ESPLORAZIONE PARCO ACQUATICO ABBANDONATO "ACQUASPA & ACQUAPARK" DI PANTIGLIATE (MILANO) [ITALIA ABBANDONATA]

Ci sono una piscina trasformata in stagno verde, una palestra semi allagata, uffici che sembrano discariche con tanto di resti di festini notturni. E macchinari da centinaia di migliaia di euro ordinatamente disposti nelle palestre, abbandonati alla polvere e al degrado. È ciò che resta di quello che è stato un parco acquatico da sogno, con piscine, giochi d’acqua e attrazioni spettacolari. C’erano anche un centro termale con percorso benessere alla portata di tutte le tasche e palestre super fornite, spazi giochi per bambini e progetti dedicati alle associazioni sportive e sociali del territorio. Per quasi dieci anni il Parco acquatico di Pantigliate, piccolissimo centro a sud di Milano, affacciato sulla Paullese, è stato tutto questo e molto altro. Poi un declino rapido e inspiegabile, e infine nel 2014 il tracollo: impianto chiuso, società fallita e area abbandonata. 

Una ferita

Oggi resta un buco sul territorio, molta rabbia e tanti rimpianti. «Siamo in ritardo, lo ammetto – dice Claudio Veneziano, sindaco dal 2014 – e mi assumo la responsabilità di aver deciso la chiusura, ma faremo tutto il possibile per chiudere in tempi rapidi la vicenda. Me lo chiedono tutti i giorni, e noi stiamo lavorando». A condannare il Parco acquatico, e ad aprire quella che per Pantigliate è una vera e propria ferita, sono state le difficoltà economiche della società, poi fallita, che dal 204 aveva gestito gli impianti. «Ci sono stati anche diversi errori – ammette Veneziano – con mancate manutenzioni. Mesi prima dei primi segnali di fallimento, per esempio, il centro termale aveva smesso di funzionare perché gli impianti non reggevano». L’area, 30mila metri quadrati, è adesso tornata al Comune, che dovrà decidere a chi, e come, affidarla: una commissione dovrebbe insediarsi a breve e la speranza è che almeno per il 2016 qualcuno possa tornare ad aprire gli impianti. Che oggi restano abbandonati e frequentati solo da vandali e curiosi.