Alexia Dellanotte

Ricostruzione unghie...MONOMERI E POLIMERI - seconda parte Come abbiamo detto nel mio ultimo post I monomeri possono legarsi tra loro formando delle catene molto lunghe chiamate polimeri e, la reazione chimica che porta alla loro formazione si chiama POLIMERIZZAZIONE; quindi un monomero è sostanzialmente una sostanza che forma polimeri. La reazione di polimerizzazione comincia grazie ad un iniziatore che prende energia dalla luce uv della lampada che entra in contatto con il primo monomero e gli trasferisce una sferzata di energia.Ma i monomeri amano la tranquillità e quindi cercano di liberarsi di questa energia acquisita, attaccandosi infatti alla coda del monomero vicino e trasferendo lui l'energia ricevuta; così facendo le catene di monomeri si espandono e crescono sempre più lunghe e sempre più aggrovigliate fino a quando il polimero formato non trova più monomeri .Quando tutti i monomeri sono terminati la reazione a catena finisce è il polimero è formato, anche se in realtà la reazione chimica vera e propria non è terminata.La superficie sarà abbastanza dura da poter essere limata, ma la reazione chimica sarà terminta solo qualche gg più tardi,quando la catena raggiungerà la sua lunghezza massima. I monomeri poi solitamente non si toccano tra di loro e vagano per il contenitore del gel ad alta velocità cercando di evitare gli altri colleghi monomeri e solo quando trovano le condizioni ottimali si uniscono saldamente l'uno con l'altro. Bisogna anche tener presente che oltre ad essere saldamente legati tra di loro in una piccola percentuale i polimeri si restringono.Se il restringimento è maggiore del 10% il prodotto può causare numerosi problemi tra cui sollevamenti del gel, crepe nelle tips sottostanti,ecc... d'altro canto un dosaggio errato del composto e una polimerizzazione scorretta possono causare un eccessivo restringimento del prodotto. Infine, i comuni monomeri si uniscono al monomero vicino con legame testa -coda e viceversa. Anche i monomeri incrociatori si uniscono così, ma possiedono anche delle sorta di "braccia" che permettono di collegare 3 o più catene assieme e creare dei polimeri detti "A LEGAMI INCROCIATI"che sono strutture tridimensionali molto flessibili e resistenti.Ecco come sono fatti molto gel con cui ricostruiamo artificialmente le nostre unghie. Anche un abbondanza di polimeri a legami incrociati causa un eccessivo restringimento del prodotto che determina sollevamento del gel al centro della lamina ungueale, più comunemente noto come "BOLLA".

