Alessandro Prosperini

Innovazione, Business, Fintech, Crypto

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La rete 5G sarà un pericolo per la salute umana? Perché in rete molti creano allarmismo? Ci sono rischi reali?

2019-06-05 12:56:35

Diamo qualche informazione sul tema "onde-elettromagnetiche e salute", viste le preoccupazioni emerse in giro per la rete e non solo, specie ora che è in arrivo il 5G. In Italia in alcune città già da questa estate. Seguitemi..

Con questo articolo vorrei dare alcune informazioni per comprendere le preoccupazioni di alcuni riguardo il 5G, in arrivo anche in Italia in alcune città già da questa estate, dopo aver visto in rete e sentito varie persone sostenere che l’avvento di queste tecnologie di quinta generazione per le reti di telecomunicazione possa essere dannosa per la salute umana. Non voglio fare un trattato scientifico approfondito ovviamente, ma qualche informazione voglio darla.


Quando i segnali non viaggiano su cavi vengono trasmessi attraverso le onde elettromagnetiche, capaci di viaggiare in etere attraversando gli ostacoli trasportando i segnali “informativi” che vogliamo rice-trasmettere. Di fatto l’era delle comunicazioni wireless (senza fili) iniziò con Marconi che riuscì a far ricevere la prima trasmissione radio dall’altra parte del mondo. Facciamo l’esempio di una telefonata. Abbiamo la nostra voce, un segnale vocale, fisico, ovvero un’onda meccanica prodotta dalle nostre corde vocali che vibrano, che viene “trasdotta”, cioè trasformata, in un segnale elettrico. Questo viene codificato in un qualche modo in una sequenza numerica di bit, che vengono modulati in un qualche modo e trasmessi con un’onda portante a una certa frequenza da un’antenna trasmittente. Questo segnale viaggia fino a che impatta su un’antenna ricevente fatta in modo opportuno da poter captare quel tipo di segnale, e arriva al ricevitore che è in grado di demodulare e ricostruire il segnale originale, correggendo anche eventuali errori, al meglio possibile, che ci sono stati durante il “viaggio” per effetto dei disturbi nel canale trasmissivo, ritornando appunto all’informazione originale, ovvero la voce della chiamata.

Le onde elettromagnetiche che trasportano informazione, che sia un segnale televisivo, vocale, un pacchetto dati di qualsiasi tipo.., sono costituite da un campo elettrico e un campo magnetico oscillanti, e trasportano energia, e quindi una potenza. Le onde attraversano i corpi in modo differente a seconda della frequenza a cui oscillano e del tipo di materiale attraversato. I materiali non conduttori sono facilmente attraversati, mentre su quelli conduttori l’onda impattante causa la formazione di correnti indotte che disperdono la potenza del segnale incidente. Non a caso gli schermi (non quelli della tv ma quelli che non fanno passare attraverso le onde elettromagnetiche, le "schermature") si fanno con dei materiali conduttori, e a seconda dello spessore del materiale, del tipo di materiale, e della frequenza dell’onda incidente, quest’ultima non riesce a oltrepassare lo schermo. I tessuti del nostro corpo sono conduttori, poiché costituiti in buona parte da acqua, che conduce elettricità. Inoltre è da tener presente che quanto lontano riesce ad arrivare un’onda elettromagnetica dipende dalla frequenza a cui oscilla. 


A frequenze basse corrispondono lunghezze d’onda alte, che arrivano più lontano delle alte frequenze, che hanno invece lunghezze d’onda più basse. 


Marconi fece la prima trasmissione intercontinentale proprio usando onde a frequenza molto bassa. Quindi se si vogliono trasmettere più lontano segnali a frequenze più alte, bisogna che siano installati dei ripetitori, che ricevono un segnale, lo amplificano e ritrasmettono. 

Anche la potenza usata in trasmissione è fondamentale, se è troppo bassa non coprirebbe grandi distanze, poiché ci sono varie attenuazioni subite nella propagazione, a partire da quella dovuta alla distanza, poi ci sono le riflessioni, diffrazioni, diffusioni sugli oggetti.. Ed inoltre il rumore e i disturbi che ci sono in etere renderebbero il segnale troppo diverso da quello che era stato trasmesso, e il ricevitore non sarebbe in grado di ricostruirlo con pochi errori. Quindi potenza in trasmissione e frequenza del segnale trasmesso devono essere adatti per far sì che il segnale sia ricevuto bene dal ricevitore dove le vogliamo inviare.


