Pur con la possibilità di sciogliere un legame nefasto, è tuttavia vero che oggi (dal 1978 a dire il vero) temo che lo si affronti con più leggerezza.
Perche si può pensare: “se non va, mi separo!”
Ogni forma di libertà dovrebbe comportare una crescita della coscienza individuale, se questo non accade i problemi aumentano, purtroppo!
E così, da 43 anni a questa parte, tutte le famiglie “allargate” stanno lasciando un’impronta nell’umanità di maggior libertà, sì, ma anche di maggior insicurezza e superficialità.
Si stanno intrecciando destini e lasciando solchi che, nell’inconsapevolezza, difficilmente lasceranno liberi coloro che li erediteranno.
Amare un figlio e scegliere il suo bene comporta sacrifici!
Quali, quelli giusti?
Non continuare a stare con un Essere violento, per esempio, sia materialmente che psicologicamente.
La necessità tuttavia è scoprire cosa di noi e del nostro modo di essere, pensare, sentire e fare ci ha condotto in quella situazione.
E ricordare che il mondo attorno a noi cambia solo se noi cambiamo. Solo se noi seminiamo le energie per ottenere ciò che desideriamo e ciò che è bene per i nostri figli.
Nella difficoltà non ci si dovrebbe irrigidire ma, al contrario, si dovrebbe lavorare sulla propria disponibilità al cambiamento/miglioramento personale.
Aprirsi, non chiudersi!
Collaborare, non arroccarsi!
Ascoltare, non parlare!
Comunicare, non isolarsi!
Chiedere aiuto e fidarsi … o affidarsi a chi può aiutarci!
Amore è anche questo!
Amare se stessi e gli altri passa per di qua!