Alessandro Rebuscini

"Est modus in rebus".

COS' È IL "CHINKUCHI"?

29/05/2020, 10:41

Proseguiamo il viaggio all'interno della terminologia che caratterizza il karate tradizionale di Okinawa. In questo articolo approfondiremo il termine "chinkuchi". Il volo degli uccelli quando compiono lunghe distanze si basa sull'utilizzo contemporaneo di muscoli, tendini ed ossa. "Chinkuchi".

Come i precedenti termini, anche quello che tratterò nelle prossime righe è stato per me sconosciuto fino al giorno in cui l'ho sentito nominare durante una lezione di karate tradizionle di Okinawa. 


Parentesi:


Sono consapevole della mia ripetitività ma oltre ad essere la realtà dei fatti, queste precisazioni sono per me essenziali per far comprendere l'importante distinzione tra quello che viene spesso ed erroneamente definito karate tradizionale, riferendosi al quel karate sviluppatosi sul suolo giapponese che in realtà ha subito molte modifiche da quello che era ed è il karate tradizionale dell'isola dov'è nato: Okinawa appunto. Infatti a dimostrazione delle differenze tra queste due tipologie di karate possiamo prendere come esempio tutti questi termini che sono per la gran parte dei praticanti di karate giapponese (vedi Shotokan-ryu, Shito-ryu, Wado-ryu ecc...) sconosciuti. 


Lo scopo del mio lavoro non è quello però di screditarne uno a favore dell'altro, anche perché pur sempre di karate stiamo parlando, ma è quello di condividere la mia conoscenza maturata grazie a ricerche, letture e pratica che mi hanno consentito di risalire alle origini di quest'arte marziale.




Chiusa la parentesi, TORNIAMO A NOI.


Questo termine ("chinkuchi"), tipico della lingua tradizionale okinawense rappresenta quello che è un principio marziale che viene applicato quindi nel karate tradizionale dell’isola ma anche ad altre arti marziali correlate.


Fondamentalmente con questo termine si intende un allineamento strutturale che comprende l’uso di tutto il corpo e che culmina con una chiusura della catena cinetica nel momento in cui si esegue una tecnica.  Questa struttura è fondamentale perché la tecnica risulti efficace e quindi se anche solo un elemento coinvolto viene a mancare la struttura “crolla” facendoci perdere efficacia. Questa struttura è composta da muscoli, tendini, articolazioni ed ossa ed è atta a trasferire l’energia verso una direzione.


Praticamente, quando stiamo per portare una tecnica ed applichiamo questo principio, dobbiamo creare una struttura stabile che parta dal radicamento a terra e che comprendendo l’allineamento di tutto il corpo ci porti ad eseguire una tecnica, il cui ciclo di energia termina subito dopo il momento dell’impatto ritornando rilassati.


Possiamo anche dire che con il termine “chinkuchi” andiamo a identificare un’energia che, grazie al principio che la genera per poi essere incanalata nelle tecniche e nelle posizioni, risulta essere esplosiva grazie ad un’espansione e non ad una contrazione. Questa espansione esplosiva è possibile grazie ad un corpo rilassato ma allo stesso tempo ben strutturato.


Anche in questo caso quindi ritroviamo un concetto essenziale e tipico del karate di Okinawa ovvero: l’essere rilassato.


Come tutti i termini trattati precedentemente e quelli che tratterò successivamente è importante ricordare che questi principi, concetti, componenti del corpo e momenti specifici collaborano insieme e vengono attivati contemporaneamente, o in modo alternato, per una corretta ed efficace pratica.


Bene, anche questo termine da questo momento in poi non rappresenterà più per voi un punto di domanda e magari potrà rappresentare invece un nuovo punto di attenzione durante la vostra pratica o il vostro insegnamento.


Come sempre, se avete dubbi o domande alle quali vorreste risposte o chiarimenti vi invito a contattarmi. Potrò consigliarvi letture, approfondimenti e persone competenti alle quali rivolgervi.


Buona pratica e alla prossima...

 TORNA ALL'ARTICOLO PRIMARIO

by Alessandro Rebuscini