Alberto Malesani

Founder Junior

Attenzione e vigilanza

2019-10-23 09:39:50

"L’attenzione presenta diversi aspetti, il più comune dei quali è ovviamente l’applicazione costante necessaria per svolgere correttamente il proprio lavoro, ascoltare una conferenza o leggere un libro."

Coltivate l’attenzione interiore per avere sempre la consapevolezza di ciò che accade dentro di voi.


"Esiste, tuttavia, un altro tipo di attenzione che viene chiamato osservazione di sé o introspezione, e che consiste nel rendersi conto in ogni momento della giornata di ciò che succede in noi, allo scopo di saper discernere le correnti, i desideri e i pensieri che ci attraversano


E' un tipo di attenzione questo che non è ancora sufficientemente sviluppato. Ecco perché, quando viene il momento di risolvere un problema o di sviscerare una questione importante, il cervello è affaticato, offuscato e incapace di concludere qualcosa di buono.


Per far sì che il vostro cervello sia sempre lucido e disponibile, dovete essere attenti, prudenti, economi e misurati in ogni vostra attività. Altrimenti, se anche la Verità in persona venisse a presentarsi dinnanzi a voi, non capireste nulla. 


Per riuscire a far fronte in modo ragionevole e intelligente alle varie situazioni che si presentano, dovete sempre mantenere il vostro pensiero attento e vigile. Chi non è vigile e chiude gli occhi, si espone a tutti i pericoli. Non c’è nulla di peggio che vivere con gli occhi bendati. 


Bisogna tenere gli occhi aperti per potersi continuamente render conto degli stati di coscienza in cui ci si trova. Solo colui che tiene gli occhi aperti possiede l’intelligenza della vita interiore, e non si lascia ostacolare da nessuna forza e da nessuna entità. Se agite come se foste addormentato. . . è chiaro che chiunque potrebbe cogliervi di sorpresa!


Siate quindi vigili e badate all’attenzione interiore, a quell’attenzione che deve essere presente ad ogni istante, per avere sempre la consapevolezza di ciò che accade dentro di voi. Esercitatevi in questo senso. 


Non è sufficiente fare la sera un esame di coscienza! E' in qualsiasi momento della giornata che dovreste essere in grado di sapere quali sono i desideri, i pensieri e i sentimenti che vi attraversano, conoscerne l’origine e la natura per poter prendere delle precauzioni oppure, all’occorrenza, riparare i danni.


Nella vita quotidiana, in caso di calamità, si vedono accorrere immediatamente pompieri e militari per spegnere incendi, salvare i feriti, riparare ponti, liberare le strade, ecc. Sul piano fisico, si considera del tutto naturale riparare immediatamente qualsiasi danno; nel mondo interiore, invece, non ci si pensa e si permette che avvenga qualsiasi distruzione senza neppure reagire. 


No, così non va bene: cinque, dieci, venti volte al giorno si deve fare un’introspezione per vedere se c’è qualcosa da riparare, senza attendere o rimandare. Rimandare significherebbe giungere troppo tardi, per poi sentirsi turbati e distrutti."


Omraam Mikhael Aıvanhov