Alessandro Rebuscini

"Est modus in rebus".

L'APPARENZA INGANNA.

2020-08-10 12:56:19

In questo articolo, visto il tema che intendo trattare, non inserirò immagini perché desidero che siano le parole ad accompagnarvi in questo breve viaggio all'interno di quello che da molti, me compreso, è uno dei più grandi problemi di oggi. Non voglio che sia un'immagine ad attirare l'attenzione!

CONTENUTO VS APPARENZA


Sono passati ormai alcuni giorni da quando, durante lo scorrimento della home di Facebook alla ricerca di un post di valore, ormai sempre più rari ed difficili da trovare in mezzo alla miriade di pubblicità e contenuti davvero pessimi, mi sono imbattuto in una vignetta che ha attirato la mia attenzione.


In questo quadretto diviso a metà vi erano raffigurate due ragazze che alle loro spalle avevano un quadro realizzato da loro.


A sinistra una giovane donna con forme prosperose e "vestita" seguendo la moda attuale, posava con una postura provocante davanti al suo quadro che raffigurava un'escremento.


Esito in termini di apprezzamento (raffigurato con l'iconico pollice in su): centinaia di MI PIACE.


A destra un'altrettanto giovane ragazza vestita in modo giovanile, ma rispettoso della propria dignità, stava davanti al propria opera che rappresentava un bellissimo paesaggio realizzato grazie alle sue capacità.


Esito in termini di apprezzamento (raffigurato con l'iconico pollice in su): un paio di decine di LIKE.


Il vedere questa immagine mi ha subito fatto riflettere per l'ennesima volta sulla società nella quale vivo e nella quale faccio sempre più fatica ad identificarmi.


Era da tempo che osservavo basito, come i contenuti di amici dei quali conosco le capacità ma sopratutto l'impegno e la dedizione che si nasconde dietro il loro lavoro, venivano poco apprezzati in confronto alla marea di contenuti dallo scarso valore che, nella gran parte dei casi rasentano il limite dell'indecenza in termini di volgarità e ignoranza, ma nonostante questo pieni di apprezzamenti e seguito.


Viviamo in una società dove si ricerca sempre meno il contenuto in favore dell'immagine che permette di apparire in un determinato ed apprezzato modo.


Viviamo in una società dove tutto quello che richiede attenzione, tempo, costanza e regole viene visto come noioso ed obsoleto mentre tutto ciò che porta al successo ed al piacere, nel più breve tempo possibile, è decantato ed ambito.


Viviamo in una società in cui se ci si imbatte in un contenuto in cui vi è la necessità di ritagliarsi qualche minuto per la sua lettura o la sua visione, si passa oltre perché richiede sicuramente meno sforzo il guardare una fotografia o leggere una breve frase, magari scritta anche in modo scorretto, ma che ci "toglie" solo qualche secondo, lasciandoci però indifferenti.


Viviamo in una società in cui abbiamo tutti gli strumenti per informarci e sensibilizzarci su tematiche importanti ma è più comodo fare finta che certi problemi non esistono e mettere mi piace alla prima immagine che stimola i nostri "bisogni".


Questa è la società dell'apparire dove viene dato sempre meno spazio alla ricerca del senso del nostro essere qui, vivi, in questo mondo.


Mi auguro che le cose cambieranno e che sempre più persone cercheranno di rendere i social un luogo dove condividere passioni, conoscenze ed interessi. Un luogo dove confrontare idee e fare discussioni costruttive per migliorarsi vicendevolmente. Un luogo dove conoscere persone di valore e guidate dal desiderio di imparare ed insegnare. 


Ma sopratutto un luogo dove conterà di più ciò che pensiamo e che facciamo piuttosto che un luogo dove l'importante è apparire.





by Alessandro Rebuscini