Alessia Lenoci

Founder Junior

Addio plastica?

2019-04-17 13:30:06

Ormai lo sappiamo tutti e ce lo ripetiamo continuamente. Non possiamo più produrre e utilizzare così tanta plastica, la Terra ne è sommersa e i danni sono ingenti. Per fortuna esistono metodi alternativi ai packaging in uso, vediamo quali:

Thailandia: foglie di banano.

 Entrando nel Rimping Supermarket di Chiangmai, in Thailandia, si viene accolti da scaffali colmi di frutta e verdura avvolta dalle foglie di banano. Un’idea tanto semplice quanto efficace, che è diventata immediatamente virale nei social network.  Il banano, d’altra parte, è una pianta estremamente comune in tutto il Sudest asiatico e le sue foglie trovano innumerevoli usi, in cucina e non solo. Per ora si tratta soltanto di un primo test, che peraltro non ha del tutto azzerato l’impiego di plastica. Ma l’entusiasmo che ha riscosso questa idea fa ben sperare per successivi sviluppi. 


Italia: Beoopak

Per scovare idee originali non dobbiamo per forza volare dall’altra parte del mondo. Proprio dall'Italia, per la precisione dall'ingegno di due amiche piemontesi, nasce Beoopak. Si tratta di un telo colorato composto da cotone biologico certificato, cera d’api e olio di nocciole bio, che serve per conservare gli alimenti crudi o cotti, anche a diretto contatto con il cibo.  Se viene lavato con cura, con acqua e sapone naturale, Beoopak resiste fino a un anno, permettendo di fare a meno di pellicole e contenitori usa e getta.   


Finlandia: SulapacI 

Grandi marchi di cosmetici hanno già messo gli occhi su Sulapac, una startup finlandese pluripremiata, che ha brevettato un nuovo materiale che potrebbe rivoluzionare il mondo del packaging. Il materiale è rigido e resistente all’acqua e all’olio, proprio come la plastica, ma con una fondamentale differenza: quando non serve più, basta gettarlo nel compost e si biodegrada nell’arco di tre settimane. In acqua, i tempi di decomposizione sono pari a circa un anno.