Le Dieci cose che salverei di questo 2020

#BlackLives Matter

E’ stato il secondo hashtag più popolare dell’anno, dopo ovviamente #covid19. L’effetto domino è stato incredibile: si è infatti registrata un’impennata di modelle di colore su cover e passerelle, serie tv “all black” e una ritrovata fratellanza. Anche i bianchi scendono in piazza per i neri: i diritti, infatti, non hanno colore.

America is Back

Ed è femmina. L’elezione di Kamala Harris a Vicepresidente è stato soltanto l’inizio. Poi sono arrivate le sette donne-sette scelte per gestire la comunicazione della Casa Bianca: il segretario del Tesoro Janet Yellen, il direttore della National Intelligence Avril Haines. E sicuramente non saranno le ultime.

Siamo tutti Smart

Durante il lockdown il numero dei lavoratori in remoto è salito dal 3% al 34%, attestandosi poi intorno al 24%. Nel 2021 che sta per arrivare la previsione è del 16%. Con qualche ritocco da attuare (soprattutto in favore delle donne), le aziende hanno compreso che si può essere produttivi ovunque, anche senza obbligo di timbrare il cartellino.

La Scienza? Cool!

Un annetto fa avreste mai immaginato un minorenne medio, maschio o femmina, che sognava di passare la vita in un laboratorio a combattere i virus? Ora sì. Abbiamo infatti scoperto che la virologi e immunologi (come in altri tempi, gli chef) possono diventare figure aspirazionali se li vediamo abbastanza spesso in tv. L’olimpico Mantovani, il passionale Burioni, lo stropicciato Crisanti, lo raffinata Capua sono ormai diventati nostri compagni di serate sul divano.

Rete Solidale

Dagli anziani ai senza tetto, l’attenzione verso chi ha bisogno è cresciuta. Sono tante le fondazioni, le organizzazioni umanitarie e i Vip che hanno promosso iniziative per aiutare chi si trova in difficoltà. Ad esempio, Gucci ha lanciato la 21-Day challenge, per aiutare l’Unicef a distribuire il vaccino in comunità vulnerabili; Ikea Italia, insieme a Banco Alimentare, distribuisce pasti caldi. Parola d’ordine: solidarietà, e non solo a Natale.

Home, Chic Home

In principio fu la tuta sformata o il pigiamone. Poi, rassegnati a trascorrere a casa la maggior parte del tempo, abbiamo elaborato un “dress code” da appartamento più ricercato e raffinato. Pigiama sì, ma di seta, anche da sfoggiare all’aperto sul balcone, se è il caso.

Mani in Pasta

Facendo di necessità virtù (come dicevano le nostre nonne), molti di noi, durante il lockdown, hanno messo le mani in pasta. In tanti, me compresa, abbiamo sfornato pane e torte per addolcire e rendere meno noiose le giornate, ma anche per una ricoperta del buono e del genuino. Altri hanno preferito dedicarsi alle piante, dando spazio alla creatività nella realizzazione di orti in giardino. Il 2020 ci ha fatto ricordare che, se usare la testa è importante, fare lavori manuali lo è altrettanto, e che tali attività possono aiutarci a rilassarci e a meditare.

Ci vediamo su Zoom

Come avremmo affrontato il lockdown senza supporto digitale? Scoprendo app fino a ieri sconosciute ai più. Il traffico per le videocomunicazioni è aumentato di ben 8 volte (tra call, didattica a distanza e video aperitivi). Anche l’e-commerce ha subito un’impennata notevole, a causa di negozi chiusi e reclusione forzata in casa.

Green Deal

All’inizio erano cieli azzurri e capodogli nel mare di Sicilia. Poi il risveglio della natura ha preso le forme di una nuova coscienza green, anche nella moda. Si registra infatti meno shopping compulsivo rispetto agli anni scorsi ed una maggiore produzione di contenuti sostenibili.

Più Beauty per tutti

La cura di sé richiede tempo e attenzione. Negli ultimi mesi, però, ci siamo regalati più trattamenti di bellezza, soprattutto maschere da tenere in posa per qualche minuto, che danno gratificazione a prezzo contenuto. Una tendenza destinata a proseguire anche nel 2021, secondo le previsioni degli esperti del settore cosmetico.