Jova Beach Party: a Montesilvano tagliate le siepi del lungomare e lasciate bottiglie di plastica al sole
Il Jova Beach Party rispetta l’ambiente oppure no?
All’indomani della nota quasi esasperata di Lorenzo Cherubini e alla vigilia della tappa a Montesilvano, in provincia di Pescara, diciamo che le cose non tornano al loro posto: siepi sradicate, verde eliminato e anche bottiglie di acqua in plastica lasciate al sole cocente.
Dunque, un po’ di dubbi si sono instillati: possibile che basti dichiarare che le associazioni ambientaliste siano solo un ammasso di “cialtroneria” per lavarsene le mani? In effetti, l’ultimo pensiero che vogliamo avere è proprio questo, credere che dalla parte degli ambientalisti ci si stata una semplice lotta di visibilità.
E pare che voglia smorzare i toni Donatella Bianchi, 55 anni, presidente di Wwf Italia, che dichiara:
In ogni caso, le polemiche non si placano e, in vista della data del 7 settembre per il nuovo Jova Beach a Moltesilvano, i Verdi Abruzzo incalzano:
La “giustificazione”, quindi, sarebbe lo sporco, che benissimo potrebbe essere tolto con una regolare pulizia.
Allo stesso modo, un utente di Facebook, Guido Ramini, denuncia sul social:
Rendendo chiaro, in un altro post, che erano stati abbattuti anche alberi di Tamerici.
La plastica al sole
In un video di Cityrumors Abruzzo si notano chiaramente delle bottiglie di acqua tenute sotto al sole e pare siano quelle che dovranno essere poi distribuite proprio al Jova Beach del 7 settembre.
Si tratta di una pratica vietata (ribadita dalla Corte di Cassazione con la sentenza 39037/18 del 28 agosto), dal momento che la plastica può gradualmente rilasciare sostanze nocive se esposta a fonti di calore.
Aspettiamo conferma effettiva e le eventuali misure che sono state prese.