Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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Oggi è la Giornata Mondiale degli Oceani: ecco le quattro “paladine” del mare

2020-06-08 08:06:54

L’Oceano produce più ossigeno della foresta amazzonica, regola la temperatura della Terra, è fonte di cibo e di ricchezza, eppure lo trattiamo malissimo. In occasione della Giornata Mondiale degli Oceani voglio condividere con voi l’impegno concreto di quattro donne a favore del mare.

Queste quattro "paladine degli oceani" ci spiegano come cominciare, goccia dopo goccia, a fare la differenza.


Raffaella Giugni


Ha 49 anni ed è di Roma. E’ responsabile dei rapporti istituzionali di Marevivo, la onlus che da ben 35 anni si batte per la tutela del mare e dell’ambiente. Questa associazione si occupa anche di educazione ambientale, portando avanti importanti battaglie a livello istituzionale. Salvare l’Oceano? Secondo Raffaella si potrebbe cominciare sforzandosi di usare prodotti riutilizzabili per evitare la sovrapproduzione di rifiuti.


Valentina Lovat


Ventiquattro anni, Valentina è di Preganziol (Tv). Laureata in Scienze ambientali e naturali e laureanda in Scienze del Mare, è parte del team di “Worldrise Onlus”, che sviluppa progetti di conservazione. Salvare l’Oceano? Si può contribuire a farlo con le nostre scelte quotidiane. Ad esempio, l’olio esausto usato in cucina non andrebbe mai buttato nel lavandino, ma smaltito correttamente.


Anne de Carbuccia


Cinquantuno anni, Anne de Carbuccia è un’artista ambientalista di Ajaccio. Ha creato la fondazione “One Planet, One Future”, e ha scritto e diretto “One Ocean”, un corto premiato alla 75esima Mostra del Cinema di Venezia. Secondo Anne, “salviamo l’Oceano se la smettiamo di porci al di sopra del mondo naturale: c’è un unico Pianeta ed un unico futuro”.


Simona Mesciulam


Simona ha 45 anni ed è di Genova. E’ la direttrice marketing di “Generale Conserve”, che produce i rinomati prodotti AsdoMar. Il suo consiglio per salvare l’Oceano è: “leggete l’etichetta per conoscere le specie che state portando a tavola, da dove viene, le tecniche di pesca utilizzate, il metodo di lavorazione. Si può fare la differenza con un acquisto consapevole”.