Amedeo Codispoti

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La pelliccia

2019-03-18 22:14:29

La pelliccia di un animale presenta la caratteristica struttura dell'apparato tegumentario e dei relativi annessi cutanei comune a tutti i mammiferi. Pertanto in essa possiamo riconoscere, a seconda delle caratteristiche tissutali, tre distinti strati principali a loro volta suddivisi in più strati secondari.

Gli strati principali sono:
L'epidermide, formata da tessuto epitelialepavimentoso pluristratificato e corneificato. Questo strato viene a sua volta suddiviso in vari strati secondari che si distinguono per il diverso grado di differenziazione cellulare. La presenza di giunzioni strette tra le cellule e di un fitto e robusto citoscheletro fornisce alla pelle una certa impermeabilità ed una buona resistenza alla lacerazione.                  Il derma, formato da tessuto connettivo. Il derma viene a sua volta suddiviso in tre strati secondari a seconda del tipo di tessuto connettivo da cui è composto. Il più superficiale, formato da tessuto connettivo denso, costituisce la lamina basaledell'epidermide, quello intermedio, formato da tessuto connettivo lasso, costituisce lo strato papillare del derma, ed infine il più profondo, formato da tessuto connettivo denso o elastico, costituisce lo strato reticolare del derma. la presenza dei robusti fasci di collagene e dell'elastina conferisce buona elasticità e resistenza allo stiramento.

L'ipoderma o tela sottocutanea, formato da tessuto connettivo e tessuto muscolare striato. L'ipoderma presenta tre ulteriori strati secondari, non sempre facilmente separabili, ma distinti in lamina superficiale, lamina intermedia e lamina profonda della tela sottocutanea. Le tre lamine possono presentare differenti caratteristiche a seconda delle regioni del corpo prese in coinsiderazione. La lamina superficiale è costituita da tessuto connettivo lasso. In questo strato l'animale accumula riserve di grassi sotto forma di tessuto adiposo che, se presente in sensibile quantità, prende il nome di pannicolo adiposo della tela sottocutanea. Lo strato intermedio, costituito da tessuto connettivo denso, prende anche il nome di fascia superficialeper distinguerla dalla fascia profonda, anch'essa formata da connettivo denso, che riveste i sottostanti muscoli scheletrici. Sulla maggior parte del corpo dell'animale la fascia superficiale si sdoppia in due foglietti che avvolgono un ampio muscolodi forma laminare, detto muscolo pellicciaio, che permette all'animale di scuotere la propria pelle come nell'atto di asciugare la pelliccia. La lamina profonda della tela sottocutanea infine, composta anch'essa di tessuto connettivo lasso, ha la funzione di separare i movimenti della fascia superficiale (e quindi di tutta la pelliccia) da quelli della fascia profonda e dei muscoli che riveste. La poca resistenza alla trazione ed alla lacerazione offerta dal tessuto connettivo lasso rende la tela sottocutanea il punto migliore per separare la pelliccia dalle sottostanti carni dell'animale.

La pelliccia presenta poi tutti gli annessi cutanei dell'apparato tegumentario tipici dei mammiferi, come le ghiandole sebacee, le ghiandole mammarie, le ghiandole sudoripareed i peli, le cui proprietà rivestono grande importanza poiché rendono più o meno ricercata una pelliccia. I peli della pelliccia di un animale si presentano infatti molto più fitti e lunghi di quelli dell'uomo. Ne deriva che le pellicce animali hanno una dispersione di calore molto più lenta e ridotta rispetto a quella della pelle umana e sono quindi un buon mezzo per ripararsi da climi rigidi. Inoltre possono presentare, da specie a specie, diverso colore, lucentezza e morbidezza a seconda della diversa produzione da parte del bulbo pilifero di melanina e sebo. Sono proprio queste le principali caratteristiche della pelliccia che sono in grado di attirare l'attenzione dell'uomo e che quindi fungono da parametri per il giudizio della bellezza di una pelliccia.