Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

Cristiana Lenoci

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Plogging: fare sport ripulendo il Pianeta

2019-09-30 13:04:03

Arriva dalla Svezia la tendenza che unisce il movimento al desiderio di contribuire a migliorare il Pianeta in cui viviamo. Il termine “plogging” è la fusione delle parole “jogging” e “plocka upp”, che in svedese vuol dire “raccogliere”.

La parola è stata coniata dal corridore di Stoccolma, Erik Ahlstrom, che per primo ha cominciato a correre raccogliendo rifiuti per la strada. In soli due anni questo modo di fare sport ha conquistato molte persone, ed è diventato una tendenza, ma anche un impegno sociale. Sulla scia di quanto è accaduto in Svezia, oggi stanno nascendo associazioni che organizzano eventi e che, anche grazie ai social network, stanno avendo grande riscontro.


Ognuno sceglie il suo “plogging”


All’inizio chi praticava il plogging raccoglieva rifiuti correndo. Oggi sempre più persone coniugano questa attività con altre discipline sportive, come la camminata, la bicicletta, il nuoto, la canoa, per cui si è passati da un’attività ecologica ad una forma di “fitness green”. Per rendere tutto più divertente e stimolante, ci si può porre degli obiettivi, come raccogliere un certo numero di bottiglie o arrivare a 10 kg di immondizia.


Anche l’autostima ci guadagna


Fare attività sportiva mentre si puliscono strade, parchi e corsi d’acqua ha il duplice vantaggio di migliorare la condizione fisica e di creare un senso di profonda gratificazione, che nasce dal rispetto per l’ambiente e che aumenta l’autostima. Svolgere un’attività socialmente utile, sapere che si sta contribuendo a rendere il mondo un posto migliore aumenta il benessere psicologico.


Uno sport adatto a tutti


Il plogging può essere praticato da tutti, anche dai bambini e le persone anziane. Non esiste alcuna controindicazione, anzi: anche i più pigri avranno uno stimolo in più per muoversi.