice un po'disorientata e scrittrice in erba, diedi alle stampe questo libercolo che ora rileggendo, mi mette tanta tenerezza. Voi mamme: allora sembravate quasi dee inavvicinabili, per noi amiche senza figli. Voi avevate provato i sacrifici della gravidanza, i dolori del parto, le privazioni della maternità. Chi non aveva figli, non poteva certo comprendere quanto sia celestiale e penitenziale averne... Così, anche nella mia professione, mi sentivo spesso con una marcia in meno, come se, non aver procreato inficiasse le mie abilità professionali. 
Ora che sono madre, scriverò un altro libro, più consapevole che la maternità in effetti ti cambia completamente, se vuoi cambiare. Che la vita viene stravolta da un figlio, non sempre e non soltanto in positivo. Che do difficoltà ce ne sono una marea e non ti rendono invincibile
 Ma che, come dice qualcuno, ciò che non ti uccide, ti fortifica. Tutte noi madri ci siamo sentite sconfortate e vulnerabili. Abbiamo pianto e a volte sperato che fosse più facile. E tutte noi abbiamo avuto voglia di dire a chi non ha figli, che non può capire. Nel mio lavoro, essere mamma mi ha permesso di empatizzare veramente con le neomamme e renderle più partecipi negli inserimenti al nido. Ma soprattutto ha fatto nascere in me il desiderio di dedicarmi di più alla genitorialità, questa scelta di vita apparentemente naturale e istintiva. In realtà complessa e oggi più che mai carica di incognite. 
Quello che serve è essere un accompagnamento.
Quello che serve è una rete genitoriale che ci sostenga
Quello che serve è una comunità educante

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