Valentino con l’attore Richard Gere
Rilassiamoci, dunque. Ne vedremo davvero delle… brutte ancora per molti anni. Ma si dice anche che nel mare della degenerazione sia possibile costruire delle isole di resistenza, una specie di arca di Noè dove sopravviveranno gli antichi valori e l’etica. Ecco, noi di Alice stiamo costruendo tante Arche, per sopravvivere al male, per dare speranza ai nostri figli e quelli che verranno, indicando una possibile Via di Salvezza.
Vivo la cyber generation con molta preoccupazione, perchè sono convinto che buona parte dei disturbi dell’apprendimento e anche del comportamento e della personalità siamo in relazione ad una esposizione incontrollata al computer e cellulari. Gli psicologi parlano di “rischio di un naufragio nel cyberspazio”, di alienazione dal mondo oggettuale, disturbi dissociativi… Internet, sms e mms, videogiochi, social community, modificano la mente con conseguenze drammatiche. La scuola e le famiglie si trovano impreparati. Noi di Alice abbiamo dei protocolli di intervento. Potrebbero funzionare.
Il maestro Tino ad un incontro pubblico
Mi fa riflettere il vuoto della città. Vuota di vita sociale. Vuota di abitanti. Vuota di vecchi negozi, bar, trattorie. Piena di uffici freddi, senza identità. Non ho più trovato la mia Treviso di piazza dei Signori, del cameriere Neno Abiti. La Treviso a dimensione umana. Mi domando: quale destino? Così è per molti paesi e città del Veneto. Sembra che manchino la vita, la gioia di vivere, la spontaneità, il futuro! Ma è solo una mia impressione, di uno che viene da un posto dove la gente non è mai sola.
Sto preparando una ricerca sul bullismo, mettendo in relazione questa patologia del comportamento con la sessualità (pornografia e sadismo, soprattutto, e orientamento sessuale non accettato e represso). Poi sto pensando all’addio alle scuole in India, anche se non ho potuto completare la mia sperimentazione per prepararmi ad un altro… viaggio. Puoi immaginare quale.