Per descrivere la tendenza di una corrente elettrica alternata a distribuirsi dentro un conduttore in modo non uniforme si parla di “effetto pelle”. La sua densità è maggiore sulla superficie ed inferiore all'interno, in altre parole una parte del conduttore è come se non ci fosse. Ciò comporta un aumento della resistenza elettrica del conduttore, particolarmente alle alte frequenze. Più c’è resistenza alla corrente più calore viene prodotto per effetto Joule nella dispersione dell’energia. 

Infatti esistono i forni a microonde in cui la cottura avviene proprio per effetto del calore prodotto dalla messa in rotazione dai campi elettromagnetici di particelle d’acqua presenti nei cibi. 


Quindi sì, con i campi elettromagnetici si può riscaldare moltissimo un tessuto. E questo è per ora l’unico effetto dimostrato che riguarda le onde elettromagnetiche (non ionizzanti per essere precisi), cioè che le onde elettromagnetiche provocano il riscaldamento dei corpi dove impattano se trasportano una potenza sufficiente

Quindi dalle formule si vede che più la frequenza è alta più lo spessore di penetrazione è piccolo e quindi la corrente J, indotta dall’onda incidente, il cui campo elettromagnetico provoca lo spostamento di cariche elettriche libere nel conduttore, cioè una corrente, è grande, poiché dissipa velocemente l’energia dell’onda incidente, e quindi sarà maggiore il riscaldamento del materiale. Viceversa più la frequenza è bassa minore sarà la densità di corrente indotta. E dalle formule si vede anche che meno è resistivo il materiale, cioè quanto più è conduttivo, tanto più lo spessore di penetrazione sarà piccolo e quindi la corrente indotta sarà grande. Stando lo spessore di penetrazione all’esponente nella formula della corrente J, piccole variazioni di questo possono essere molto significative sulla J. 

Inoltre anche più il materiale è in grado di condurre il campo magnetico, cioè tanto più ha alta la permeabilità magnetica, tanto meno lo spessore di penetrazione è grande e quindi la corrente indotta dall’onda è grande. I materiali rispondono differentemente al campo elettrico o magnetico, pertanto anche gli schermi vengono progettati in modo differente a seconda del campo da schermare, oltre che della frequenza. 

I campi magnetici a basse frequenze, come quelli da elettrodotti (ELF), sono praticamente impossibili da schermare del tutto, ed è per questo che le abitazioni non possono essere costruite ad una distanza troppo piccola dalle linee elettriche dell’alta tensione. Si parla di DPA (Distanze di Prima Approssimazione), di cui devono tener conto anche i piani regolatori. Non si possono costruire case dentro le DPA lungo gli elettrodotti.

Quindi più il materiale è conduttivo per il campo elettrico o magnetico più le correnti indotte sono forti e quindi è facile dissipare le onde che vi incidono, a seconda anche del tipo di materiale usato e del tipo di campo da schermare. Ma queste correnti indotte provocano sul materiale conduttore appunto un riscaldamento dello stesso (infatti il telefonino si scalda particolarmente durante le chiamate lunghe perché l'antenna, fatta di materiale conduttore, si scalda).


Quindi l’unico effetto verificato per certo delle radiazioni elettromagnetiche (non ionizzanti) è che queste provocano il riscaldamento dei corpi attraversati, a seconda della frequenza, della potenza usata in trasmissione, e del tipo di materiale su cui incidono. E sui nostri corpi provocano riscaldamento dei tessuti.

Ce ne accorgiamo appunto quando parliamo al cellulare, poiché l’antenna del telefonino (o meglio le varie antenne che ci sono), trasmettendo e ricevendo, si riscalda, e fa riscaldare anche il nostro orecchio vicino a cui la appoggiamo o induce delle piccole correnti. Di fatto le onde si distribuiscono anche intorno alla nostra testa e quindi anche questa viene a far parte dell’antenna. Per questo è consigliabile usare l’auricolare durante le chiamate e non tenere il cellulare vicino alla testa o ai testicoli, che sono tessuti più delicati e sottili e il riscaldamento gli darebbe più fastidio.

Ad oggi non esiste nessuno studio epidemiologico che abbia dimostrato una qualche correlazione tra le onde elettromagnetiche e l’insorgenza di malattie quali tumori, alzheimer o altre.. E’ considerato più pericoloso il caffè ad esempio delle onde elettromagnetiche anche dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).

