Alicia Dan

A CENA CON L' ANSIA

2019-02-18 17:33:08

Dialogando con l''ansia ....

A CENA CON L'ANSIA

IO = Siediti pure a tavola. Ceniamo insieme stasera.-
ANSIA = Come mai hai deciso di invitarmi alla tua tavola e di farmi uscire allo scoperto?-
IO = Perché voglio provare ad avere un dialogo con te ....se ti sei messa ad abitare dentro me probabilmente hai delle cose da dirmi .. o mi sbaglio?.-
ANSIA = Ah bene! vedo che sei maturata dacché avevi paura di me e mi ubriacavi di bulimie, quando fingevi di voler sapere ma non volevi ascoltare -
IO = Si, sono cresciuta grazie alla psicoterapia. Ho imparato a non temerti ... so che non vuoi uccidermi e neanche potresti farlo. So che non sei un veleno ma sei l'antidoto di qualche veleno che bisogna scovare dentro me stessa.
Ho imparato a riconoscere i tuoi spintoni e la tua molestia ma so che non posso chiederti di andare via da me se prima tu non assolvi alla tua missione.
Quindi una volta per tutte ora dimmi qual'è! 
che c'è ora che non va?
Perché sei ancora qui?
Cosa vuoi?-
ANSIA = Sai bene che non sono mai andata via definitivamente, ma ho potuto fare delle brevi vacanze lontane da te, sapevo però che quelle pause erano solo dei piccoli obblighi di fermata ideati dalla bugia, dalla rimozione, dalla sordità, dall'illusione di voler riuscire a perdere il rapporto con se stessi. 
In fondo anche tu sapevi che sarei tornata a voce alta.
Mi chiedi cosa voglio?
Forse potrebbero dirtelo altri ospiti che dovresti invitare a questa tavola.
Non ti basterebbero sedie per farle sedere e non avresti sufficiente cibo per sfamare questi ospiti.-
IO = Davvero? ...
Ok maledetta .... ecco qua! qui e qui si possono sedere almeno in tre e poi questi biscotti e questo the può bastare a tutti .... chi sono gli ospiti?-
ANSIA = La prima ospite è la tua chitarra a digiuno delle tue dita, i tuoi libri a digiuno dei tuoi occhi, quelle tele vergini e quei colori nuovi, a digiuno delle tue mani, 
quelle creme a digiuno della tua pelle,
quelle idee a digiuno della tua azione.
Che si siedano a tavola le pareti della tua casa di una vernice che non ti piace,
spazio a tutti i tuoi "mi piacerebbe" e i "vorrei",
largo ai progetti addormentati e a tutte le cose che ogni giorno muoiono di dovere e di tristezza.
Quante sono le cose che vivi ogni giorno con gioia?
Non esiste capienza sufficiente in questa tavola per il buio che colora tutte le cose che si illudono di un "invece".-
IO = .......................................
si ................ hai ragione ..................ansia ....
continuo ancora a sopravvivere e a non vivere la vita per come mi piacerebbe, per come vorrei, per come sarebbe giusto ... 
per come meriterei.- (Alicia Dan)