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Torneremo a viaggiare, sì ma come? I nuovi possibili scenari
Le domande che si affollano sul tema “Viaggi” sono tante: innanzitutto ci stiamo chiedendo quando sarà possibile riprendere a viaggiare. Poi: in che modo torneremo a farlo? Come cambierà il turismo? Quali scenari possiamo immaginare per i prossimi mesi ed anni che verranno?
Dobbiamo aspettarci che il settore torni come era nel periodo pre-Covid?
Una cosa è certa: cambiano le prospettive per chi viaggia, ed anche i tour operatori dovranno adeguarsi. La crisi provocata dalla pandemia ha soltanto accelerato un cambiamento già in atto nel settore dei viaggi. La prima conseguenza è che il turismo di massa è destinato a diventare sempre più inadeguato e privo di attrattiva per i viaggiatori.
Lo “staycation”
C’è un’altra tendenza che si profila nei prossimi mesi, e che per l’industria del viaggio organizzato può sembrare una grossa insidia: si chiama Staycation (letteralmente “stare a casa”) e consiste nel nuovo trend che si profila all’indomani della pandemia, fatto di brevi escursioni sul territorio, esperienze di conoscenza del territorio in cui si vive, microturismo ecologico, spostamenti nel proprio quartiere, visita ai musei, monumenti e aree verdi della propria città o paese.
L’home to go
Allo staycation è legato un altro fenomeno, denominato “home to go”, nella pratica il trasferimento in case e appartamenti, al posto degli alberghi, per guadagnare un clima di familiarità e ospitalità. Il desiderio della casa si lega anche alla richiesta di strutture in campeggio o alla domanda di viaggi in camper, che offre un buon compromesso tra l’idea di libertà e quella di sicurezza.
Forse, prima di tornare a viaggiare, sarebbe utile (come dice Proust) avere nuovi occhi per guardare il mondo da prospettive diverse, ma non meno attraenti.
Cristiana Lenoci per www.iocelhofatta.com