Tuttavia, poiché un effetto riscaldante c'è se i campi fossero molto molto intensi, e per gli effetti a lungo termine negli anni, che non sono stati esclusi scientificamente del tutto, in virtù del “principio di precauzione”,  sono state varate leggi internazionali e nazionali a tutela della popolazione, che sono volte a tenere assolutamente controllate le potenze con cui i  vari operatori di telecomunicazioni possono trasmettere, in modo che la somma dei campi prodotti su un certo territorio sia inferiore a certi livelli di potenza ben stabiliti

In Italia l’A.R.P.A. (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) vigila continuamente che questi limiti siano rispettati e autorizza gli operatori di telecomunicazioni a trasmettere, dopo aver fatto delle verifiche tecniche. 

I limiti sono differenti da paese a paese, e sono più permissivi negli Stati Uniti che in Europa. In Italia sono molto più severi che in altri paesi. Inoltre in qualsiasi momento un cittadino che volesse fare un controllo nella sua abitazione potrebbe chiamare gratuitamente l’Arpa e farsi misurare i livelli di campo presenti in casa per verificare che sia tutto nei limiti di legge. Se poi trovassero un eccesso andrebbero ad indagare fino a risalire alla fonte di segnale non a norma, che verrebbe sanzionata e costretta a provvedere alla riduzione. In realtà però questi rilevamenti sono stati resi più difficili negli ultimi anni (vedi nella conclusione).

Inoltre i dispositivi, ad esempio i telefonini, devono rispettare dei limiti per il SAR, ovvero il tasso di assorbimento specifico, che esprime la misura della percentuale di energia elettromagnetica assorbita dal corpo umano quando questo viene esposto all'azione di un campo elettromagnetico a radio frequenza (RF). E il livello di SAR che ha ogni dispositivo deve essere dichiarato e rispettare i limiti. Sicuramente è indicato anche per il cellulare che avete ora in mano. 

Il fatto che il 5G abbia generato questi allarmismi è dovuto alla proliferazione di antenne che porterà, e a queste osservazioni fatte, oltre che a chi crede che i campi facciano venire malattie gravi. Come anche la sempre maggior tendenza all’Internet Of Things, “l’internet delle cose”, esigenza per cui anche è nato il 5G. L’internet of things sarebbe la tendenza ad avere sempre più dispositivi elettronici immersi nella nostra realtà, che dialogano tra loro.  Ad esempio le auto dialogheranno tra loro, con anche i semafori, o i telefonini col frigorifero ecc.. Quindi sempre più comunicazione tra oggetti, e quindi necessità che si parlino in tempo reale. Il 5G risponde soprattutto a questo, cioè far dialogare gli oggetti in tempo reale tra loro, con bassissima latenza. Oltre questo c’è un aumento delle frequenze e quindi di velocità di scambio dati. 

Aumento delle frequenze abbiamo visto che comporta riduzione della distanza percorsa dei segnali, e maggiori correnti indotte. Quindi serviranno anche dei ripetitori più fitti per amplificare i segnali e farli andare più lontani, e ci saranno più segnali presenti nell’ambiente ad attraversare i nostri corpi dato che ci saranno più oggetti a dialogare. Queste considerazioni hanno creato allarmismo perché molti pensano che ci saranno livelli di campo elettromagnetico più alti a cui saremo esposti

Però c’è da considerare delle cose. Che ripetitori più fitti e più oggetti a trasmettere non significherà che i campi si sommeranno tra loro e avremo necessariamente più potenza elettromagnetica trasmessa nell'ambiente. I limiti di legge restano comunque validi. Quindi la somma di tutti questi segnali dovrà comunque rispettare in ogni punto del territorio i limiti imposti dalla legge. Quindi le potenze in trasmissione dovranno essere ridotte e tenute sufficientemente basse in modo che comunque la somma di tutto sia a norma. Cioè teoricamente non dovrebbe cambiare quasi nulla rispetto a prima. Tranne che vedere più antenne. Ma i livelli di campo dovrebbero rimanere gli stessi. E in Italia abbiamo, come detto, limiti molto più severi che in altri Paesi. Inoltre il 5G utilizza principalmente frequenze inferiori a 6 GHz!, simili alle frequenze attualmente utilizzate dal 2G, 3G, 4G, Wi-Fi e Bluetooth. 


Le frequenze più alte non saranno quelle principalmente usate. In particolare 5G in Italia lavorerà su tre bande di frequenze, ovverosia 694 – 790 MHz, 3600 – 3800 MHz e 26,5 – 27,5 GHz



CONCLUSIONE 


Quindi le onde elettromagnetiche in generale causano riscaldamento dei tessuti, indipendentemente dal 5G o no, e questo è l'unico effetto accertato. Sugli effetti a lungo termine non c'è ancora nessuna evidenza scientifica di una qualche correlazione con l'insorgenza di tumori o altre malattie, però, per precauzione, si impongono dei limiti di legge da non superare, proprio perché non si possono escludere questi effetti al 100%. 

