Alberto Malesani

Founder Junior

I RIFIUTI COME RISORSA: un progetto innovativo, ecologico e redditizio

2018-12-13 11:19:09

i rifiuti sono pensati e gestiti come un problema. Come sarebbe se invece fossero visti come una risorsa? E se ogni comune potesse trattarli in modo ecologico (riciclando senza inquinare e creare odori) e al tempo stesso guadagnando? Vantaggi per il comune: piccoli impianti costruiti in tempi rapidi e a basso costo, massimo riciclo, produzione energia redditizia. Vantaggi per cittadini: assenza di inquinamento ed esalazioni, assunzioni personale, approccio ecologico, riduzione tasse rifiuti

Come funziona l’impianto
 

Qui descrivo come funziona il sistema immaginando di trattare RSU indifferenziato. Se invece si trattasse di solo organico e cellulosico il processo non cambierebbe: diventerebbe più semplice nella fase di separazione finale.

Carico i RSU in un contenitore cilindrico che ruota su un asse orizzontale, una specie di pentola a pressione, quindi i RSU sono cotti in ambiente isolato dall’esterno: non c’è emissione di odori. Il riscaldamento è fatto con vapore saturo secco – a 130-140 C°- in una intercapedine del contenitore, non dentro ai RSU. La temperatura effettiva di trattamento è intorno ai 110 C°. Nel frattempo con una pompa viene fatto il vuoto all’interno del contenitore, perché questo facilita l’evaporazione dell’acqua contenuta nei RSU. L’acqua di condensa dai RSU può essere scaricata in fognatura, per andare al depuratore, oppure dopo un banale trattamento chimico può essere scaricata come acqua di superficie. Non sono un chimico, ammetto di non ricordare il tipo di trattamento, ma ricordo il dettaglio.

Dopo un tempo prestabilito – legato a diversi parametri che qui non serve valutare – il RSU è pronto per essere scaricato. Come si presenta all’uscita?

Asciutto, tutta l’acqua è stata estratta (ne rimane circa il 5%)
Sterile, perché trattato a temperature superiori a 100C°
Più leggero di circa il 40% pari alla quantità di acqua estratta
Volume ridotto di circa il 50%, tutte le plastiche si sono accartocciate, così come carta, cartone e organico
Inodore, anche se ad essere sinceri in realtà spesso profuma leggermente, per via dei residui di profumo dei detersivi contenuti in scatole e flaconi, che si disperdono nei RSU.
Come si procede al recupero dei componenti?
E’ molto semplice, ci sono due sistemi: manuale o automatico.

Il primo consiste nel mettere i rifiuti su un nastro trasportatore. Del personale separa i materiali a mano. Prodotto sterile, pulito, facilmente separabile perché ben asciutto. Il secondo richiede l’uso di tecnologia ben collaudata e affidabile: vagli, soffianti che separano per peso specifico, elettromagneti per i metalli ferrosi… Ci sono sistemi con fotocellule e sensori che riconoscono il materiale e lo estraggono con soffi d’aria, o altri sistemi usati nell’automazione industriale.

I materiali recuperati
Cosa si ricava? Materiale pronto per essere riciclato, tipicamente inerte (vetro, plastica, metallo, alluminio). Dall’altra parte c’è materiale pronto per essere compattato in forme utili per lo stoccaggio, trasporto e combustione, altrove o in loco in un impianto di cogenerazione. “Forme utili” vuol dire mattonelle o altre forme adatte al tipo di impianto che lo brucerà.

Il Laboratorio Sperimentale Combustibili di San Donato Milanese aveva misurato un potere calorico tra 4.000 e 5.000 KCal/Kg, quindi una media di 4.500 KCal/Kg. Un ottimo valore, che ne permette la combustione in condizioni ideali ai fini della resa per produrre energia termica o elettrica.

La tecnologia
E’ tutto qui, nessun processo complicato, niente additivi, sostanze complicate e/o costose: una tecnologia che esiste da decenni (forse anche da secoli), come carpenteria metallica, pompe, generatori di vapore saturo secco, valvole, quindi materiali affidabili e di facile reperibilità, affidabili nel tempo.

L’impianto ha una dimensione ideale – ai fini del rendimento e degli ingombri – che consente di trattare una certa quantità di tonnellate/ora: è sufficiente mettere in parallelo più macchine per soddisfare esigenze di quantità di RSU e anche per permettere i fermi macchina per manutenzione o qualsiasi imprevisto, senza interrompere la funzionalità del sistema. I RSU non si fermano mai.

Sarebbe interessante anche l’organizzazione logistica del sistema: dove arrivano i rifiuti, come sono disposte le macchine, come il flusso del prodotto che arriva venga trattato e poi movimentato, ma questa è una parte relativamente semplice e non serve che venga approfondita qui.

Se vuoi saperne di più: https://www.byoblu.com/2018/12/08/emergenza-rifiuti-limprenditore-bloccato-20-anni-fa-non-voglio-niente-ecco-i-file-di-progetto-ma-realizzatelo-voi-andrea-necchi/
Puoi contattare Andrea Giuliano Necchi sul suo profilo facebook.