Galleria Cavour-Bologna
La storia di Galleria Cavour prende avvio a seguito delle distruzioni causati dai tragici eventi dell’ultimo conflitto mondiale. Tra il 16 Luglio 1943 e il 25 Aprile 1945 Bologna subì 94 incursioni aeree, 32 delle quali effettuate da bombardieri medi e pesanti. Sede di uno dei più importanti nodi ferroviari del Nord Italia, la città era un obiettivo strategico da colpire costantemente.
I bombardieri provocarono la morte di circa 2500 civili, la distruzione di migliaia di edifici e danni incalcolabili al patrimonio storico e artistico.
Il bombardamento del 29 Gennaio 1944 e uno dei più pesanti della guerra e quello che produce maggiori danni ai monumenti, colpendo diversi settori del centro storico.
Una bimba centra il Palazzo dell’Archiginnasio, dove ha sede la Biblioteca Comunale, facendo crollare interamente l’ala orientale del quadriportico, dove si trovano il Teatro Anatomico e la Cappella di Santa Maria dei Bulgari. Sono subito avviate impegnative operazioni di recupero del patrimonio librario e delle docorazioni superstiti, per consentire un futuro ripristino e riattivare al più presto la biblioteca.
Anche gli edifici attigui subiscono danni ingenti, in parte irreparabili. Quasi la metà dei fabbricati della proprietà Comi di via de’Foscherari vengono atterrati, compromettendo negozi, laboratori e abitazioni.
L’attività di commercio tesile e di maglieria della ditta Eredi Comi si deve necessariamente trasferire, trovando sede provvisoria in via San Felice. Sono colpiti ampiamente anche gli ambiti retrostanti del Palazzo Vassè Pietramellara, della famiglia Sassoli de Bianchi, che si trovano proprio a ridosso della Biblioteca Comunale.