Ad esempio per il campo Elettrico non bisogna superare i 6 V/m in Italia. Principalmente il 5G non usa frequenze superiori a quelle già in uso nei sistemi di generazione più vecchia. Comunque le maggiori frequenze usate con il 5G e il fatto che propagandosi a distanze inferiori rendano necessario infittire i ripetitori sul territorio, costituiscono un fattore da considerare assolutamente. Bisogna controllare che i limiti vengano rispettati anche con l'arrivo del 5G.

Se questi limiti verranno sempre rispettati, anche con il 5G, non cambierà quasi nulla per le persone rispetto all’esposizione ai campi elettromagnetici che già hanno. Perché si potranno usare potenze in trasmissione inferiori; perché il segnale dovrà percorrere distanze più brevi grazie ai ripetitori più fitti, e la somma totale sarà la stessa. Altre teorie oltre al riscaldamento non sono dimostrate.

C'è però da dire che, e qui potrebbero sorgere dubbi più che fondati.., da alcuni anni è stata modificata la legge per le rivelazioni di campo, e sebbene i limiti di legge che ci sono per gli operatori di telecomunicazioni siano sempre gli stessi, è stato imposto di rilevarli mediati nelle 24h. Cioè il limite dei 6 V/m ad esempio è da considerarsi nelle 24h.. Quindi se prima non si era a norma nel caso in cui si superasse in un qualsiasi momento della giornata il limite, ora non lo si è solo se si supera mediato nelle 24h! Cioè se in un certo momento della giornata viene trovato a 20 V/m, e poi nel resto della giornata sta sempre sotto a 3 ad esempio, sarebbe a norma. Anche se per qualche ora ha raggiunto però un valore di 20! E questo cambia molto le cose... Per cui è bene che si vigili attentamente.


Sebbene chi diffonde allarmismo spesso metta in campo delle bufale esagerate, che sconfinano nella pseudoscienza, e quasi sempre lo fa per prendere click e guadagnarci, o per vendere qualche strano dispositivo che non fa assolutamente nulla, o tapparelle schermanti che non servono a niente ad esempio, ecc.., e che ogni volta che sono arrivate nuove tecnologie c'è stato qualcuno che ha seminato panico ingiustificato per i motivi più disparati, a mio parere sarebbe stato opportuno fare studi scientifici più approfonditi sul fatto che il 5G non faccia più male di altre tecnologie, e sui limiti per cui questo è vero, prima di fare le istallazioni. Entro quali parametri e valori possiamo ritenere che per il principio di precauzione siamo tutelati passando a questa tecnologia? Come per le altre tecnologie, il 5G non è dimostrato che non faccia male di sicuro, ma neanche che fa male. Come le tecnologie wireless in generale. 

Comunque il principale obiettivo di progettazione di un sistema di comunicazione wireless è quello di offrire velocità più elevate utilizzando meno energia. Gli operatori vogliono consumare meno potenza e offrire un servizio migliore di base. Fondamentalmente un dispositivo 5G usa meno Watt di potenza di un dispositivo G più vecchio. I dispositivi che usiamo ora per interagire sui Social, anche per guardare e commentare quei video che diffondono panico sul 5G irradiano in sé una potenza superiore a quella che irradierebbe il singolo dispositivo 5G.


Ben inteso che bisogna sempre vigilare ed essere cauti, a maggior ragione per via di quella modifica alla legge che vuole i valori mediati nelle 24h, non credo tuttavia che anche passando al 5G ci estingueremo o friggeremo tutti. Tuttavia bisogna sempre essere cauti perché un effetto a lungo termine non è escluso al 100%, specie se i limiti non venissero rispettati perché con il cambio di legge è più difficile verificarli, o perché anche se nell'arco delle 24h non si supera il limite nei momenti di picco si possa andare ben oltre.. 

Quindi 5G o no, le raccomandazioni che restano sempre sono: usare il telefono il meno possibile, e farlo con l'auricolare, tenerlo lontano dal corpo, specie dalla testa e dai testicoli, che sono parti con tessuti più delicati, tenerlo in modalità aereo di notte e non lasciarlo sempre collegato ad internet, usarlo meno possibile in macchina poiché la carrozzeria attenua le onde, analogamente quando si è in ascensore, e quando si viaggia, perché in questi casi la comunicazione fatica di più e il cellulare deve usare più potenza per comunicare con la centralina e quindi emette di più, e ai bambini farlo usare meno possibile.