Founder Junior
La visione della Bellezza e l’Arte nuova - Quale sarà il suo prossimo passo evolutivo?
"Esercitiamo la visione della Bellezza e la visione del suo diretto riflesso nell’Arte umana, “l’unico mezzo vitale della nuova Cultura”. Qual è il suo prossimo passo evolutivo? Oltre i dejà vu nostalgici incapaci di stare al passo coi tempi..., chi o cosa di bello precipiterà dal Mondo delle Idee ed emergerà da questo settore centrale e cruciale dell’Attività umana, quali opere d'arte sapranno disgelare e commuovere i cuori inondandoli di ardore eroico?" Antonella N. TPS
Ecco un tentativo grandioso di tracciare i lineamenti dell’Arte nuova:
Il secolo scorso (dal 1921 al 1980) ha visto la “Fine delle vecchie scuole. Avanguardia. Ricerche disordinate. Confusione e decadenza dell’Arte”.
Ora stiamo vivendo (dal 1980 al 2040): “Nuovi moti artistici. Con lentezza e fra molte resistenze si torna allo studio dell’armonia e delle proporzioni. Si riprende a pensare che la bellezza non è questione soltanto soggettiva, ma che ha regole e disciplina.”
E, oltre (dal 2040 al 2100) dovrebbero essere favorite: “le prime espressioni di un’arte mentale. Si studia la struttura del pensiero. Si riconosce che l’opera d’arte non è figlia del mondo emotivo, ma ha radici nella mente, ossia deriva, come tutte le altre espressioni umane, dal regno infinito della geometria psichica. Si torna a studiare, pertanto, la potenza della simmetria.”
(2100-2160): “Le manifestazioni artistiche riprendono un aspetto classico. Sono rigorose ma non fredde. Sono viventi, e se ne riconosce l’utilità per il benessere generale. Nasce l’Istituto internazionale del cuore, che insegna le regole dell’armonia e indaga nel campo delle proporzioni, dei numeri, dei suoni, delle luci.”
(2160-2220): “Si impara a proiettare forme-pensiero ben costruite. L’arte a poco a poco da esteriore si fa interiore. Ciò segna la sua comunione con il Sovramundano, da cui trae ispirazione e maestria.”
(2220-2280): “Si lanciano forme-pensiero per il Bene comune. La bellezza è riconosciuta come scienza esatta, e ogni conoscenza scientifica diventa bella. È anche usata come arma potente che dissolve tenebre e malizie. Il quarto campo [dell’Arte] assume qualità magiche e creative.”
(2280-2340): “Si afferma un’Arte unitaria, seppure diversa secondo le etnie e le loro culture. Vi si ritrovano elementi di tutte le arti del passato. Il cielo, che ricorda tutto, esprime in tal modo il compimento, tramite l’uomo, che lo rappresenta.”
Enzio Savoini