Amici del Bitcoin

Cosa accadrà quando sarà avvenuto l’ultimo halving di Bitcoin? Esattamente ogni 210.000 blocchi minati ed aggiunti alla blockchain di Bitcoin, il premio per i miner viene inevitabilmente dimezzato. All’inizio, nel 2009, il miner che riusciva a minare un blocco riceveva in premio 50 BTC creati dal nulla appositamente per premiarlo, mentre già a partire da novembre 2012 questo premio fu dimezzato e portato una prima volta a 25 BTC. A luglio 2016 fu poi portato a 12,5 BTC, ed a maggio 2020 sarà portato a 6,25 BTC. Di questo passo prima o poi il premio si azzererà. Bitcoin è frazionabile fino al centomilionesimo ed un centomilionesimo di bitcoin viene comunemente chiamato Satoshi (Sat). Quando il premio si sarà dimezzato a tal punto da essere diventato inferiore ad 1 Sat non verrà più erogato. Questo accadrà molto in là nel tempo, forse addirittura nel 2140, visto che occorrono in media circa 3 anni e 10 mesi perché vengano minati 210.000 blocchi e scatti il successivo halving, ma è lecito domandarsi fin da ora come faranno i miner a pagare i costi del mining se non verrà assegnato loro più alcun premio. In realtà, la soluzione è molto semplice: già oggi i miner, oltre al premio, incassano anche le fee, ovvero i costi delle transazioni che chi vuole inviare dei BTC deve pagare ai miner perchè la transazione venga confermata, e queste fee continueranno ad essere incassate dai miner. Ad esempio, in questo momento ogni blocco contiene tra le 2.000 e le 3.000 transazioni, le cui fee complessivamente si aggirano attorno a 0,5 BTC ed i miner sono già abituati ad incassare queste commissioni. Tuttavia, il loro importo complessivo per blocco è di molto inferiore a quello del premio. Bisogna però tenere presente che i costi del mining dipendono dagli incassi dei miner e non sono fissi. Pertanto in futuro al ridursi degli incassi per i miner anche i costi finiranno per ridursi. Anzi, è già possibile immaginare che tra circa un decennio, o poco più, la maggior parte degli incassi dei miner sarà costituita dalle fee, con il premio che diverrà un’entrata di importo inferiore. Inoltre, è anche possibile che nel corso degli anni le fee complessive che i miner potranno incassare per ogni blocco aumenteranno, quindi l’unico problema che si potrebbe presentare è quello di una riduzione degli incassi per i miner. Anche se qualche miner dovesse decidere di abbandonare l’attività di mining per scarsità di introiti, la rete difficilmente ne risentirebbe. Semplicemente l’attività di mining nel corso del tempo è destinata a diventare meno redditizia. FONTE: Marco Cavicchioli (cryptonomist.ch) VISITA IL SITO www.amicidelbitcoin.com #bitcoin #adozionedimassa #amicidelbitcoin #enrichyourlife

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Secondo Simon Peters, analista di eToro, dopo ogni halving si è sempre visto un aumento dei prezzi dei crypto asset e un allargamento della platea di investitori, anche grazie al fatto che sempre più media ne parlano, in concomitanza con questo evento. Attualmente Bitcoin vale circa 9.000 dollari, ma secondo Peters potrebbe presto raggiungere i 20.000. Inoltre, sempre secondo Peters, Bitcoin diventerà così popolare che in un futuro prossimo le crypto faranno parte delle pensioni. Per Peters l’halving potrebbe non solo far aumentare il valore di BTC, come successo anche dopo gli altri due halving, ma potrebbe risultare anche in una nuova ondata di investitori che decideranno di puntare sulle crypto. In generale, molti analisti ritengono che dopo questo dimezzamento BTC salirà di valore. Peters ha anche dichiarato di aver notato un forte aumento di investitori in Bitcoin su eToro durante l’halving del 2016 e quindi si aspetta che avvenga lo stesso. FONTE: cryptonomist.ch VISITA IL SITO https://amicidelbitcoin.com/ #bitcoin #adozionedimassa #amicidelbitcoin

Amici del Bitcoin

Pantera Capital, società di investimento Statunitense focalizzata su valuta digitale e asset crittografici, ha inviato una lettera agli investitori per parlare della situazione attuale causata dalla pandemia Coronavirus e di come questo abbia impattato sui mercati tradizionali e anche sul prezzo di Bitcoin. La lettera apre subito con un riassunto di quello che sono state le performance negli ultimi mesi di vari strumenti finanziari: all’ultimo posto, con un ribasso del 68%, troviamo il petrolio, mentre per quanto riguarda i dati positivi troviamo in prima posizione Bitcoin con un +23%. BTC supera il suo rivale fisico, l’oro, che si è fermato invece a +13%. La lettera continua con un paragone con quanto avvenuto in passato con la precedente crisi del 2008 e si sottolinea che questa che stiamo vivendo non seguirà lo stesso pattern ma sarà ben peggiore di quanto possiamo immaginare: infatti, Pantera Capital spiega che il virus sta già avendo effetti catastrofici sull’economia globale che si ripercuoteranno per decine di anni. Altro fattore che viene menzionato nella lettera di Pantera è l’halving di bitcoin, mostrando i relativi grafici logaritmici da cui si evince il pattern che potrebbe subire il prezzo dell’asset a seguito dell’evento a cui, ricordiamo, manca poco più di una settimana. Infine, la lettera si conclude con una previsione del prezzo di bitcoin ad oltre 114mila dollari, e viene sottolineato che per alcuni potrebbe essere una cifra folle ma si fa notare come diversi anni fa sembrava folle vedere bitcoin a 5mila dollari. FONTE: cryptonomist.ch VISITA IL SITO: https://amicidelbitcoin.com/ #bitcoin #adozionedimassa #amicidelbitcoin #enrichyourlife

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