Alessandro Rebuscini

"Est modus in rebus".

COS'È IL "GAMAKU"?

2020-05-25 10:10:24

Andiamo a scoprire cosa rappresenta per un praticante di karate tradizionale di Okinawa il termine “gamaku”.

Prima che incontrassi il karate tradizionale di Okinawa, il concetto più comune che conoscevo, per quanto riguarda la generazione dell’energia necessaria per eseguire delle tecniche efficaci, era quello del “movimento delle anche”. Secondo il karate giapponese infatti, per generare forza bisogna muovere le anche. Il corpo umano secondo questo principio viene illustrato come una sorta di ingranaggio composto dalla parte inferiore e da quella superiore. Quest’ultima per creare potenza nella tecnica sfrutta la rotazione dei fianchi i quali si muovono in direzione opposta.  Ad Okinawa il concetto di usare le anche esiste ma ha uno scopo differente che trova senso unito ad altri principi. 


Questa parentesi delle anche era necessaria per specificare che ci sono diversi modi per generare l’energia ed uno di questi ad Okinawa è l’utilizzo del “gamaku”.

Per comprendere cosa rappresenta nello specifico questo termine voglio utilizzarne un altro "più moderno ed occidentale" che sicuramente per chi ha frequentato o frequenta palestre o corsi di fitness, ha probabilmente più volte sentito nominare: il termine in questione è "core".


Il core, termine inglese, che significa “centro del corpo” è composto dalla zona lombare e dall'articolazione coxo-femorale (bacino e arto inferiore). Questa zona del corpo è quella che tiene unite la parte inferiore da quella superiore e ne consente la stabilità. Il core consente e viene utilizzato in quasi tutte le tipologie di movimenti e permette anche l’antroversione e la retroversione del bacino.


 Il gamaku comprende gli stessi muscoli, infatti nell'arte marziale è quella parte del corpo che torcendosi permette il trasferimento di energia tra gli arti inferiori e delle anche a quelli superiori e viceversa ma non solo.


Vediamo nello specifico quali muscoli e quali parti del corpo partecipano attivamente quando parliamo di “core” o “gamaku”:

. Tra i muscoli principali troviamo tutti muscoli della fascia addominale, tra cui trasverso addominale, retto addominale, addominali obliqui sia interni che esterni, oltre al multifido, gli erettori spinali, il diaframma, ma anche i lombari i rotatori profondi, i muscoli cervicali ed il retto anteriore e laterale della testa. Gli ultimi hanno un ruolo meno importante.

. Alcuni muscoli minori che rientrano tra quelli comunque utilizzati sono il gran dorsale, il grande gluteo ed il trapezio.

L’utilizzo del gamaku viene in base allo stile praticato, più o meno utilizzato. Ci sono infatti scuole che nonostante praticano lo stesso stile, in relazione alle influenze che hanno avuto nel loro sviluppo, utilizzano in modo diverso o comunque non nella stessa percentuale questo concetto per generare potenza ed energia.


In ogni caso lo studio e l’allenamento di questa fascia muscolare è molto utile nella pratica del karate tradizionale in quanto oltre all'utilità nella generazione di energia è indispensabile per l’equilibrio e per il concetto di centro di gravità del corpo umano. Infatti, quanto ad esempio ci si sbilancia per effettuare un colpo, “mettere il gamaku nella tecnica”, come spesso ci si sente dire durante una lezione di karate, aiuta a trovare equilibrio.

In questa breve introduzione al significato che anima il termine gamaku mi auguro di avervi incuriositi ad approfondire meglio questo aspetto e di iniziare a farlo essere parte viva nella vostra pratica. 


Sono sicuro che se sentirete pronunciare questo termine da ora in poi saprete quantomeno di cosa si sta parlando.


Se vi servono consigli su dove trovare maggiori informazioni al riguardo vi invito a contattarmi commentando l'articolo oppure scrivendomi via mail.


Alla prossima...


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by Alessandro Rebuscini
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