Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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Metodo Honjok: dalla Corea lo stile di vita che insegna a stare bene con se stessi

2022-03-23 13:03:34

Negli ultimi tempi c’è grande interesse e curiosità nei confronti della Corea del Nord, anche nei settori della moda, del beauty, della musica e della cucina. Le luci dei riflettori si sono accese anche sul c.d. “metodo honjok”, una filosofia di vita che riconosce nella solitudine un ottimo strumento per conoscersi meglio e stare bene con se stessi.

Significato della parola “honjok”


Il termine “honjok” è formata da due parole, “hon” e “jok”. Il primo significa “solo”, il secondo invece “tribù”. Perciò, si potrebbe tradurre con l’espressione “tribù formata da una sola persona”. Questa filosofia di vita nasce prima in Corea del Sud come forma di ribellione nei confronti della cultura locale, che antepone il rispetto delle regole rigide e gerarchie sociali alle esigenze individuali.


Mangiare da soli


La curiosità di conoscere più a fondo se stessi si traduce in varie abitudini, da vivere sempre (o quasi) da soli. In Corea del Sud, ad esempio, i pasti sono una sorta di rito, in cui si devono rispettare alcune regole di comportamento. Pranzi e cene non sono soltanto occasioni per rinsaldare le relazioni, ma anche per definire meglio i ruoli sociali.


Secondo il metodo Honjok, dunque, mangiare da soli è un modo per liberarsi dalle regole tradizionali e, allo stesso tempo, per conoscersi meglio. Così, anche il momento del pasto diventa parte del viaggio che una persona compie alla scoperta della propria individualità.


Stare fermi con se stessi: lo dicevano gli antichi


Il principio sul quale si basa il metodo Honjok è conosciuto e praticato sin dall’antichità. Già nel primo secolo dopo Cristo il filosofo Seneca scriveva che “il primo segno di una mente equilibrata è il saper stare fermi in un posto in compagnia di se stessi”. La filosofia Honjok coniata in Corea promuove l’introspezione per imparare ad ascoltarsi più profondamente, in modo da riuscire a scoprire le sfumature nascoste della propria personalità, liberandosi così da tutte le pressioni sociali.


Nella nostra società la maggior parte delle persone non riesce a fare meno di comunicare continuamente con gli altri: anche i momenti di svago vengono vissuti in compagnia. A volte si arriva pure a pensare che un’esperienza non sia veramente appagante se non vissuta con qualcun altro. Al contrario, il metodo coreano Honjok insegna a non temere la solitudine, ma a godere della compagnia di noi stessi, riscoprendo e dando valore ai propri desideri e bisogni.


Soli sì, ma nella giusta misura


Come in tutte le cose, anche nella pratica di questo metodo serve equilibrio. L’uomo è un “animale sociale”, e la comunicazione e le relazioni con gli altri sono altrettanto importanti. Ciascuno dovrebbe trovare il giusto tempo da dedicare a sé stessi e agli altri. Di sicuro, comunque, un buon rapporto con se stessi può influenzare positivamente i rapporti con gli altri.


Imparare a stare da soli e ad essere più indipendenti, provando nuove esperienze in solitaria , porta con sé tanti effetti positivi. Tale approccio alla vita fortifica il carattere, aumenta l’autostima e insegna a tenere sotto controllo le varie situazioni che possono presentarsi nella vita quotidiana.


Viaggiare, fare shopping, andare al cinema, cenare al ristorante: perché non provare a fare una di queste cose da soli? Lo avete mai fatto? E quali sono state le vostre emozioni/reazioni?

Cristiana Lenoci per Comemagazine.it




 


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