Alberto Pucci

Founder President

Grafologia 2 ...

2020-05-23 15:18:06

Cerchiamo, dunque, di approfondire in cosa consiste la dinamica che anima la struttura di un organismo, quella di cui abbiamo parlato nel precedente post: https://www.cam.tv/albertopucci/blog/grafologia/PID1CB4AB?shun=albertopucci

Questa dinamica obbedisce ad una legge di natura: ogni essere animato dalla vita desidera, ed è costituito in maniera, di continuare a vivere, finché questo obiettivo sia possibile.  E’ la legge di Omeostasi.


Vi sono molti libri di biologia e fisiologia che parlano di questo argomento, ma, per noi umili grafologi, ci si può accontentare di questa intuitiva affermazione: l’omeostasi è il miglior stato di equilibrio compatibile per la propria vita; e vi invito a focalizzare la parola equilibrio.


La vita che anima un organismo vivente presenta continuamente situazioni in cui è necessario ri-equilibrare il proprio assetto a seconda delle opportunità, o delle difficoltà. 


L’ omeostasi, quindi, non è un equilibrio puro, ma dinamico: se avete fame, il vedere del cibo imprime una dinamica di avvicinamento; se invece vi si presenta un pericolo, ecco che scatta improvvisa la voglia di allontanarsi. E’ naturale tendere al miglior equilibrio per la vita. Un altro esempio: se scivoliamo, ecco sopraggiungere un atteggiamento adattivo per ripristinare l'equilibrio della postura e stabilizzarci. 

Desidero anche sottolineare che quest'ultimo provoca un comportamento pronto ad assumere una certa maniera di gesticolare per mantenere l’equilibrio scomposto ed anche una certa espressività del volto che si atteggia a sorpresa. Quest’ultimo è utile per avvertire visivamente altre persone (l’omeostasi è una legge che interessa tutta la specie: avvertire automaticamente con comportamenti implicitamente espressivi il tuo vicino, preserva l’equilibrio del branco). Tutto questo è “atteggiamento” che differisce nell’espressione a seconda della diversità della costituzione fisiologica di ciascuno.


Ho appena descritto tre dinamiche, tre atteggiamenti tra gli infiniti possibili, che caratterizzano la nostra esistenza e che permettono l’adattamento al miglior equilibrio del momento


L’uomo è uno degli esseri più adattabili e per questo possiamo dirci fortunati. Egli dispone infatti di molti atteggiamenti autonomi che sono automatici, ai quali si aggiungono anche quelli che impara giorno per giorno e che nel tempo diventano atteggiamenti adottati automaticamente.


L’importanza di queste considerazioni risiede nel fatto che è essenziale, per il bravo grafologo, saper cogliere una particolare dinamica nel segno tracciato su un foglio di carta. 

Capito? ;)

                                                                                        (vedremo altro, poi, su… "continua")