Alessandra Pepe

Se vuoi di più diventa di più!

Alessandra Pepe

Se vuoi di più diventa di più!

Come ti aggancio il connettivale e ti porto dove voglio!

2020-03-19 21:47:56

C'è un modo per prendere il controllo del corpo dell'avversario, e non ci vuole forza bruta, ma è una questione di "tocco"! Questo filmato, breve ma esemplificativo, rivoluzionerà il vostro modo di concepire una presa! ;-)

Chi lo sapeva? 

Questo breve filmato didattico (2") mostra come "prendere" il connettivale dell'avversario per destabilizzarlo e controllarlo. 

Il tessuto connettivo è infatti una specie di guaina elastica che scorre sotto la pelle e riveste gli organi.

Recenti studi lo hanno riconosciuto come un vero e proprio sistema interconnesso all'interno del nostro corpo, con un ruolo determinante nella postura, nell'equilibrio, nel movimento e anche nella comunicazione cellulare. 

Nel filmato vengono mostrati esempi, spiegazioni e test di efficacia da cui partire se si vuole acquisire questa abilità di controllo dell'avversario, ovvero riuscire ad "agganciarlo" fino a togliergli le radici, e a destabilizzarne la struttura. 

Il passo successivo sarà allenare questa nuova modalità di "presa" e di "tocco" e infine metterla in pratica durante gli allenamenti a coppie. 

Ora sappiatelo! E provare, provare! ;-)


-> Per chi vuole approfondire.


Gli esercizi di Nei Gong (lavoro interno) servono anche a prendere consapevolezza, (proprio-cezione e intero-cezione) del nostro corpo e del suo rapporto nello spazio. Emerge quindi una mente incarnata e al tempo stesso relazionale. E' chiaro che maggiore è questa consapevolezza, maggiore la capacità dell'artista marziale di percepire, adattarsi e riconvertire una presa o un attacco. 

Le ultimissime ricerche di PsicoNeuroEndocrinoImmunologia sul tessuto connettivo hanno evidenziato la relazione tra corpo e e psiche, in particolare come "la psiche può essere compresa solo se si considera il suo rapporto con le capacità sensoriali e di reazione motoria dell'organismo" (da "La PNEI e le discipline corporee", Diego Lanaro e altri, ed. Edra 2018). 

Quindi "prendersi cura del sistema mio-fasciale significa permettere l'integrazione tra corpo e psiche. 

Ecco perché i praticanti di arti marziali interne sviluppano uno stabile centro interiore non solo a livello corporee ma anche psichico. Il Nei Gong agisce infatti su tutti i livelli. Sentire il proprio corpo in movimento favorisce la resilienza, il saper adeguarsi, anzi saper "cavalcare" stress e traumi. Allo stesso tempo rendere il proprio corpo resiliente in quanto sistema strutturale elastico, ovvero lavorare sulla "tensegritià" (obiettivo perseguibile con il Nei Gong), consente la ripartizione di una forza esterna su tutta la struttura corporea, che subito dopo riacquisisce lo stato iniziale.

Sebbene il presente filmato non si concentri su esercizi di Nei Gong ma su una specifica abilità da conseguire, si confida che le immagini e le spiegazioni fornite possano dare sufficienti spunti per proseguire la ricerca personale, l'allenamento e la sperimentazione. 

Si rimanda altresì alle altre "Pillole di Nei Gong" una dedicata allo sviluppo della "Forza a Spirale", accennata nel filmato, e l'altra sul "Colpo di Gomito", che si sofferma molto sull'allungamento e sulla forza elastica


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