Lo puoi superare. Ecco perché le cose capitano: perché puoi superarle. È questa la risposta da darti quando proprio non ti capaciti sui motivi, quando non riesci a spiegare il come mai, quando tutto sembra remarti contro e non sai più come si fa a restare a galla. Ce la puoi fare. Ce la devi fare. Non esistono vite più facili di altre: c'è solo chi ci pensa meno ma non ha la piena capacità di viversi tutto il resto, tutto quello che c'è. Per questo soffri: perché ci metti dentro troppo di te, ma se rinunciassi a questo dono che ti porti dentro, allora non apprezzeresti il bello che hai intorno. Concentrati sulle piccole cose: sulle manine di un bimbo, su un sorriso che sboccia dopo un broncio, sul sole timido che s'affaccia nonostante le nuvole. Ci vuole coraggio per apprezzare i dettagli, per coglierli, per farli propri, per condividerli. Ce ne vuole tanto, ma puoi iniziare mettendocene un pizzico, poco di più volta per volta; ed alla fine ti verrà così naturale che riuscirai ad insegnarlo agli altri. Non pensare troppo a cosa è successo, a chi è passato nella tua vita ed ora non ti saluta più, a chi si è perso lungo il viaggio; e nemmeno a chi ha deciso di non partire mai. Non darci peso. Non soffermarti troppo. Tutto va come deve in un modo o nell'altro. E tutto ti lascia qualcosa e si prende un po' di te. Non ci credere alla storia del cadavere che passa lungo il fiume; non ti serve alcuna rivincita; usa quell'energia per andartene al mare 'ché i fiumi non fanno per te. Non nutrire rancore, il male che ti han fatto serve ad ispessire il guscio, non a renderti cattivo. Vai oltre. Vai avanti. Lascia perdere. Tutto passa. Passa per davvero. Un pezzettino alla volta. Un soffio che diventa vento forte. Non ti perdere dietro ad un qualcosa che non ha saputo valorizzarti mai. Meriti altro. Oggi fa male, certo; ma poi passa. Puoi superarlo. Per questo è successo a te. Perché ce la puoi fare.

Ce la devi fare. Te lo devi.