Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

Tornare Bambini per Scoprire nuovi mondi: proviamoci!

2020-01-13 17:01:04

Osservare la forma delle nuvole, saltare nelle pozzanghere, camminare in equilibrio sopra un muretto, poi correre tra gli scaffali del supermercato spingendo il carrello della spesa. Sono cose da bambini? Non proprio.

La felicità spesso si nasconde in azioni che non hanno senso e sono letteralmente inutili. Vale la pena provarci. Tornare bambini non significa riportare indietro di anni l’anagrafe e comportarsi in modo infantile in ogni momento, ma assumere un certo tipo di sguardo. Saltando nelle pozzanghere o cantando a squarciagola in auto usciamo dalla logica del ripetibile, del tutto uguale, della ricopiatura infinita, e scardiniamo la macchina che ci fa sempre essere “maledettamente” seri.


Prigionieri di ruoli


Purtroppo su noi adulti incide molto il concetto di Ruolo: avvocati, insegnanti, mamme, papà. Ad un certo punto decidiamo che possiamo essere solo quella cosa lì e smettiamo di sperimentare. Invece il bambino è l’infinita possibilità, il poter essere qualsiasi cosa. Attraverso il gioco i bambini possono andare ovunque, anche se fisicamente sono chiusi in una stanza. Di contro noi adulti, pur avendo la possibilità di spostarci e viaggiare, spesso restiamo immobili. Recuperare il bambino che è in noi significa recuperare la nostra parte più pura e “autentica”.


Vincere l’imbarazzo e gli stereotipi


L’imbarazzo è il grande motore. Se le cose che ci rendono bambini, come cantare davanti allo specchio, fossero socialmente accettabili, perderebbero il loro valore catartico. Fin dall’antichità c’erano delle feste ogni anno in cui si usciva da se stessi e tutto era concesso. Oggi non esistono più spazi in cui ricaricarci di nuove energie, quindi dobbiamo trovare il coraggio di ritagliarceli senza paura che qualcuno ci guardi storto o ci giudichi.