Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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Le grandi Donne della Terra: Wangari Maathai

2020-05-11 08:50:34

Oggi voglio cominciare la nuova settimana parlandovi di una donna eccezionale, appassionata attivista che ha combattuto contro la pratica disumana del disboscamento e che ha esteso la sua lotta anche per i diritti civili dei più poveri del mondo: Wangari Maathai.

Figlia di contadini che lavoravano la terra per gli Inglesi quando il Kenya era una colonia, Wangari Maathai, nata nel 1940, come tutte le bambine della sua classe sociale, non era destinata a frequentare la scuola. Invece, macinando a piedi cinque chilometri al giorno, tra i banchi ci è andata lo stesso. Prima donna centroafricana a laurearsi in Biologia negli Usa nel 1966, prima donna keniota a diventare docente universitaria, prima donna africana a ricevere il Premio Nobel per la Pace (2004), ha cambiato la vita a tantissime donne. 


Tornata in Kenya, ha visto come il disboscamento avesse fatto scempio di territori immensi: per far largo a coltivazioni di tè e caffè, milioni di alberi erano stati abbattuti e la siccità era il risultato più evidente. Così nel 1977 ha dato vita al Green Belt Movement.


Questo movimento ha sensibilizzato milioni di donne nella lotta alla deforestazione e alla povertà. Solo in Kenya sono stati piantati oltre 51 milioni di alberi da donne che sono state picchiate, arrestate, sbattute in carcere ma hanno continuato a piantare, distribuire semi, realizzare vivai. La lotta si è estesa ai diritti civili, alla cancellazione del debito dei Paesi più poveri.


Nel 2007 un bambino tedesco di 9 anni, Felix Finkbeiner, innamorato della storia di Wangari Maathai (morta nel 2011 di tumore), ha creato “Plant for the Planet”, progetto locale che dalla Germania è diventato un movimento mondiale con 15 milioni di alberi piantati in tutto il mondo.