Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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Milano, prof cinese presa di mira in un treno: “Razzismo in un clima di paura”

2020-02-19 13:48:24

La psicosi del Coronavirus sta dilagando, purtroppo portando con sè un clima diffuso di odio razziale verso la comunità cinese. La storia di Hana Lu denuncia apertamente questo tipo di razzismo alimentato dalla paura.

Lala Hu è una ricercatrice e docente di marketing all’Università Cattolica. Nata in Cina, Lala Hu vive a Milano da quando è piccola, qui ha studiato e si è laureata alla Cattolica dove un anno fa, dopo il dottorato presso l’Università Cà Foscari di Venezia, è ritornata a svolgere attività di ricerca alla facoltà di Economia.


La donna ha raccontato e denunciato su Twitter uno spiacevole episodio che le è capitato il mese scorso, mentre viaggiava su un treno Frecciarossa diretto a Milano. La sua denuncia social è diventata virale: il post da lei scritto risale a fine Gennaio, quando l’attenzione della gente sul Coronavirus cominciava a diventare molto alta, rasentando la psicosi in alcuni casi.


Ecco il post pubblicato dalla ricercatrice su Twitter: “Sul #Frecciarossa dopo aver tenuto una lezione ad Ancona mi faccio strada per scendere. Alla mia vista due passeggere ridacchiano e fanno commenti. Dico loro che sono ignoranti e dovrebbero vergognarsi. Si meravigliano che io possa capire e ribattere”.


Il post ottiene più di undicimila like e 1500 retweet. Lala Hu è contenta, perché almeno così può lanciare il suo personale messaggio in questo clima di paura dilagante che colpisce la comunità cinese residente in Italia.


Io non sono preoccupata per me o altri che hanno sviluppato anticorpi al razzismo, ma per chi non ha strumenti per difendersi”, ha dichiarato la prof, che ci ha tenuto anche a sottolineare il ruolo delle nuove generazioni. “E’ fondamentale la testimonianza di persone cinesi, studenti, imprenditori, che possano esprimersi in modo chiaro. Gruppi di giovani persino italiani hanno organizzato iniziative per informare e dialogare anche a Napoli, Firenze e Torino”.


Personalmente ritengo che accanto ad una frangia di popolazione ostile nei confronti dei Cinesi perché terrorizzata dall’ipotesi di ammalarsi ce ne sia un’altra che sfrutta il Coronavirus per dare sfogo ad un intimo desiderio di scacciare gli “invasori”. Mi chiedo allora dove sia finito il buon cuore e il buonsenso, quello che dovrebbe muovere le società civili e globalizzate come riteniamo sia la nostra.