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Napoli, maestro inventa la Dab: poesie e letture nei vicoli dei Quartieri Spagnoli
Non canzoni, né melodie, ma letture, rime e poesie recitate da una finestra all’altra, tra i vicoli caratteristici dei Quartieri Spagnoli. Tonino Stornaiuolo, giovane e appassionato maestro elementare, è sceso in strada, sotto i balconi del centro storico, armato di mascherina e libri.
In Campania la situazione dei contagi da Covid-19 è piuttosto seria, e così qualche giorno fa è stato deciso di bloccare la didattica in presenza nelle scuole.
Il maestro Tonino ha pensato allora di inventarsi la “Dab” (Didattica ai Balconi) per raggiungere i bambini che abitano nei quartieri popolari del capoluogo partenopeo. Qui la didattica a distanza, per ovvie ragioni, rappresenta un vero e proprio miraggio.
Quella del maestro Tonino è una provocazione a tutti gli effetti: in alcune zone come questa ci sono bambini che resteranno inevitabilmente indietro. Mancano i mezzi, la motivazione, il giusto supporto. Questo maestro ha allora deciso di sperimentare un’alternativa, e portare Rodari tra i vicoli dei Quartieri spagnoli è sicuramente un primo passo importante.
Andando da un balcone all’altro, Stornaiuolo ha letto ai bambini le storie e filastrocche del grande Gianni Rodari (di cui quest’anno si festeggia il centenario dalla nascita). Il maestro, stanco ma soddisfatto, ha scritto queste parole sul suo profilo social: “Vengo ora stanco, ma super carico, dalla giornata di Dab (didattica ai balconi)… la bellezza di vedere i bambini felici, di narrare con e per loro… nelle strade, nei vicoli dai balconi… L’emozione e la gratitudine dei genitori era incontrollabile, ma sono io che ringrazio loro… Abbiamo letto Rodari con la gente che si affacciava dai palazzi e dai bassi. Eravamo distanziati, mascherati, pochi e nella più totale sicurezza. La situazione attuale è delicata e seria, ma noi dobbiamo dimostrare ai bambini che le difficoltà, insieme, possono essere superate… Non ho tante altre parole perché ancora frastornato dalle emozioni e dagli occhi dietro le mascherine. Di necessità virtù”.