Alessandra Rinaldi

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Alessandra Rinaldi

𝗥𝗶𝗰𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗣𝗘𝗦𝗧𝗢 𝗔𝗟 𝗠𝗢𝗥𝗧𝗔𝗜𝗢 Sono a puntini verdi ma il mortaio ha fatto il suo dovere!!! - 30/35 gr di foglie di basilico - 50 ml olioextraverginedioliva evo - 35 gr di parmigianoreggiano grattugiato - 15 gr di pecorino grattugiato - 8 gr di pinoli - 1/2 spicchio d'aglio (medio) - sale grosso un pizzico. Procedimento schiacciare al mortaio aglio e un po di sale grosso una volta diventato crema aggiungere basilico e continuare a schiacciare e rimescolare, appena diventa crema aggiungere i pinoli e schiacciarli, poi aggiungere i formaggi e rimescolare bene e infine olio a filo!

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Alessandra Rinaldi

𝗙𝗢𝗥𝗔𝗦𝗔𝗖𝗖𝗛𝗜 penetrano in tutte le parti del corpo. In questo periodo una tranquilla passeggiata con il proprio cane in un luogo dove c’è vegetazione (campagna o anche tra le aiuole del parco o giardino che si è soliti frequentare), può trasformarsi improvvisamente in una spiacevole realtà. Dalla constatazione della grave incidenza patologica che la specie canina è costretta a subire ogni anno si può affermare che i forasacchi sono una vera calamità per i cani. Si tratta di entità vegetali secche che si staccano dalle spighe delle graminacee selvatiche che solitamente sono costituite da diverse decine di forasacchi ed al loro interno racchiudono il seme. Sono di dimensioni molto piccole, da uno a tre centimetri e di colore giallo paglierino, con le ariste più scure che vanno dal marrone al nero. Hanno la caratteristica forma a lancia e sono rivestiti su tutta la superficie da una fitta ed ispida zigrinatura che, anche se quasi invisibile ad occhio nudo, è molto percettibile al tatto. Questa proprietà costituisce la loro vera essenza deleteria. Infatti la loro prima azione patogena è quella di riuscire a penetrare nella pelle del cane provocando spesso profondi tragitti fistolosi. Questo è dovuto proprio a queste ispide particelle, cioè alla superficie dentellata del forasacchi che, a seguito dei movimenti corporei del cane vengono attivate e per inerzia avviene così l’azione di penetrazione che è lenta ed inesorabile, sempre in avanti, senza quasi mai poterne fuoriuscire e causando spesso seri e gravissimi danni. Questo tipo di incidente è sempre in agguato, ma solo durante i mesi estivi, infatti, i forasacchi imperversano quando seccano le erbacce da aprile nelle regioni più calde, fino a tutto ottobre. La casistica, ovvero i punti di rinvenimento dei forasacchi, nel cane è complessa ed infinita. Le parti anatomiche maggiormente esposte alla penetrazione dei forasacchi sono: il condotto uditivo, gli occhi, gli spazi interdigitali, le narici, le loggie ascellari, la regione inguinale, l’interno del prepuzio per i maschi e la vulva per le femmine ed ancora la regione perianale, ovvero sotto la coda. Per quei cani a pelo lungo che vivono in campagna o in giardini incolti, che non vengono mai spazzolati, nè lavati, nè tanto meno tosati, i forasacchi possono impiantarsi contemporaneamente a diecine e centinaia in diverse parti del corpo. Questo perchè si attaccano sul pelo infeltrito e con il trascorrere dei giorni riescono a penetrare nei punti più impensati del loro corpo. Un’altra importante segnalazione da fare è la possibile penetrazione dei forasacchi nelle vie respiratorie profonde che spesso è causa di affezioni gravissime a carico del torace. Un’elevata incidenza di questa casistica l’ho riscontrata nei cani da caccia, soprattutto setter, pointer, bracchi ed altri. Pertanto una buona anestesia consentirà una corretta visione dell’interno del condotto uditivo e la sicura estrazione non solo del forasacchi, ma anche di sue eventuali parti frammentate che, se non rimosse totalmente, possono in futuro provocare gravi otiti croniche. Anche la penetrazione di un forasacco in una delle narici è un’evenienza abbastanza frequente. In questo caso i sintomi che il malcapitato presenta sono ancora più violenti ed imponenti ed attirano inevitabilmente l’attenzione del padrone. Consistono in una forte ed inarrestabile starnutazione da parte del soggetto con una serie continua di dieci, quindici, ma anche venti starnuti ed oltre, fino a battere il naso per terra. Tutto questo di solito si verifica in breve tempo e spesso segue anche una "rinorragia" ovvero emissione di gocce di sangue dalla sola narice in cui è penetrato il corpo estraneo. Questo ulteriore sintomo di solito aiuta anche a capire in quale delle due narici è effettivamente penetrato il forasacchi. Anche in questo caso per procedere all’estrazione bisognerà anestetizzare il soggetto. Quando poi il forasacco capita accidentalmente in un occhio, la sintomatologia è meno imponente, anche se in realtà il fastidio, dolore, porterà infezioni gravissime

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