Alexia Dellanotte

Ricostruzione unghie...MONOMERI E POLIMERI prima parte Da qualche decennio va di voga la ricostruzione artificiale delle proprie unghie.Ma cosa significa ricostruire artificialmente le unghie? Qual'e la tecnica utilizzata?Qual'e la figura professionale che se ne occupa? Rispondiamo nell'ordine ai requisiti di cui sopra. Nata in realtà nel settore medico dentistico, dove si utilizza una resina speciale per la ricostruzione dentaria, che fotoindurisce ai raggi uv, la tecnica di ricostruzione delle unghie in gel ha preso piede in Italia abbastanza velocemente e ad oggi non c'è donna che nn ami esibire orgogliosa le proprie mani impeccabili, con varietà dei colori e fantasia nelle forme e nelle lunghezze delle proprie unghie... Ricostruire le proprie unghie in gel significa quindi modificarne l'aspetto, la forma, la lunghezza e la nail art desiderata attraverso l'applicazione di un gel che indurisce in lampada uv, operazione che viene eseguita da persone altamente specializzate nel settore, chiamate ONICOTECNICHE. Dico e sottolineo altamente specializzate xche' preparate in materia, trattandosi di applicazione di prodotti chimici sulle nostre mani. A questo punto, immedesimandosi cliente ci si domanda che tipo di sostanze chimiche siano poste sulle nostre unghie e perché dover mettere le mani in lampada, domande a cui un'onicotecnica seria e professionale dovrebbe saper rispondere e spiegare con la massima semplicità e chiarezza alla propria cliente, affinché ella possa apprendere ciò che succede alle proprie mani durante il procedimento di ricostruzione artificiale delle unghie. Per farlo occorre una minima " infarinatura" di chimica e cosmetologia. Procediamo, considerando a questo punto che la ricostruzione in gel oltretutto non è l'unica tecnica utilizzata per ricostruire le nostre unghie e che ben presto,seppur molto discussa, questa tecnica è stata affiancata da quella dell'acrilico. Il primo basilare concetto è la definizione dei termini "polimero" e "monomero". Un polimero è una macromolecola cioè una molecola molto grande con un elevato peso molecolare che è costituita dall'unione a catena di molecole più piccole dette monomeri uguali o diversi. Nel secondo caso si chiamano copolimeri e ne è un esempio lo smalto . Queste piccole molecole sono unite l'una all'altra ripetutamente con lo stesso tipo di legame.Il gel che mettiamo nelle unghie é un monomero. Sebbene anche i polimeri di cui sono composti gli esseri viventi sono definiti tali, ad esempio gli acidi nucleici(DNA/RNA), le proteine, i polisaccaridi...,in realtà x polimero si intende quello sintetico: materie plastiche(tutte derivate dal petrolio)fibre tessili (ad esempio il nylon) gomme sintetiche...ma anche polimeri sintetici biocompatibili usati molto dalle industrie farmaceutiche, cosmetiche e alimentari tra cui i PEG(polietilenglicoli)i poliacrilati ed i poliamminoacidi sintetici. Il gel quindi è un Pvt, cioè un derivato del petrolio. Ciò che avviene in lampada è quindi sostanzialmente questo, l'unione di tante piccole molecole(monomeri) che andranno a formare lunghe catene di polimeri.La reazione prende il nome di POLIMERIZZAZIONE. Infine ricordo il grado di polimerizzazione, che indica di quanti monomeri è composto il polimero.Può essere BASSO MEDIO o ALTO. Basso fino a 100 monomeri, medio da 100 a 1000, alto oltre i 1000 moneri legati.

Alexia Dellanotte

La paraffina è una ceramide(sostanza lipidica) naturale utilizzata sia per scopi medici per alleviare i dolori da reumatismi o quelli dovuti ad un infortunio, che cosmetici, per nutrire e rendere la pelle che ne viene a contatto morbida e setosa al tatto.La paraffina è una sostanza presente in natura allo stato solido e raggiunge la sua temperatura di fusione intorno ai 53° centigradi. La particolarità della paraffina è la sua capacità di assorbire il calore e di rilasciarlo molto lentamente, ed è proprio questa sua caratteristica che viene sfruttata in campo medico o nei centri estetici attraverso i bagni di paraffina, che consistono nell’immergere ripetutamente una determinata parte del corpo (mani, gomiti,ginocchia etc…) in un recipiente contenente paraffina fusa, in modo che si formino gradatamente diversi strati di cera solidificata, fino ad uno spessore di qualche centimetro, che vanno ad isolare e trattenere il calore nella zona trattatta. Successivamente sopra la zona interessata si ripongono sacchetti di plastica o guanti appositi e/o asciugamani, rispettando la tempistica prevista per i tempi di posa, cioè circa 20', periodo trascorso il quale si rimuove la cera.Questo tipo di trattamento andrebbe eseguito nei centri estetici specializzati, evitando i "fai da te". Il trattamento poi è altamente sconsigliati a tutti coloro che soffrono di ipertensione, di diabete, di vene varicose e di disturbi circolatori di diverso tipo per i quali è necessario il parere del medico curante. Altra nota da osservare è quella di evitare il trattamento in caso di allergia a qualche componente della paraffina; infine la paraffina non va mai riutilizzata e va rimossa completamente al termine del trattamento. Il risultato? IL RISULTATO NON HA EGUALI:MANI IMPECCABILI PELLE NUTRITA E MORBIDA COME LA SETA!

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