Andrea Giusti

NON MOLLARE: LA STORIA DELLA FARFALLA

2019-07-22 10:36:45

Oggi voglio parlarvi del ruolo delle difficoltà. Quante volte vi è capitato di ritrovarvi difronte ad un ostacolo e chiedervi “Perché proprio a me? Non c'è la faccio più, voglio mollare!”? E’ un espressione che abbiamo detto almeno una volta nella nostra vita.

Guardiamo la vita degli altri e carpiamo quando bella essa sia a differenza della nostra: pochi amici, un fisico che non ci piace, dei genitori che litigano spesso, una malattia debilitante, difficoltà finanziare e i risultati che vorremmo avere nello studio ma che tardano ad arrivare. Voglio subito dirvi che voi non state per mollare, state per tentare di farlo.
Tendete la vostra mano verso il vostro Te che sta per mollare e tiratelo verso voi stessi perché alla fin fine c’è ancora e non questo il vostro momento. Spero di rafforzare il concetto con questa storia che lessi tempo fa sul blog Efficacemente che vi consiglio di visitare! 


Le crisi e le avversità, spesso diventano occasione di crescita interiore.
Isabel Allende


La storia della farfalla

Un giorno un contadino, riposandosi sotto un’ombra al termine di una giornata sfiancante, si accorse di un bozzolo di una farfalla. Il bozzolo era completamente chiuso ad eccezione di un piccolo buchino sulla parte anteriore. Incuriosito, il contadino osservò attraverso il piccolo buchino, riuscendo ad intravedere la piccola farfalla che si dimenava con tutte le sue forze.

Il contadino osservò a lungo gli sforzi eroici dell’elegante bestiolina, ma per quanto la farfalla si sforzasse per uscire dal bozzolo, i progressi apparivano minimi. Così, il contadino, impietosito dall’impegno della piccola farfalla, tirò fuori un coltellino da lavoro e delicatamente allargò il buco del bozzolo, finché la farfalla poté uscirne senza alcuno sforzo.

A questo punto accadde qualcosa di strano. La piccola farfalla, aiutata ad uscire dal bozzolo, non aveva sviluppato muscoli abbastanza forti per potersi librare in aria. Nonostante i ripetuti tentativi, la fragile farfalla rimase a terra e riuscì a trascinarsi solo a pochi centimetri dal bozzolo, incapace di fare ciò per cui la natura l’aveva fatta nascere. Il contadino si accorse del grave errore fatto ed imparò una lezione che non dimenticò per il resto della sua vita:


Come cambiare la propria vita

  • Per un attimo fermatevi a riflettere. La vostra mente sta straparlando, non fa altro che continuare a ripetervi quanto grossa sia questa difficoltà, nonché ingiusta. Voi però non siete la mente, non siete i vostri pensieri. Voi siete il cervello, il motore della vostra vita, che è in grado di fare splendide cose e di trovare soluzioni.
  • Vi siete chiesti se tutto ciò rientra nella vostra sfera personale? Potete controllare questi eventi? Se la risposta è no allora smettetela di ingigantire il problema. In realtà dovremmo imparare a vivere la vita così come viene con o senza difficoltà. Le difficoltà ci sono sempre e se non possono essere controllate allora è bene non dargli troppa importanza. Avete un muro difronte a voi? Costruiteci una porta, fategli un grosso buco o scavate un tunnel sotterraneo. Sarebbe figo no?
  • Anziché continuare a ripetervi non me lo posso permettere, chiedetevi come posso permettermelo o come posso raggiungere questo obiettivo o come posso risolvere questo problema? Ponete il vostro cervello nelle condizioni di poter trovare una soluzione o gli sbarrerete la strada fin dall’inizio.
  • Chiedetevi cosa potete fare fin da subito. Cambiate in questo preciso istante. Trasformate il vostro problema in una motivazione che vi sproni a diventare più forti.