Come Smettere di Litigare con Tuo Padre
Solitamente si litiga a causa di una comunicazione poco efficace o semplicemente per arroganza. Devi scoprire quali sono le vere ragioni che si nascondono dietro alle incomprensioni. Nel caso in cui si tratti di prepotenza, non litigare, mettiti in salvo dalla situazione (in altre parole, fuggi).
Esiste una regola d'oro riguardante gli scontri con le persone più grandi (specialmente i genitori): hanno più esperienza e sono più saggie di te.
Ne consegue che, siccome sei minorenne, le decisioni principali, anche quelle che ti concernono, spettano a loro.
È meglio imparare come collaborare con loro invece di litigare giorno e notte.
Mantieni la calma. Diciamoci la verità: un aspro litigio con tuo padre può finire in un solo modo, ovvero lui si farà valere per il semplice fatto di essere tuo genitore.
Non appena capisci che l'atmosfera si sta surriscaldando, concentrati su qualcos'altro e calmati il prima possibile.
Se necessario, vai nella tua stanza. Se ignori una sgridata andandotene via, non ti pentirai di quello che avresti potuto fare o dire.
Infatti, nel caso urliate entrambi mentre litigate, nessuna delle due parti accetterà soluzioni ragionevoli, perché gli esseri umani tendono ad andare sulla difensiva quando si sentono frustrati.
Sii onesto e obiettivo. È stata colpa tua perché hai fatto qualcosa di sbagliato, e lo sapevi?
Pensa con cura al motivo per cui alzerai la voce.
Lo farai perché sei in ritardo (perderai: scusati e accetta le conseguenze) o perché vuoi assolutamente ricevere una risposta?
Accetta la realtà. Una volta che è successo qualcosa, non puoi sperare di tornare indietro nel tempo per non ripetere lo stesso errore.
Devi capire che i genitori sono protettivi. Mettiti nei panni di tuo padre quando inizia a sgridarti.
Molte volte avrà ragione, anzi, questo accadrà più spesso di quello che pensi.
Ricorda che, sebbene tuo padre si agiti eccessivamente, alzi la voce o diventi melodrammatico, devi reagire in un certo modo.
Prima gli dici che capisci il perché è infuriato e che sei pronto ad assumerti la responsabilità per le tue azioni, più velocemente finiranno i litigi.
Dici la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità. Non iniziare a protestare e a giustificare quello che hai fatto. Se tuo padre si è infuriato, è probabile che tu abbia commesso un errore, dunque non provare a sminuirlo né a modificare i fatti.
Spiegagli cos'è successo e digli la verità. Non nascondere niente né raccontare mezze verità.
Infatti, dicendogli quello che è accaduto davvero, avrai un unico pessimo momento, non correrai il rischio che queste scenate si ripetano in futuro.
Non dicendogli la verità, poco a poco scoprirà sempre qualcosa di nuovo, e si arrabbierà ancora di più. La verità è solo una scorciatoia verso quello che accadrà comunque.
Lascia andare tutto a galla e poi accetta e sopporta le conseguenze come un adulto.
Infatti, se vuoi essere trattato come tale, ti conviene iniziare ad agire in questo modo sin da ora.
Affronta quello che hai fatto. Se tuo padre ti attacca chiedendoti “Si può sapere dove sei stato finora?”, rispondigli.
Non mentire né prevaricarlo (non essere evasivo e non provare a rendere oscuri i fatti).
Un padre austero rispetterà la verità e il litigio sarà meno grave (così come lo saranno le conseguenze) se ti assumi le tue responsabilità.
Se insisti dicendo di non aver fatto niente di male quando lui sa che non è così (e anche tu lo sai se sei onesto), sentirà l'esigenza di punirti più severamente con il fine di sostenere il suo punto.
Niente nuocerà alla sua abilità di fidarsi di te (che è già difficile per lui) più di sapere che non ammetterai i tuoi errori.
Se confessi e accetti di aver sbagliato, ciò gli consentirà di credere che tu capisca di aver commesso un errore e che difficilmente lo rifarai.
E questo è importante per evitare litigi del genere in futuro.
Non adulare né implorare i tuoi genitori e non fare niente per metterli l'uno contro l'altra.
Lasciare che litighino per qualcosa che vuoi tu è inutile. E non è furbo coinvolgere tua madre dopo che lui ha già detto di no, eccetto in un modo: a volte è utile avere un alleato.
Andare da tua madre e dirle “Papà ha già detto di no, ma non ne discuterà i motivi con me.
Almeno tu puoi ascoltarmi?”. Se si mostra d'accordo, lo farà sapendo che tuo padre ha già preso una decisione.
Nel caso in cui pensi che abbia torto, può provare a convincerlo a dirti di sì e ad ammorbidirlo, e questo è giusto.
Quello che non è giusto è chiederlo a tuo padre, che ti dice di no, e poi a tua madre, che ti dice di sì, ignara della risposta del marito.
Ti sembrerà di aver vinto, ma avrai solo creato una situazione orribile, sia per lei sia per te stesso, perché tuo padre si arrabbierà dal momento che avrai agito alle sue spalle.
Rivolgerti onestamente a tua madre li convincerà entrambi del tuo comportamento maturo e responsabile.
E, soprattutto, otterrai più spesso risposte affermative da tuo padre, aiutandoti a evitare i litigi.
Cerca di capire che gli scoppi di rabbia di tuo padre spesso sono dovuti alle sue insicurezze, e hanno poco a che vedere con te.
Tuo padre si identifica fortemente con il ruolo che ricopre.
È orgoglioso quando fai la cosa giusta. Si sente deluso e disorientato quando commetti errori. Ha avuto la responsabilità di allevarti per tutta la tua vita.
Cerca di capirlo: pensa di non fare bene il suo lavoro quando ti sbagli.
Dagli sicurezza.
Quando fai di testa tua, questo potrebbe ferirlo; quando fai di testa tua e commetti errori, questo gli spezza il cuore.
Abbassa la voce e rispondi con calma.
Quando ormai sei stato coinvolto da un litigio, evita di gridare! Non accusarlo dicendo “Non mi lasci mai fare niente!”.
Invece, prova a concentrare su di te l'attenzione, dicendo frasi come “Mi dai la sensazione di non ascoltarmi quando ti dico quello che voglio fare.
So che vuoi certe cose per me, e lo apprezzo papà, ma devo pur prendere le mie decisioni”.
Se ti dice che non vuole tu esca con determinate persone, chiedigli il perché.
Nel caso ti dia ragioni fittizie, per esempio dice “Non mi piace come si vestono”, allora si sta basando su una sensazione.
Domandagli se è giusto giudicare un libro dalla sua copertina.
Non era lui che sosteneva sempre che ciò che conta davvero è l'interiorità di una persona? Cerca di capire che un approccio del genere è più utile rispetto a esclamare “Che stupidaggine!”.
Guadagnati la sua fiducia e il suo rispetto.
A volte i giovani partono dal presupposto che i propri genitori non si fidino di loro.
La verità è che, nascondendoti e mentendo, non hai ottenuto la fiducia di tuo padre; devi affrontarlo.
Se vuoi guadagnarla, devi iniziare a dire la verità, in ogni caso.