Alimentazione low carb e benessere

Meno carboidrati più salute

CANDIDA

2021-04-09 05:52:22

LA CURA CON ANTIBIOTICI LE CONSENTE DI PROSPERARE INDISTURBATA!

Stanchezza, irritabilità, depressione, gonfiore, disturbi intestinali e digestivi sono i sintomi più comuni della candida intestinale, una patologia molto diffusa, contro la quale è estremamente efficace una dieta adeguata.

L’uomo vive in continua simbiosi con numerosi microrganismi che popolano la terra, l'aria, l'acqua e il nostro corpo: MICROBIOMA E MICROBIOTA SONO INTIMAMENTE CONNESSI.

Nell’intestino di un individuo sano se ne contano centinaia di specie diverse e il loro peso complessivo raggiunge in media anche due chili di peso.

La maggior parte di questi nostri ospiti riveste un ruolo importante in un gran numero di processi fisiologici: degradano i sali biliari, sintetizzano le vitamine (K2, B1, B6) e ostacolano la proliferazione dei microrganismi patogeni, diventando così parte integrante del nostro sistema immunitario.

Tra i numerosi virus, batteri e funghi che colonizzano il nostro organismo vi è anche la Candida Albicans, un lievito benigno che si insedia nell’intestino di tutti gli esseri umani, in genere poco dopo la nascita, e vi rimane sempre presente.

In condizioni normali, la candida è benefica e svolge un ruolo importante nella digestione degli zuccheri.

La sua presenza diventa patologica solo quando, in seguito ad un indebolimento del sistema immunitario (come ad esempio durante o subito dopo una terapia antibiotica), comincia a moltiplicarsi a dismisura all’interno del corpo umano.

Una volta attraversata la mucosa intestinale, arriva nel flusso sanguigno, dove libera le proprie tossine che vengono assorbite dall’organismo, dando luogo ai tipici sintomi della «sindrome da lievito»: stanchezza, irritabilità, alterazioni dell’umore, depressione, allergie, disturbi intestinali, rallentamento della digestione, intolleranze alimentari, meteorismo e, dulcis in fundo, dipendenza dagli zuccheri.

Inoltre, la candida interferisce con l’assorbimento ed il metabolismo dei nutrienti essenziali (vitamine, minerali e aminoacidi) indebolendo ulteriormente l’intero organismo.

Si viene così a creare un circolo vizioso con il rischio della cronicizzazione di questa sindrome, con la quale, spesso, si finisce per convivere per anni sottovalutandone la gravità e subendo un progressivo indebolimento di tutto l’organismo, fino ad arrivare ad uno stato di stanchezza permanente che diventa anch’essa cronica.

Questa sindrome colpisce tutto l’organismo ed in particolare l’apparato gastrointestinale, quello urogenitale, il sistema nervoso e il sistema immunitario;

È più presente nelle donne, la cui predisposizione è circa otto volte maggiore rispetto agli uomini.

Di fronte alla candidosi, i monociti - cellule innate del sistema immunitario di grande importanza nella difesa dalle infezioni fungine - riadattano i loro processi metabolici per ottimizzare la risposta difensiva dell'organismo.

Una scoperta recente suggerisce un nuovo scenario terapeutico nei confronti delle infezioni fungine soprattutto migliorando l'approccio funzionale con la immuno-nutrizione e l'immunologia-metabolica.

I monociti modificano il loro metabolismo (principalmente il metabolismo del glucosio) in base al fabbisogno energetico per combattere le diverse forme del fungo Candida albicans.

La candida compete con le cellule del sistema immunitario (monociti e macrofagi) per il nutrimento e questo può essere un fattore da tenere in considerazione anche quando si programma un approccio funzionale.

L'uso e l'abuso di antibiotici come, ad esempio, la penicillina (amoxicillina) è uno dei principali responsabili della comparsa di candida intestinale e vaginale poiché andando a 'sterminare' tutti i 'buoni' - lattobacilli e bifidi in primis - restano e spopolano lieviti (come la Candida), Escherichia Coli e altri batteri Gram negativi (Salmonella, Klebsiella, Shigella, ecc.) andando a peggiorare una situazione già precaria.