Alessandro Rebuscini

"Est modus in rebus".

L' OLIO DI IPERICO:

2020-06-08 06:44:00

Se vi interessano prodotti naturali utili per la salute, non può mancare nel vostro "inventario" l'olio di Iperico. In questo articolo vi spiego la procedura per ottenerlo.

OLIO DI IPERICO - UN VERO PORTENTO NATURALE


Nel mese di giugno, per la precisione il 24 del mese, si ricorda la nascita di San Giovanni Battista, figura importante per i cristiani, che presta il nome ad una pianta dalla quale si può ricavare un prodotto naturale che ha molti benefici sia per il corpo che per la mente e che secondo la tradizione si deve preparare proprio in questo giorno.


Questa pianta molto comune sul territorio italiano, viene tradizionalmente chiamata erba di San Giovanni  anche se il suo vero nome è Iperico ed è una pianta officinale. 


Come accennato prima la fase di preparazione dell'olio che si ricava dalla macerazione delle sommità fiorite della pianta, avviene nel ventiquattresimo giorno del mese di giugno e questo perché sembrerebbe che in quel giorno la pianta sia in piena fioritura e quindi è il momento più propizio per la raccolta dei suoi fiori. Cadendo proprio quel giorno la festività che celebra la nascita del Santo, a questa pianta è stato dato il suo nome. 


Vi sarà capitato spesso e se non vi è mai capitato sicuramente vi capiterà se porrete attenzione alle piante che incontrate camminando, mentre percorrete una strada con un mezzo o a piedi  osservando un prato, di notare o scorgere una pianta che in questo periodo mostra dei fiori piccoli e gialli. Io ne ho notate molte sui cigli delle strade ma anche in mezzo a prati non curati.





Questa pianta assomiglia ad altre piante che crescono in maniera spontanea e quindi fate attenzione se volete raccoglierla.
Io ho la fortuna di averla potuta comprare a Cesena mentre soggiornavo nella città romagnola durante un seminario di karate. Una volta tornato a casa l'ho trapiantata in un piccolo pezzo di terra sulle scale di casa. Per tre anni consecutivo ho aspettato il giorno indicato dalla tradizione per raccogliere i fiori di questa pianta per poterli mettere a macerare per ottenere l'olio dai tanti benefici. 


Anche quest'anno lo farò e spero che anche qualcuno di voi che sta leggendo desidererà provarci!


Ora  vi mostrerò i semplici passaggi che servono per poter ottenere questo prodotto.
Preciso che non son un esperto quindi sicuramente commetterò degli errori agli occhi di chi invece ha più esperienza e segue questa tradizione da una vita.
Se avete consigli sono più che desideroso di riceverli!
Quello che posso dire è che ho cercato nozioni online e ho provato a rispettare al meglio quanto ho trovato e devo dire che il prodotto ottenuto nei diversi anni è risultato efficace e non ha avuto alcun tipo di contro indicazione. 

Primo passaggio:

Per prima cosa munitevi di un recipiente, un contenitore oppure un semplice sacchetto dove riporre i fiori e le sommità fiorite che tagliere utilizzando una forbice da giardino.


Io ho utilizzato un setaccio (vedi la foto sopra) in modo che anche dopo essere stati raccolti l'aria potesse circolare tra i fiori. Ho tagliato l' estremità dei vari ramoscelli cercando di eliminare il più possibile le parti verdi (foglie ecc.) ma comunque una piccola quantità è comunque rimasta. 


Ecco il setaccio dopo il raccolto:

Secondo passaggio:

Una volta raccolta la droga, (così si usa(va) dire) procuratevi un contenitore possibilmente di vetro e con una chiusura ermetica. 
Il vetro a differenza della plastica non rilascia sostanze nocive sopratutto se lasciato a diretto contatto con la luce solare, visto che questo prodotto richiederà come leggerete in seguito di stare parecchi giorni alla luce del sole. 
Inoltre è importante che il barattolo o il contenitore non lasci passare aria, evitando così muffe. 
Una volta che avete riempito il contenitore con i fiori e le parti verdi che non siete riusciti a separare, schiacciate il tutto con le mani verso il fondo. 


Otterrete questo:



Terzo passaggio:

Ora procedete versando e coprendo completamente di olio di oliva o di semi di girasole il contenuto del contenitore.


Importante è fare in modo che non vi siano parti di pianta che emergano dalla superficie dell'olio perché potrebbero crearsi delle muffe durante la macerazione.


Un consiglio è quello di usare un olio buono perché essendo questo l'ingrediente di base, più esso è di qualità più avrà benefici abbinato al potere dell'Iperico.



Quarto passaggio:

Il quarto ed ultimo passaggio richiede semplicemente molta pazienza!


Chiudete il barattolo, trovate un posto dove metterlo ad una condizione: 


deve poter prendere la luce diretta del sole per circa 40 giorni.


La macerazione avverrà grazie al calore che il sole porterà all'interno del contenitore e inoltre l'esposizione alla luce farà sì che i fiori e le parti della pianta rilasceranno nell'olio i loro principi attivi. 


Piano piano con il passare dei giorni noterete che l'olio prenderà delle note di colore che si avvicineranno sempre più ad un colore rossastro tipico dell'olio di Iperico.


Ogni tanto abbiate l'accortezza di smuovere il fondo del barattolo dove si depositeranno le parti della pianta.  


Io ho  messo il barattolo in un vaso all'esterno molto esposto alla luce solare.

CONCLUSIONE:


Dopo 40 giorni potrete finalmente filtrare il vostro olio separando la parte liquida da quella solida utilizzando una garza oppure un piccolo torchio (consiglio di una persona in gamba) e poi imbottigliatelo e invasatelo in piccoli vasetti pronti all'uso. 
Consigli:
L'olio di Iperico è un ottimo rimedio contro ustioni ma è anche adatto per alleviare dolore e curare piccole ferite come tagli e sbucciature. 
Evitate di applicarlo se volete esporvi al sole in quanto ha un effetto abbronzante e se non viene spalmato bene può farvi prendere colore a macchie.
Inoltre ha innumerevoli altri benefici e può essere impiegato in tante altre situazioni ma per questo vi invito ad utilizzare il caro amico Google che vi saprà dare molte più informazioni. 
Spero che questo antico rimedio naturale possa regalarvi quella magnifica sensazione che solo un prodotto derivato dall'attesa, dal rimboccarsi le maniche e dalla contemplazione di quanto la natura sia speciale e perfetta, può dare.
A presto.


by Alessandro Rebuscini